Sine glossa!

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Cordialità

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28 pensieri su “Sine glossa!

    • Lady Emma Vittoria

      Null’altro da dire. Veramente.
      Storie che si stratificano di disperazione, voglia di uscire fuori, protagonismo, emulazione e rinuncia.

      Come fare a spiegare.
      Sine glossa!

      Grazie per esserci e buona domenica.

      Cordialità

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  1. Buongiorno Ninni milord.
    Non posso, nemmeno dire: non c’é pace tra gli ulivi.
    Non ci sono ulivi!
    La prova che, politicamente, lo sbando e lo sfascio è veramente grande viene rappresentata dalle ultime assicurazioni rese in mattinata.
    Fonte dei “ribelli” comunicano che non c’é bisogno di smuovere mezzo mondo. Li rilasceranno immediatamente non appena inizia il ‘cessate il fuoco’.
    Come diresti tu, caro Ninni: l’hanno fatta fuori dal vasino! Non si aspettavano tutto questo.
    1) Bombardamenti, feroci, da parte delle forze governative siriane (non potevano farne a meno: rappresentano tuttora la forza ufficiale di un Governo riconosciuto);
    2) L’ammassamento delle forze armate israeliane ai confini, pronte ad intervenire, bombardando (come un fronte comune) i centri della rivolta e del rapimento (non possono farne a meno: l’Onu, i caschi blu, rappresentano l’unico organismo internazionale cuscinetto di intervento per dirimere le questioni e che, in pratica, in Israele ci vivono portando assistenza e assicurando sempre l’immediato intervento della Croce Rossa Internazionale unica ad avere una protezione militare ‘profonda’ dei caschi blu);
    3) L’allerta massimo dell’Autorità Nazionale Palestinese, con il puntamento delle armi, da parte della milizia palestinese (non dimentichiamoci che è fortissima in quanto supportata da Hezbollah), oltre le fontiere della giovane repubblica proprio contro i ribelli, nella risoluta difesa dei caschi blu dell’ONU, che rappresentano gli unici organismi che assicurano a questo popolo poverissimo, l’ingresso di aiuti, sanità e viveri (non possono esimersi in quanto, adesso, sono una repubblica in piena regola);
    4) Il regno di Giordania che ha chiuso le frontiere, per questioni di sicurezza, considerato i furiosi bombardamenti ‘reattivi’ e tutta l’attenzione mondiale (non può esimersi in quanto operante nell’ONU e soprattutto principale partner per l’accoglienza dei profughi, sanità, medicine, vettovagliamento e aiuti internazionali assicurati dai caschi blu. Dove andrebbero i disgraziati in fuga?);
    5) Le truppe ONU, che dopo ventiquattro ore erano già presenti nel territorio e rappresentano come caschi blu la forza armata, quando specificata, più potente del pianeta.
    6) Il C.N.S. dei ribelli siriani che si sono visti sfumare, in poche ore, tutto il consenso mondiale alla vigilia del sostegno ‘palesato’ americano e britannico e che è stato letteralmente preso alla sprovvista da questo gruppo di sedici, diciassettenni che gioca con armi vere.

    Giuro: quando tutta questa storia sarà finita (e mi auguro al più presto in bene e pacificamente) non vorrei trovarmi nei panni di quella cinquantina di “giovani martiri”. Considerato i metodi dell’esercito di liberazione siriano, prima li fucilano, poi li tagliano a fette e dopo li sbarano, senza contare che, dietro di loro, ci sono almeno tre stati di cui uno non belligerante messi in fila per reclamare la loro parte di ‘sbranamento’ ed elargizione di botte.
    Io credo, caro Ninni, che l’attenzione debba essere rivolta più ai particolari e non permettere che un ‘granello di sabbia’ possa fare inceppare i già delicati equilibri di quella zona.

    (Ehm, passo più tardi per incassare. Ti ho fatto una analisi con i contro … fiocchi).
    Ciao Ninni
    Un saluto per tutti

    Francesco

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    • Sir Spillo

      Avete lasciato, presso queste pagine, una acuta analisi della situazione.
      Voi siete stato quello che, comunemente, si suol definire un analizzatore delle parti.
      Non c’é bisogno, infatti, di lanciarsi alla ricerca di notizie e avvenimenti.
      bastano gli institivi e i conclusivi, analizzato, proprio, sulla base delle notizie che esaustivani gli interrogativi:
      Chi?
      Quando?
      Dove?
      Come?
      Perché?

      Verificati i fatti, basta analizzarli e trarne le debite conclusioni.

      Grazier

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  2. Buon giorno Lord Ninni.
    Sono sconcertata. Un fatto è sentire o eggere queste cose. Un altro è vedere dove tutto avviene e come tutto sia legato a quello che dici tu: un battito di ciglia.

    Mammamia.
    Buon sabato e un caro saluto per tutti

    Eleonora

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    • Miss Eleonora Bisi

      proprio come asserite, mia Signorina.
      per colpa di un battito di ciglia, spesso, si consumano le atrocità più stupide e gratuite.
      Noi vigiliamo acché la nostra donna, proveniente dal passato stellare, ci abbracciasse.
      Due bambini ecco il fardello; e la migliore donna che avessimo dentro

      Bisogna, sempre, vigilare.

      Salutazioni

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  3. Conordo su quanto scritto da Spillo (buon giorno).
    Buon giorno a te caro Ninni.
    Io sono rimasto “sine glossa”. Sul sero!
    Sembra la rappresentazione, plastica, di una guerra tra poveri, che è stata presa troppo sul serio in quanto gli hanno dato armi ‘vere’ al posto di sassi e bastoni.

    Buona giornata a tutti.
    Ciao Ninni è sempre un piacere!

    Louis

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  4. I delicati equilibri, come la salute cagionevole di un bambino, sono legati a quegli “spifferi” incontrollati.
    Caro Ninni, ci hai fornito una finestra aperta sul mondo. Una finestra che deve farci riflettere su quanto facciamo ed operiamo nelle nostre esistenze e in quelle altrui.
    Siamo angeli.
    Siamo diavoli.
    Ma in mezzo c’é gente che soffre e difficilmente possiamo gestire questi ‘tre’ punti che fanno parte del nostro vivere.
    Come sempre preciso, diretto e corposo.
    Mi è piaciuto e molto, anche.
    Grazie caro amico.

    Saluto chi conosco.
    Buon sabato

    E.

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  5. Buon giorno Milord,
    Sine glossa…senza parole: quali parole potrebbero esprimere, anche solo lontanamente, quello che si prova davanti a tutto ciò?
    Le vostre fotografie sono una finestra sul mondo della guerra. Per ognuna non basterebbe un’intera pagina per descrivere l’emozioni che provoca.
    Quella che mi ha colpito di più, vi parrà strano, è quella del ponte distrutto ! Mi ha dato subito la sensazione del taglio netto, senza possibilità di ritorno. Come dire: “Noi di qua, voi di là per sempre…senza mediazioni, senza discussioni “.
    E’ solo una sensazione a botta calda, magari quel ponte è crollato da solo ma a guardarlo è come ricevere uno schiaffo.
    Vorrei solo che gli uomini arrivassero a capire. Questo è un’altro argomento: se capissero ci sarebbe da riscrivere tutta la Storia fin dagli albori dell’Umanità, mentre purtroppo, si scriveranno ancora volumi e volumi di guerre, stragi, eccidi e milioni di morti non avranno mai pace.
    Quella pace che non c’è nemmeno per i vivi.
    Grazie Milord, seguirvi è un modo di capire veramente anche per il più profano alla situazione.
    Accettate un caloroso abbraccio riconoscente e amichevole.
    A tutti un caro saluto.

    Giovanna Scaglione Orofiorentino

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    • Lady Giovanna Scaglione orofiorentino

      Vi ringraziammo per il Vostro inervento.
      Il ponte, in pietra, al quale Vi riferiste venne fatto saltare in aria dalle forze israeliane durante la guerra dei sei giorni per evitare l’ingresso delle truppe sia giordane, sia siriane.

      Da allora rimase come monito, esplosivo, per tutti!
      Grazie per esserci.

      Cordialità e buona domenica

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  6. Usque ad Finem …

    … più si cercano di comprendere le Ragioni dietro tali avvenimenti, più l’orizzonte si fa cupo e privo di speranza. Fino alla Fine? Quale Fine? Quando?

    Davvero … Senza Parole.
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    Ciao Ninni
    Un Saluto per Tutti

    I Miei Rispetti
    Ni’Ghail

    Slàn

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    • Lady Nighail

      Fino alla fine del mondo ….
      Quando la disperazione, porta il Caos, quello stesso vuole vedere bruciare il mondo.
      Semplicemente così.
      E non c’é verso per far comprendere qualcosa di “opponibile” con raziocinio.
      Il mondo deve bruciare e basta.

      Grazie per esserci, cordialità e buona domenica

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  7. 09/03/2013 – Rilasciati i 21 caschi blu rapiti in Siria – La Stampa –

    I peacekeeper trasferiti dal Golan
    alla Giordania. Per la liberazione
    i ribelli avevano chiesto che le
    truppe di Damasco arretrassero
    di venti chilometri da Jamla

    Lieto fine per la vicenda dei 21 caschi blu filippini rimasti intrappolati per tre giorni in un villaggio del sud-ovest della Siria, dopo essere stati fatti prigioni da un gruppo di ribelli siriani. Gli stessi che hanno oggi consegnato i militari dell’Onu alle autorità giordane, inseritesi in extremis e con successo nei negoziati in corso per ottenere la loro liberazione.
    I 21 filippini, che assieme ai colleghi austriaci, indiani e croati costituiscono il contingente di un migliaio di uomini della missione Onduf (attiva dal 1974 al confine provvisorio tra Siria e Israele), sono arrivati in serata ad Amman e da lì saranno probabilmente rimpatriati a Manila.
    Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è detto soddisfatto del buon esito della vicenda, ricordando l’imparzialità dei membri delle missioni di pace Onu. Ban ha inoltre ribadito la necessità di rispettare la libertà di movimento e la sicurezza degli osservatori, e di garantire la protezione dei civili.

    I siriani della brigata ribelle «Martiri di Yarmuk» hanno pubblicato oggi alcuni video che mostrano il passaggio dei 21 caschi blu dal territorio siriano a quello giordano: un guado sul fiume Yarmuk, che da secoli costituisce la frontiera naturale tra le due regioni.
    Le autorità di Damasco sembrano esser rimaste del tutto estranee ai negoziati per il rientro dei militari Onu. Lo dimostrerebbe il fatto che ribelli, Nazioni Unite e giordani hanno scelto di passare attraverso uno dei valichi «informali» tra i due Paesi: lì i filippini sono stati condotti dagli insorti che avevano in precedenza messo in sicurezza un corridoio dal villaggio di Jamla fino al confine.
    Giovedì sera un convoglio di alcuni mezzi dell’Onu con a bordo i militari di Manila era stato fermato a Jamla dai ribelli locali. In un video amatoriale questi avevano parlato di «cattura» e avevano fissato la «condizione per il rilascio degli osservatori»: il ritiro delle forze del presidente siriano Bashar al Assad dalla zona di Jamla.
    All’indomani, i toni degli insorti erano mutati: i filippini non erano più «catturati» ma «ospiti, costretti a rifugiarsi a Jamla perché presi in mezzo al fuoco dei bombardamenti governativi».

    Caro Ninni, non avevo alcun dubbio che finisse così e anche “rapidissimamente”.
    Tsé, banda di pecorai! Gli hanno fatto venire una “strizza” che i loro mal di pancia si sentono fin da qui.

    Nel Golan, però, continuano i combattimenti.

    Ciao Milord.
    Saluto tutti e buona notte.

    F.

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    • Sir Spillo

      Condividemmo, in pieno, la percezione della diloro “strizza“.
      Se non fosse perché si tratta di una situazione drammatica, ci sarebbe da ridere a crepapelle!

      Grazie e buona domenica.
      Cordialità

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  8. Caro Milord, carissimi tutti
    sono felice che tutto si sia risolto (almeno questo problema…troppi ne restano ). Ho cercato su Youtube ma ho trovato solo questo, ormai vecchio.
    Almeno quei 21 ragazzi tornano a casa interi.
    Buona notte milord, con l’affetto di sempre.
    Grazie al Signor Spillo per la notizia. A tutti un saluto.
    Che sia una serena notte Milord.

    Giovanna Scaglione Orofiorentino

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    • Lady Giovanna Scaglione Orofiorentino

      Ecco il fine ultimo:
      Permettere ai “Caschi blu” di rientrare nello status a loro conferito.
      Il gravissimo “Mismatch” nacque dalla profondissima ignoranza, strafottenza e perché no, bullismo di alcune persone che, in cerca di facile notorietà, giocano a fare i guerrieri con le cose serie andando a sbattere contro le cose importanti.

      Era naturale finisse così.
      Forse un “loro” colpo di testa avrebbe potuto far precipitare gli eventi, ma quando si resero conto che, nei fatti, tutta la “piccola” brigata era stata virtualmente cancellata dalla faccia della terra, da tutte le nazioni beligeranti e co-belligeranti, i più miti consigli hanno prevalso.

      In caso contrario ne sarebbe nata una caccia “all’uomo” senza precedenti (forse paragonabile alla tenacia dei soldati dell’Armata Rossa, contro tutte le SS, alla fine della II Guerra Mondiale).
      Non avrebbero trovato né aiuto, né scampo!
      La donna della nostra vita, oltre le stelle, è al nostro fianco proveniente dalla Silvania
      Lo dedico all’unica donna che abbia mai amato: dalla Silvania.
      Che amo oltre le stelle
      Grazie per esserci e buona domenica.

      Cordialità

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  9. Siria: ancora scontri a ridosso Golan
    Insorti e lealisti si fronteggiano a 1 km da confine Israele

    Siria: ancora scontri a ridosso Golan (ANSA) – ROMA, 11 MAR –

    Violenti combattimenti tra ribelli e governativi si segnalano anche oggi a Jamlah, la cittadina siriana a poco più di 1 km dal confine israeliano sulle Alture del Golan. Lo afferma l’Osservatorio siriano per i diritti umani basato a Londra. Si tratta della stessa zona dove sono stati rapiti due giorni fa 21 caschi blu della missione Onu.

    Intanto a Daraa, la citta’ del sud epicentro della rivolta contro Bashar al Assad, i miliziani islamici del Fronte an Nusra hanno lanciato un’offensiva.

    Mah!
    Buonanotte Milord

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