I due nemici

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I due nemici.

Siria: Il “complesso” piano di Ryad per colpire l’Iran
L’Arabia Saudita lavora alla creazione di un blocco di governi ed eserciti sunniti nella regione, idoneo a contrastare l’Iran e i suoi alleati sciiti, vale a dire l’Iraq, il Libano, la Siria. Lo afferma il sito iraniano Tabnak, che dedica una analisi alla questione. Questo blocco servirà forse a rafforzare la famiglia regnante in Arabia saudita e a rendere meno rischioso il passaggio di potere ai vertici dello Stato, ma esso presenta delle lacune che potrebbero alla lunga indebolire la monarchia.
Nel corso degli ultimi dieci anni, l’Arabia saudita ha subito due importanti colpi alla sua sicurezza. Secondo l’analista statunitense Vali Nasr, il primo colpo inferto a Ryad sarebbe stato l’invasione, nel 2003, dell’Iraq e la caduta di Saddam Hussein. L’eliminazione di quest’ultimo ha prodotto un rafforzamento degli sciiti, maggioranza nel paese, e la famosa teoria di una partecipazione iraniana alla crescita sciita. Il secondo colpo sarebbe stata la primavera araba e le agitazioni che hanno provocato il crollo dei regimi dispotici della regione. Per Al Saud, il processo di democratizzazione non è più solo una scelta ma costituisce oramai un obbligo. Il wahabismo saudita ha in odio il laicismo, l’individualismo e la democrazia, che considera un preludio al caos generalizzato. Il rifiuto di Washington di sostenere Mubarak continua a incuriosire Ryad.
Secondo Gregory Goss, esperto del Brookling’s Institut, è certo che Ryad e Washington sono oramai troppo divisi sul progetto di democratizzazione del Medio oriente e le divergenze potrebbero adesso approfondirsi dal momento che gli Stati Uniti stanno diventando una potenza petrolifera e vedono diminuire la loro dipendenza energetica dal Medio Oriente”. Il sito aggiunge: “L’Arabia saudita ha di fronte tre ostacoli: la potenza dell’Iran e dei suoi alleati sciiti in Iraq, in Siria e in Libano, le crescenti rivendicazioni popolari per la democrazia e la libertà, sia nella stessa Arabia Saudita che in tutta la regione, il declino progressivo della superpotenza USA dal 1940, una potenza che ha fino ad ora garantito il mantenimento al potere degli Al Saud. Questi tre importanti ostacoli richiedono l’elaborazione da parte dei sauditi di un dispositivo che consenta loro di farvi fronte”. “Né l’Arabia Saudita né alcuna altra monarchia araba sono in grado di formare un potente esercito. Ma esse possono mettersi insieme e darsi man forte e, attraverso forti somme di danaro concesse alle grandi potenze, creare eserciti su ordinazione”.
Prima che scoppiassero i disordini in Siria, agenti sauditi si erano recati a Damasco dove avevano incontrato Assad per offrirgli grandi somme di denaro in cambio di una rottura dell’alleanza e dei rapporti con l’Iran. Ma Bashar ha rifiutato. Solo a seguito di tutto questo, Ryad si sta vendicando su Assad ed ha armato e finanziato migliaia di takfiristi (1), mandandoli a combattere contro il regime siriano con l’obiettivo dichiarato di creare in Siria uno stato sunnita, dotato di un potente esercito di professionisti sul modello dell’esercito siriano; da qui l’idea di un esercito di 6000 effettivi, evocata da Jarba, il capo filo-saudita della colazione dell’opposizione siriana. Per il momento il progetto saudita sembra sventato dal successo dell’esercito di Assad sul campo.
Anche una guerra di usura sembra utile a Ryad nella misura in cui comunque comporta un significativo indebolimento dell’asse sciita. In Egitto la strategia di Ryad è chiarissima. Con l’arrivo al potere dei Fratelli Mussulmani, i sauditi hanno tagliato ogni aiuto, ma l’aiuto è ripreso con il rovesciamento di Morsi e la concessione di 12 miliardi di dollari all’esercito e al nuovo governo egiziano. L’influenza esercitata da Ryad sull’esercito egiziano è oramai più grande di quella degli Stati Uniti. Ma perché l’Arabia Saudita cerca di creare un blocco sunnita?
Per tre ragioni:
1. Questo blocco consentirà a Ryad di diventare un fattore di stabilità regionale. Le forze di repressione saudite sapranno far fronte ad ogni eventuale rivolta popolare, sia in Arabia Saudita, sia negli altri paesi del Golfo Persico.
2. L’Arabia saudita disporrà, in questa prospettiva, di due eserciti, quello già acquisito dell’Egitto e quello da acquisire, dopo la caduta di Assad, della Siria. Questi eserciti rafforzeranno la posizione dell’Arabia saudita nei confronti dell’Iran in un eventuale conflitto che sembra scomodo agli USA, ma auspicabile e plausibile a Ryad. Quest’ultima si augura una possibile separazione delle province sunnite dell’Iraq che vogliono riunirsi all’Arabia saudita.
3. La formazione di questo blocco sunnita sarà una importante vittoria per l’Arabia Saudita in termini di prestigio internazionale. Sarà una risposta alle critiche che accusano Ryad di troppa dipendenza dall’occidente.
Ma questo piano presenta degli inconvenienti, alla luce di non improbabili evoluzioni impreviste:
I gruppi che combattono Assad in Medio Oriente hanno problemi sia con Assad, sia col regime saudita. I takfiristi, una volta liquidato Assad, potrebbero dirigersi contro l’Arabia Saudita. I Fratelli Mussulmani, repressi in Egitto, potrebbero passare alla guerra sotterranea e asimmetrica. Il piano saudita non fa nemmeno i conti con le reticenze delle altre parti in gioco. Gli Stati Uniti e l’Europa non sembrano troppo soddisfatti del modus operandi saudita in Egitto. Israele non vedrà di buon occhio l’emergere di questo blocco sunnita. La strategia geopolitica di Ryad potrebbe portare a una guerra prolungata in Arabia Saudita, attirarle delle ostilità, disperderne gli alleati ed esaurirne le risorse finanziarie.
(1)I takfiristi costituiscono una corrente confessionale estremamente marginale nell’Islam sunnita.
Vedono ovunque non credenti e ritengono che gli omicidi, da loro compiuti, siano comunque legali.

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Cordialità

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66 pensieri su “I due nemici

  1. Un pensiero corretto, caro Milord.
    le apparenze spesso ingannano, come ingannano i motivi raccontati dagli occidentali. io capisco che, quando ci sono dei morti dall’una all’altra parte, non esiste il cattivo da una sla parte.
    Un caro saluto

    Elena

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  2. Ecco una analisi che si discosta (e se ne sentiva il bisogno) da tutte le posizioni pro Assad o pro Obama.

    Sarebbe meglio che, ogn’uno, guardasse ai fatti reali e non alle “speciose” introduzioni.
    Un abbraccio Ninni

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    • I fatti reali, mio signore!
      Indiscutibilmente sono, proprio, questi fatti reali che obnubilano la mente, giocando sul filo di “lana rossa” (per usare una espressione tanto cara ai signori del pentagono) i destini dell’umanità.
      Apprensione e comprensione?
      Non ne vedemmo, in alcuna parte. Né fra i co-belligeranti, né tra le forze del “bene” ( … e gendarmi – pronto intervento mondiale).
      Sembra un cattivo sogno. Sperammo nel risveglio.
      Grazie

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  3. Ecco una buona analisi, dottore.
    Ho sempre invitato un po’ tutti a sapere leggere fra le righe. Righe inquietanti. Righe malsane, ma pur sempre righe.
    Oltre la notizia di un bombardamento (che mi suona strano, almeno nella tempistica, da parte del governo siriano) c’é quella di una crisi strisciante che, come uno specchietto per le allodole, si nasconde dietro i veri problemi.
    Rimossi i problemi, si rimuovono quelli “immediati”.
    Notevole.
    Ciao dottore.

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    • Dopo alcuni giorni di intensa campagna mediatica atta a tramortire le opinioni pubbliche dei paesi occidentali, Obama si appresta ad una nuova guerra umanitaria, ovviamente chirurgica e limitata, che non coinvolgerà la popolazione civile. Solo chi è in totale malafede può ripetere ancora una volta queste bugie, ripetute migliaia di volte in questi anni a partire dal Kossovo all’Afghanistan, all’ Iraq per arrivare al disastro umanitario prodotto in Libia.
      Obama (furbo e scaltro regista) meriterebbe un altro tipo di Nobel.
      Non certo quello per la pace.
      Buona giornata a voi, mio signore

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    • Purtroppo, mio Signore, non ci resta che attendere. Il verdetto di “condanna a morte” (per autodistruzione) è già stato raggiunto.
      Non conoscemmo la data, esatta, della esecuzione.
      Grazie per esserci

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  4. Una ipotesi suggestiva e calzante.
    Mi chiedo perché, allora, il premio Nobel per la pace continui a fare il bulletto da strada minacciando e alzando la voce.
    i sondaggi lo danno in caduta libera?
    Oppure il suo segretario di stato le ha sparate tanto grosse che, adesso, è impossibile metere un freno?
    Non mi sono fidato mai, interamente, degli yankees. Sono istintivi, sbruffoni e arroganti mentali.
    Protettivi nel momento sbagliato e aggressivi sempre.
    Parchi e umili quando nessuno li ascolta e saccenti nel momento meno indicato.
    Assad, però, con quella faccia da onest’uomo e con tanti riscontri intorno, non certo edificanti.
    Si sta difendendo da un attacco, proditorio, interno. Un po’ come farebbero tutte le nazioni … davanti ad un attacco, proditorio, interno.
    stati uniti davanti ai propri attentatori, Italia, al tempo delle Brigate Rosse; Erdogan, davanti ai ribelli del parco di Istambul; il gen. Al Sisi, a piazza Tharir … e così via.

    Si milord, avete azzeccato.
    Almeno. io la penso allo stesso modo.

    Buona notte …
    Bello l’articolo

    Dalla partenope capitale,

    Dudù

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    • Mio Signore.
      I tamburi dei signori della guerra rullano sul destino della Siria. Mentre sullo schermo di un pc in Italia quest’articolo sta prendendo forma, mentre miliardi di persone nel mondo stanno proseguendo (lì dove la miseria, l’impoverimento, le guerre e i tantissimi altri frutti della barbarie umana lo permettono) la loro vita quotidiana, nelle loro chiuse stanze i Signori della Guerra stanno elaborando strategie, meditando azioni belliche, disegnando traccianti e segnando punti sulle mappe. Discutono di numeri, bombe, aerei, su una mappa che appare la pista del monopoli o un plastico di Bruno Vespa. Ma non è così. Perché sotto quei punti, dietro quegli asettici numeri, son nascosti la vita e il destino di migliaia, forse milioni, di persone. La prima vittima di ogni guerra, qualsiasi guerra, è l’umanità, la vita assassinata.
      La seconda vittima di ogni guerra è la verità, è la nuda realtà dei fatti. La guerra non accetta obiezioni, la macchina bellica non contempla nulla che non sia propaganda, yes-men, yes-women, collaborazionismo.
      Tutto dev’essere piegato ai suoi obiettivi, tutto quel che non è funzionale ai carri armati dei signori della guerra dev’essere manipolato, piegato, adattato, cancellato.

      Salutazioni

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  5. Ninni… Con ogni tuo post lasci un segno. Una stoccata furiosa che fa di ogni frase storia. Quello che scrivi, ai più, a quelli che ignorano la verità, sembrerebbe fantapolitica; invece…
    Che dire? Ormai lo sappiamo tutti che brutto e losco figuro sia quell’Obama lì. Gli hanno regalato il Nobel per la Pace, ma la vera natura di guerrafondaio l’ha sbattuta in faccia al mondo intero con le molte dichiarazioni di guerra a destra e a manca, e con la firma, senza batter ciglio, di quella famosa lista denominata “Kill Bill”. (No, non il famoso film di Tarantino, ma una lista dei cattivoni, a parer suo, da uccidere e che viene redatta e controfirmata settimanalmente da Mr President in persona… mica pizza e fichi!) Ci ha incantato con la storia del “Yes We Can” e con “The American Dreamer” e nel frattempo ha finanziando ribelli in Siria, ha mandato un o sparuto manipolo di osservatori con la speranza di trovare nel territorio Siriano armi chimiche, ma di chimico, lo sappiamo tutti, c’è solo gas e petrolio. E c’è di più, quella Baracca di Obama, sta facendo il bello e il cattivo tempo credendosi il bulletto del quartiere, sbattendosi il petto e imbevendo la testa degli americanotti di bugie… E i Venti di guerra tornano a spirare , anche se stavolta, credo, saremo noi europei a trovarci nell’occhio del ciclone. Noi, qui, dietro l’angolo ci siamo cresciuti in seno gli attentatori di AlQuaeda, i suoi amichetti, che prima ha finanziato e che poi ha minacciato. Bel Premio Nobel! E poi si parla dei tempi di un attacco armato già deciso. Quando? Mah, credo si arrivi a ridosso dell’11 settembre. Gli States ricorderanno gli attentati al Word Trade Center, alle tremila vittime e monterà il fervore fondamentalista “armericano” (dove il dovere di vendetta e riscatto avrà la meglio sulla ratio), oppure lo stesso 11 settembre, dove il regalo di compleanno per Assad (il Rais compirà 48 anni lo stesso 11 settembre) sarà una bella pioggia di missili, ricchi premi e cotillon… Ninni, c’è altro da aggiungere? Siamo sull’orlo di un Terzo Conflitto Mondiale e mi manda in bestia che il “Dichiarante” sia proprio un Nobel Per la Pace… Attendiamo gli sviluppi, sperando che nel frattempo a Mr President diano una terapia che lo faccia rinsavire. Un saluto caro a tutti. Un Abbraccio a te da parte della Berta.

    Ti Voglio Bene.

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    • Mia signora, Donna Emilia di Roccabruna.

      Possiamo nasconderci dietro tutte le retoriche perifrasi dell’immensa ricchezza semantica delle lingue occidentali, ma il significato è sempre quello: le guerre sono solo un immenso genocidio, le armi assassinano. I signori della guerra, e il main stream in servizio permanente, potranno alzare alta qualsiasi propaganda, ma non riusciranno mai a rispondere ad una domanda immediata, semplice e lineare: come si può “difendere i civili”, “esportare la democrazia” o colpire un “tiranno” massacrando un popolo?

      Ci stanno raccontando che la guerra civile è una fatalità, un mostro che non è stato possibile fermare prima e che nessun altro mezzo esiste oltre l’intervento bellico esterno. Le forniture di armi ai ribelli, gli affari dei mercanti di morte dimostrano esattamente il contrario: la guerra è stata fomentata, permessa, favorita da chi oggi afferma di essere costretto ad intervenire per fermarla.
      Continuano a raccontarci (esattamente come già ai tempi della Somalia, della Serbia, dell’Afghanistan, dell’Iraq e della Libia) che non ci sarebbe alternativa ad un intervento armato. Ed infatti non hanno mai speso nessuna parola, mai sostenuto in alcuna maniera la Mussalah (“riconciliazione” in arabo), che da mesi tenta di costruire un’opzione nonviolenta alla guerra civile in corso.
      Grazie per esserci.

      Cordialità

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  6. Un mondo brutto, pesante e critico.
    Devo dire, Ninni, che anche questa volta “un colpo un centro”.
    Condivido, tra l’altro, il bel pezzo della Signora Emilia di Roccabruna.

    Sembra, comunque, che quanto stia accadendo ti stia dando ragione, milord.
    Un bacio e buona domenica

    Isy

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      • Ti ringrazio.
        Ci starei anch’io dalla parte del “compagno K.” se lo conoscessi e se avessi modo di leggerlo. Mi baso, però, su quanto leggo qui e rinnovo la mia condivisione con la Signora Emilia di Roccabruna in seconda battuta. In prima battuta, invece, su quanto ha scritto il milord, del quale ne ho apprezzato la disamina da un fronte “inimmaginabile” e inconsueto: il semplice contorno dei fatti o causa.
        E’ una mia limitazione, ma non immagino proprio un intervento di altri, prima che questi “altri” possano farli, soprattutto se non li conosco.
        Grazie comunque.

        Isy

        PS: ciao Milord. Scusa ma volevo rispondere.
        Ciao Ninni

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  7. Sono stati in molti coloro che hanno salutato con gioia il fatto che OBAMA fosse diventato presidente degli STATI UNITI ritenendo che con lui seduto sul gradino più alto quel paese avrebbe assunto un volto più umano ,un paese diverso da quello che avevamo conosciuto fino ad oggi guerrafondaio ed aggressivo sempre pronto a bombardare e distruggere tutti coloro che non intendevano assoggettarsi ai suoi voleri,chi nutriva questa speranza si sbagliava ,non è sufficiente non avere la pelle bianca per non essere un criminale assetato di sangue innocente

    Buona giornata.
    Saluto chi conosco

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  8. Nei paesi filo americani si sta bene. E’ altrove l’oppressione.
    Magari in Siria se si potesse votare Assad dovrebbe scappare.
    Dittatore sanguinario che non è altro !

    La Turchia, filo americana è una delle economie emergenti, crescono a velocità + 7/8 % l’anno. Idem l’india.

    Comunque non è quello il problema, ci sono dei limiti che non devono essere valicati. Se in un Paese si organizza tanta resistenza ci sarà un perché…
    E il governo non può tacitarla col gas, deve ascoltarla, mediare e se il caso andarsene

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  9. Sonia Liverani, ma non lo sai che gli USA nella guerra dell’Iraq hanno fatto scomparire la città di Falluja con le armi chimiche? E che probabilmente le armi chimiche le hanno usate i “ribelli” (terroristi di Al Qaeda) addestrati dagli USA? Perché Obama non aspetta il risultato degli esperti dell’ONU, tanto bombardare ora o fra 3 settimane che differenza fa? Ti ricordi, Liverani, delle “armi di distruzione di massa” dell’Iraq mai trovate, nonostante Colin Powell mostrasse, tutto serio, la fialetta?
    Rispondi anche a questo: perché vieni a provocare? Ti diverti molto?
    Non c’è pace tra gli ulivi

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  10. Vintrix@

    Obama ha giustamente detto: Gli USA non possono girare la testa dall’altra parte quando un paese uccide col gas donne e bambini per piegare la resistenza interna.
    Quindi un intervento militare sui depositi di armi (chimiche soprattutto) è previsto a breve.
    Speriamo che la Siria si tenga questa bacchettata sulle mani senza reagire, perché è la giusta punizione che gli spetta.
    E l’Iran quieto e zitto, non deve reagire minimamente, e prenda questa lezione anche per se.

    Se questo intervento servirà a far capire al mondo che bisogna rispettare le proprie popolazioni, anche se opposizioni, sarà servito a qualcosa !!
    Guai a chi massacra la gente col gas od altre armi !!
    Ti saluto

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  11. Per Sonia Liverani

    Gli insorti hanno usato armi chimiche,non assad.
    Opposizione?…perchè non parli di tutti i mercenari e terroristi,venuti pure da altri paesi,per alimentare un conflitto interno contro assad.
    grande parte dei siriani oggi sostengono assad,non gli ‘insorti mercenari’,e ‘opposizioni’ fantoccio filo-occidentali.
    In seguito,il futuro della siria andrà scelto dal popolo siriano che non deve rimanere oppresso dalle aggressioni usa,che,assieme ad israele,hanno come ignobile scopo quello di reprimere i popoli.Le popolazioni vanno sostenute ovunque, contro il dominio dello sfruttatore americano.

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  12. @Cara Sonia Liverani,
    io non supporto nessun dittatore, (al momento) anche Assad non è un santo…
    Gli States? Si sta bene? E noi, che siamo americanizzati ( ti ricordi il Patto Atlantico ??? che ci ha inc….lato per bene???) ti sembra che stiamo bene o che stiamo vivendo la loro crisi di riflesso, ricatti post seconda guerra compresi? ( dato che ci hanno liberato (invasi e occupati forse, poichè gli servivamo per controllare tutto il mediterraneo) dai nazisti nella seconda guerra…) Beh, ti ricordo, inoltre che sono stati gli “Americani” ( e la dicharazione di Obama è stata ripresa da tutti i media mondiali) ad armare i ribelli siriani… Le ricordi le “loro Bombe Intelligenti” in Iraq? Dovevano colpire le “sedicenti” fabbriche di gas nervino e invece sono stati in grado di cagionare “pochi” danni collaterali ( cosa vuoi che siano poche centinaia di bimbetti e qualche innocente massacrato nel sacro nome della Libertà da un Tiranno, assassino, cattivone e con i baffi neri… E poi, te la ricordi la storia dei talebani in Afganistan? Per dieci anni gli States, li hanno armati, gli hanno dato molti soldini, gli hanno mandato i televisori al plasma, li hanno equipaggiati con le migliori armi e tecnologie per scovare i cattivoni Russi (che stavano,tra l’altro, aprendo alcune scuole e ospedali ecc)… Ti ricordi che gli States hanno protetto i massimi vertici dei signori della guerra? Ti ricordi la missione italiana “NUOVA BABILONIA”? E ti ricordi come è finita o come sta proseguendo la vicenda in quei luoghi?
    Devo continuare?
    Io ho lo schifo più completo dei soprusi che sta facendo l’America…
    Ho lo schifo per Obama, che da buon premio Nobel invece di trovare una soluzione “pacifica” pensa solo a voler colpire con le armi La Repubblica Araba di Siria, riconsciuta in tutto il pianeta e anche dall’Onu (Siria) per ridurlo in schiavitù…
    Mi sembra che il suo comportamento sia MOOOLTO DA DITTATORE…

    Credo, cara Sonia, che la tua sia stata una svista… da risolvere bonariamente tra amici.
    A volte, bisogna mettere da parte le idee ed ammettere onestamente che l’America non fa tutti i buchi nelle ciambelle… anzi… ultimamente solo pasticciacci…

    Un saluto cordiale…

    Ha da passà a nuttata, non farti il sangue amaro per un Obama che non ti merita….

    Un ciao anche dalla Berta

    CIAO VINTRIX…

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    • Mia signora Donna Emilia di Roccabruna.

      Le tante menzogne.
      La prima delle quali fu addossare alla delegazione serba la colpa della fine dei negoziati di Rambouillet, “dimenticandosi” che Madeleine Albright (quando ormai l’accordo era praticamente raggiunto) tentò di imporre l’occupazione militare di tutta la Jugoslavia da parte della NATO e degli USA. Blair e Clinton “giustificarono” il bombardamento di Belgrado così chirurgico che, per bombardare 14 carrarmati, furono colpiti 372 centri industriali, la sede della televisione, ponti ed altri luoghi civili) con il massacro da parte delle milizie di Milosevic di almeno “225.000 uomini di etnia albanese di età compresa tra i 14 e i 59 anni.

      Dopo la fine dell’intervento armato l’FBI rimase diverse settimane in Kossovo senza trovare alcuna traccia di fosse comuni e di stermini di massa. Mentre, un anno dopo, il Tribunale Internazionale per i Crimini di Guerra (un ente di fatto istituito dalla Nato) affermò che il numero definitivo di corpi trovati nelle “fosse comuni” in Kosovo era 2.788, compresi i combattenti di entrambe le parti e i serbi e i rom uccisi dall’Esercito di Liberazione Albanese del Kosovo (KLA).

      Il Kosovo è oggi un criminoso e violento libero mercato di droga e prostituzione amministrato dalle Nazione Unite. Più di 200.000 serbi, rom, bosniaci, turchi, croati ed ebrei sono stati purificati etnicamente dal KLA mentre le forze della Nato rimanevano in attesa. Gli squadroni della morte della KLA hanno bruciato, saccheggiato o demolito 85 tra chiese ortodosse e monasteri, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite.

      Grazie per esserci.
      Salutazioni

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  13. Miao Ninni… qui tutto ok…

    Dico solo una cosa, forse stupida: se ci fosse stato Assad padre, “il Leone”, non ce ne stavamo qui a cincischiare…
    No: ci avrebbe fatto un cu#o così… (………..)
    E a dirtela tutta, amiao Ninni mio, non c’è niente di peggio di un “buono” che si arrabbia… e Assad figlio si sta incavolando di brutto…

    Garantito.
    Torno a cacciare topetti…
    miao

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    • Lady Gattina Pimpy the kitten

      E’ inutile invocare il progresso, la civiltà, lo sviluppo, la democrazia, la libertà. Sono tutte parole che suonano false se si pensa ancora che sia utile massacrare, uccidere, spargere sangue.
      Grazie per esser venuta

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  14. Bentrovato Ninni, come stai?
    Buongiorno a te e buongiorno a tutti gli astanti.
    Concordo con gli ospiti che “democraticamente” hanno lasciato i loro apporti; Come sempre, la crudeltà delle aggressioni militari occidentali ha lasciato una spaventosa scia di sangue, dove tutte le armi più atroci sono state utilizzate, dove le peggiori torture e nefandezze sono state praticate sulla popolazione civile, molto spesso, non si è mai vista traccia degli ispettori Onu, ma alla luce dei nuovi fatti, in questi giorni sono così solerti ad indagare solo su “commissione”… Dove era l’Onu mentre i bambini di Falluja bruciavano vivi dal fosforo bianco americano? E il napalm sui villaggi vietnamiti? L’uranio impoverito sui civili serbi? Gli ispettori Onu hanno mai indagato sul fosforo bianco sparato sui civili di Gaza? Hanno mai accertato la responsabilità sul milione di cluster bombs lanciate dall’esercito israeliano sul Libano? I villaggi di pastori afghani rasi al suolo dagli americani? Quella montagna di morti innocenti sono ancora lì, aspettano pazienti l’arrivo degli ispettori dell’Onu, aspettano la loro giustizia. Forse ignorano che proprio quegli uomini con le casacche blu, sono stati i primi a tradirli.

    Non ho nient’altro da dire… tranne, e credo proprio sia il caso, che questa volta sto dalla parte di Assad…

    PS: Ci vorrebbe una petizione per togliere il Nobel a quello là…

    Buonagiornata e salutazioni cordiali.

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    • Lady Emma Vittoria.

      In questi giorni ci stanno raccontando che Obama starebbe studiando un’opzione Kossovo per la Siria, ovvero la ripetizione del bombardamento su Belgrado del 1999.

      Giusto per scriverVi due parole in segno di ringraziamento per esser venuta presso queste umili pagine.
      Il Vostro contributo è prezioso.

      Cordialità

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  15. In Siria sta per scoppiare una nuova guerra?
    Nossignori, in Siria è già guerra da oltre due anni.

    Il Paese è già insanguinato dalla morte di migliaia di persone, vittime di un’atroce guerra civile. Una guerra civile dove le “Grandi Potenze” non arriveranno nelle prossime ore ma sono già presenti dall’inizio. ma chi sta partecipando alla guerra civile in Siria?

    Turchia e Libano del Nord (Tripoli e Akkar): offrono ospitalità a combattenti, servizi logistici e contrabbando di armi, spie e uomini; inoltre ospitano le famiglie dei combattenti siriani come rifugiati e le utilizzano presso i media.
    Qatar: finanzia sia l’approvvigionamento in armi che la disinformazione attraverso la sua tv satellitare Al-Jazeera e altri canali (Al Jadeed in Libano, On Tv in Egitto, Orient Tv ospitata in Egitto e in altri paesi)
    Giordania: lavoro di intelligence, contrabbando di combattenti, ospitalità per le loro famiglie come rifugiati, e loro uso presso i media;
    Egitto, Tunisia, Libia, Afghanistan, Pakistan, Cecenia: forniscono combattenti jihadisti (fra gli altri il giornalista britannico Robert Fisk ne ha incontrati molti ad Aleppo); Francia e Gran Bretagna: lavoro di intelligence, telecomunicazioni high-tech e spionaggio”. Il 28 Maggio di quest’anno la Rete Italiana per il Disarmo ha denunciato che i Paesi dell’Unione Europea hanno deciso di “cancellare l’embargo di armi verso la Siria” così da dare “la possibilità ai paesi membri di fornire armamenti ai ribelli in lotta con il regime di Assad”.

    A questo elenco andrebbe poi aggiunto il Sudan che fornisce armi ai “ribelli”: armi automatiche, munizioni, fucili di precisione per i cecchini, missili anti carri armati, missili anti aerei FN-6 a ricerca automatica di calore, prodotti a Khartoum, acquistati dal Qatar e spedite in Siria tramite la Turchia (Fonte Washington Post).

    Ci hanno raccontato in questi mesi, e ancor più nelle ultime settimane e giorni, uno scontro tra il Male e il Bene, con i “ribelli” (sostenuti e fomentati dalle armi occidentali e delle petro-monarchie del Golfo Persico) civili, democratici, bastioni di civiltà. Nel luglio scorso sono nati in Siria i primi figli del jihad al nikah, il matrimonio ad ore che in alcuni casi rende lecito anche lo stupro. Nei mesi scorsi lo Sceicco wahabita Mohammed al-Arifi ha fatto un appello per l’arruolamento delle donne per la jihad in Siria ed emanato una fatwa per il jihad al nikah, un matrimonio che – dopo averlo “consumato” – i miliziani possono sciogliere (anche dopo poche ore appunto) ripetendo per tre volte la formula rituale del ripudio per annullare le nozze, così che queste vere e proprie “schiave del sesso” possano essere sposate da un altro miliziano. In tutto questo la volontà della donna non viene minimamente contemplata e, anzi, il jihad al nikah rende lecito al “marito temporaneo” lo stupro della donna che non volesse acconsentire.
    Intanto, passano gli anni (e le guerre) e nessuno si prende la briga di andare a leggere cosa realmente dice il diritto internazionale (a partire dalla Carta di San Francisco, che esordisce con le parole “Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra”, e i “Covenants” del 1966 sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali dove leggiamo che “la guerra è vietata, anzi proscritta”) , dove non esiste alcuna legittimità alla pretesa degli Stati Uniti di ergersi a gendarme e poliziotto del mondo con il potere di attaccare, bombardare, invadere altri Stati.

    Le uniche risposte le hanno fornite la “democratica”(esattamente come il mito dei progressisti europei mr. Barack Obama) Madeleine Albright, quando considerò accettabile il quotidiano massacro di migliaia di iracheni per colpa dell’embargo, e l’Amministrazione Bush quando affermò che la guerra “contro il terrorismo” non si sarebbe fermata fin quando il resto del mondo non avesse accettato che gli USA potessero continuare a vivere secondo la loro volontà (quindi, fin quando tutto il resto del mondo non avesse accettato l’autorità a stelle e strisce e di fornire petrolio, altre fonti energetiche e tutto quello che l’Impero chiedeva a coloro che considera meno che sudditi).

    Cordialità

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  16. Milord, anche io ho un ultimo desiderio profondo, estasiato e gaudioso…

    Liberaci dal”LMR” male… Inopportuna, maleducata e ignorante…

    Strozza Papere

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    • Io non ho offeso nessuno.
      Mi dispiace che ci sia chi,anonimamente, insulta e cerca di offendere.
      Inopportuna, maleducata e ignorante mentre si parla e discute di fatti che dovrebbero fare arrossire se soltanto penserebbe “la papera” tutto il male che sta vomitando senza capire e intendere.

      Io so perdonare ma non sopportare.
      Le papere stanno bene in pentola.

      Scusatemi milord.
      Buonanotte

      LMR

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  17. Una analisi pulita e sobria.
    Una analisi arguta e profonda dottore.
    Non potevamo (mi inserisco anch’io nella pregevole schiera di lettori assidui) sperare di meglio e non di meno.
    Purtroppo malgrado la presenza di analisti politici quale è lei, dobbiamo riscontrare la pervicace ottusità e miopia delle figure decisorie, nel vasto panorama sociale mondiale.
    E’ di oggi la galoppante ansia circa lo scoccare di una terza guerra mondiale. Sembra un copione stabilito in partenza.

    Se dovesse mai succedere, ho ottimi motivi per ritenerlo, nessuno potrà mai sostenere che era stato fatto tutto il possibile per evitare la “violenza” e abbracciare una soluzione politica.
    No, nessuno potrebbe mai discolparsi.
    Neanche un “premio Nobel”.

    Abbia tutta la mia stima

    Amedeo

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    • Don Amedeo,
      Voi siete un valore aggiunto, presso questo umile blog.
      Grazie per essere, solerziamente, presente.
      (PS: avemmo modo di poter ammirare una parte della Vostra collezione di modelli navali, presso una “terza” collezione pregevole).
      Veramente notevoli.

      Abbiate le nostre cordialità.

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  18. Milord, “penserebbe” a spostare il commento che scrissi sopra, a nessuno, nel luogo delle chiacchiere? Con relativa risposta?
    Questo non “saresse” il momento, nè il post…

    Saluti

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  19. Milord, ho letto molte volte questo vostro articolo. Sono sintetica: in questo mondo ormai tutto va a rotoli. E, mi sembra, che ai grandi in fin dei conti gli importi poco se non avere sempre la loro supremazia: a qualunque prezzo.
    Sempre più deprimente e devastante.
    Vi invio tutto il mio affetto. Un abbraccio sincero vostra

    Giovanna Orofiorentino

    P:S Carissimi saluti a tutti i vostri lettori che ammiro molto.

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    • Lady Giovanna Orofiorentino,
      le Vostre parole scritte recano un grave messaggio. in questi momenti contemporanei, la vita sociale è negletta dagli eventi che distruttivi, non concedono tregua.
      una considerazione, la Vostra, dettata dalla percezione reale: “in questo mondo ormai tutto va a rotoli. E, mi sembra, che ai grandi in fin dei conti gli importi poco se non avere sempre la loro supremazia: a qualunque prezzo
      E’ terribile, mia Signora eppure, con dolore, ma fummo costretti a riconoscervi del vero!
      Vogliamo affidarci, ancora una volta, alla ben nota speranza delle italiche genti?

      Sperare nulla costa, Milady.
      Or dunque: speriamo!

      Grazie e cordialità

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  20. Buon giorno Milord.
    Ieri avevo inserito un breve comento, ma si vede che wordpress non la preso.

    Vi auguro una buona domenica sperando che nessuna guerra possa infastidire le nostre famiglie.
    Persa nei vostri occhi, vi abbraccio fortissimo.

    LMG

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  21. Ho letto, con molta attenzione, una pagina di intelligente analisi.
    Proprietà e fluidità accompagnano, Dott. Raimondi, le sue frasi.
    Sicuramente il mondo occidentale, accecato dalla corsa alla pubblicità, alla gara per essere e dimostrare, non si sofferma sui reali motivi di una guerra che sta facendo tante vittime e i cui eci risuonano nelle nostre coscienze, in modo strisciante.

    Esiste l’apparire.

    Ci si scandalizza per l’uso, ignobile, del gas.
    Gli Usa si scandalizzano, denunciando il presidente Assad di avere le riserve più grandi del pianeta, di gas nervino.
    Qualcuno, però, si dimentica delle armi nucleari e delle armi nervine (e quant’altro) in possesso della civilissima comunità statunitense.
    ci si dimentica del “Napalm, fosforo bianco, nervini, ecc. ” usati e strausati in tante occasioni dai civilissimi statunitensi.

    Ho letto, tra i suoi commentatori, caro dottore di Falluja e di tanto altro, commesso dalle “forze armate del bene, d’oltre oceano”.
    Quello che si sbatte il petto, quel “Nobel per la pace” intendo, continua ad avallare la assoluta mancanza dei diritti umani nel carcere di Guantanámo.

    Inutile starne a parlare.
    E’ un buon articolo.
    Buona giornata.

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