Orrore!

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Orrore

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Orrore: il leader Kim Jong-Un ha fatto eseguire la condanna a morte sullo zio da 120 cani .

Lo ha fatto gettare nudo in una gabbia dove 120 cani – a digiuno da tre giorni – lo hanno sbranato vivo senza lasciare nemmeno un brandello di carne. Dopo averlo definito traditore e “cane” è proprio da un branco di cani che lo avrebbe fatto uccidere.
Questa è la morte che il leader della Corea del Nord, Kim Jong-Un, ha scelto per lo zio Jang Song Thaek, ex numero due del regime, e per cinque dei suoi collaboratori.
Una morte macabra e lenta: l’esecuzione è durata un’ora. E Kim, insieme ad altri 300 alti funzionari, ha assistito dall’inizio alla fine. Al momento di dare l’ordine di ucciderlo il leader nordcoreano era “completamente ubriaco”.
Normalmente è il plotone di esecuzione ad eliminare i prigionieri politici, per lo zio, però, Kim avrebbe fatto una macabra eccezione scegliendo la quan jue (letteralmente: dare in pasto in cani).
Questa notizia è stata pubblicata anche dal Global Times, giornale associato all’organo ufficiale del Partito Comunista Cinese, affiancata da un editorale in cui si stigmatizzavano la brutalità e l’arretratezza del regime di Pyongyang.
65 anni, Jang Song Thaek alla morte del “Caro Leader” aveva aiutato il figlio Kim a salire al potere, poi era stato condannato alla pena capitale da un tribunale marziale.
All’epoca l’agenzia di stampa locale Kcna aveva fatto sapere con un comunicato che durante l’interrogatorio lo zio aveva ammesso di aver cercato di organizzare un colpo di stato.
Jang, di 67 anni, era considerato il secondo uomo più potente del Paese, e alcuni hanno voluto paragonare questa caduta così rapida e catastrofica a Bo Xilai, l’ex-Capo di Partito di Chongqing finito all’ergastolo con le accuse di corruzione e abuso di potere. Ma dati i legami familiari fra Kim e Jang, l’impatto e le ramificazioni della purga nordcoreana sono potenzialmente ancora maggiori. Ma non è finita. Secondo gli analisti ora in Nord Corea rischiano altri ventimila.
Il mondo ha orrore!
Nessuno è al sicuro quando, la ferocia di una dittatura da qualsiasi parte o fazione politica provenga, non è sottolineata da popolo e dall’Umanità. Quell’Umanità ferita, umiliata e distrutta da un “imberbe” assassino.
Cordialità

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23 pensieri su “Orrore!

  1. Buon Anno Ninni.
    Dopo una lunga pausa di riflessioni catartiche sono tornata più pimpante di prima.
    Questo è il comunismo!!! Punto. Un’epurazione messa in atto probabilmente per stroncare lotte intestine, con l’eliminazione di una figura potente che era evidentemente diventata troppo ingombrante per il giovane Kim Jong. Non dimentichiamo che il “cicciobello” poco tempo fa ha fatto uccidere pure la fidanzata.

    Terribile. Un nemico da tenersi “amico”… Non si sa mai quando può tirar fuori l’arsenalino di bombette nucleari. Pazzia, qualche grappino e un bel pò di bombette nucleari è un buon mix per lo scoppio di una guerra mondiale.
    Mi vengono in mente le esecuzioni di cosa nostra, al posto dei cani si usavano i maiali…

    Brutta storia Ninni caro…
    Un saluto dalla rediviva Berta…

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    • Donna Emilia di Roccabruna

      Molti auguri di buon anno e bentornata, mia signora.

      Tornando a noi.
      Lotte intestine? Si è vero ed è probabile. Noi credemmo ad una terza via, però.

      Il gruppo di potere, creato dal padre Kim Jong Il, gruppo composto da svariati dirigenti di partito e generali, quasi ottantenni e derivati direttamente dall’epoca (o giù di lì) della guerra di Corea sono molto forti, in quel povero paese. Allora, l’Unione Sovietica e la Cina Comunista, foraggiarono e armarono il braccio dei “Coreani” in una guerra di liberazione dal giogo occidentale. Fin qui ci potrebbe anche stare. Ma la dittatura, sotto Kim Jong Il, aveva negli ultimi anni trovato una ragione e un leggero inizio di mutamento (era iniziata l’alfabetizzazione in modo più radicato). La morte del Dittatore trovò il “gruppo di comando” quasi spiazzato. Ecco che decisero di promuovere il Vostro “Cicciobello” al rango di Presidente. Tanto il prefato cicciotto di politica era ed è a secco. Cresciuto ad Hamburger, patatine e hotdog in Florida, Francia, Hong Kong, “bambolotto” sa a stento leggere, ma non sa, né scrivere, né firmare (sic).
      Lo zio, immaginammo, volle renderlo edotto di questo tipo di situazione, tentando di correggerne l’esuberanza agli occhi dell’occidente, molto attento dal nuovo indirizzo presidenziale. (La scorsa estate aveva fatto giustiziare la fidanzata e altre dodici persone in quanto “donna di cattivi costumi” – si dice che andasse raccontando dei particolari sessuali, poco edificanti, sul dittatore.La storia si chiuse con: Alto tradimento e fucili spianati)
      Noi credemmo che Mr. President si piccò. Il resto è conosciuto.

      Uccidere così, però, è barbarie, arretratezza culturale e inaffidabilità a divinis.
      Inaffidabilità zero e senza appello. Nessun contatto, né colloquio con i barbari.

      Vogliate accettare, mia signora, le nostre cordialità

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    • Lady Patrizia M.

      Una espressione che possa descrivere un siffatto avvenimento, credeteci sulla parola, facemmo fatica a trovarla. L’infierire, uccidendo (assassinando) in modo così brutale, crediamo, non era in uso neanche presso l’Impero del Cielo e della Terra della dinastia Ming.
      Quel “soggetto” pretende un rispetto che deriva da terrore e paura.
      Noi crediamo che Mr. President dovrà fare attenzione a non addormentarsi, né a distrarsi. il popolo nord coreano è, veramente, alla frutta. Ai sorrisetti stereotipati e alle marce e adunate oceaniche non ci credono, più, neanche loro.
      Sarà tanto sangue e dolore, come sempre.
      Come nazione, ormai (ma era da tempo) è stata isolata dal pianeta. Anche gli alleati, Rep. Popolare Cinese in testa.
      Sembra sia diventato un disonore vantarne amicizia e/o rapporti di partenariato.
      Sull’evoluzione…staremo a vedere.
      Grazie e cordialità.

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  2. Al compagno comunista immaginario

    Non ti nascondo che è da “un bel pezzo” che sto scrivendoti la mia risposta al tuo “commento” e comunque una risposta per sommicapi e incompleta.
    Sii corretto, per piacere, come di solito sei “quasi” e non appoggiare, ottusamente, l’inappoggiabile solo per una stupida difesa di bandiera.

    Vogliamo parlarne? Bene. Io ci sono!
    Iniziamo con … l’inizio, se non ti dispiace.

    Ciò che si realizzò in Russia fu veramente il comunismo?

    Su questo non si può dire nulla di definitivo, perché tutto può dipendere da come noi definiamo il concetto di “comunismo”. La domanda, caro compagno Kuznetsov, che poni è importante, perché se noi intendessimo con “comunismo” una determinata cosa rischieremmo di compromettere la possibilità di offrire una riposta realistica alla questione. Dobbiamo, allora, capire bene qual è la questione da affrontare.

    Il sistema politico, economico, culturale (chiamato, anche, socialismo reale o realizzato) che, dal 1917 al 1991 (URSS, o come detto in russo CCCP – che sono caratteri cirillici e leggendo si leggono come SSSR – Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik) e che governò la vita di centinaia di milioni di esseri umani fu o non fu il sistema socialista, ovvero il comunismo reale?
    Se noi volessimo pensare che quello lì fu il comunismo, allora il comunismo è qualcosa che è, effettivamente, collassato. Ma se qualcuno ci dicesse: “No! Io con comunismo ho sempre voluto intendere una comunità di donne e uomini liberi, indipendenti ed emancipati e, dunque, qualcosa che non può avere nulla a che fare con l’effettiva esperienza sovietica”, ebbene, io gli risponderei “Va bene, allora vediamo di capire di cosa stiamo parlando”.

    Io parlerei di storia delle trasformazioni di sistemi, di istituzioni di comando, di controllo e soprattutto la storia delle credenze su questo mito contemporaneo.

    Caro Nikolaij (o come preferirei, meglio, chiamarti: Caro Gabriele) noi valutiamo causa ed effetto a posteriori. Cause e soprattutto effetto nacquero, si sono evolute e trasformate sulla pelle di centinaia di persone. La “rivoluzione d’Ottobre”, giustamente studiata e analizzata per importanza e struttura, nacque immediata, diretta, senza dottrine politiche. A Lenin dobbiamo una analisi, filtrazione e sviluppo.
    Dobbiamo, anche, l’abbrutimento dell’uomo … rispetto all’uomo.
    La mortificazione dell’individuo rispetto a tutto quello che lo circondava. Premettiamo, Gabriele, che quel tipo di comunismo e/o socialismo realizzato prevedeva successivi gradini (reintegro della collettività verso l’uno e l’uno verso la collettività) che non furono mai affrontati.
    Tale ne era la filosofia leninista. Ottima, ma disattesa. Precisa nell’indicare, ma troppo ardita ancora oggi nella evoluzione sociale, per cui inadeguata.

    Molti gridano al fallimento del comunismo cubano. Noi riteniamo che, ad oggi, quel socialismo si sia affrancato dai rigidissimi schemi iniziali, continuando il cammino rivoluzionario e culturale. Ma è tardi.
    Il mondo, nel frattempo, è cresciuto e ha anticipato il comunismo sociale da più di un decennio.

    Chiudendo: cosa hai intravisto nel “comunismo” coreano che ti piace? Il 98% della popolazione è militarizzata e i gravissimo disagio sociale!
    Il 61% (dati non confermati) del PIL è usato per armamenti e mantenimento militare.
    Ha un esercito, operativo, di 1.110.000 uomini (tolti gli ausiliari e tutto l’indotto per un totale di 7.300.000 persone militarizzate) e pronti a muovere con armamento regolare, sia difensivo, sia offensivo.
    Testate balistiche termonucleari in diciotto siti che vengono cambiati ogni sei mesi.

    La quarta potenza di fuoco e da guerra del pianeta (Cina con 2.300.000 uomini, Usa con 1.500.000 uomini aggiornati e addestrati e l’India con 1.325.000 uomini. Al quinto posto è la Russia con 1.040.000 uomini, ma con un deterrente, addestramento, sistemi d’arma, capillarità e forza d’urto immediato, è sicuramente il primo esercito al mondo) per una nazione di “appena” ventiquattromilioni di abitanti (bambini, anziani e malati compresi).
    Ci sembra un po’ troppo.

    Quando, però, l’uomo cresciuto nell’antropologia sociale ammette che una rivoluzione è un momento dell’evoluzione, comprende anche che l’atto “rivoluzionario” – in se – deve avere un termine o, quanto meno, modificare la propria morfologia.
    Qui, caro amico, tutte le forme di governo (vuoi chiamarle comuniste, socialiste? Oppure vuoi inserire “-ggianti” così fai prima?) danno l’assoluta negazione della barbarie contro l’uomo. Corea del nord compresa. Da cosa lo si evince? Beh, è presto detto: siamo informati, caro Gabriele. Non siamo più isolati entro un’isola o un istmo. Oggi sappiamo più noi in un’ora che i nostri trisnonni in un anno.
    Ergo: appena “Cicciobello” (traggo l’appellativo da Donna Emilia di Roccabruna) e il proprio, agguerritissimo, entourage si distraggono, in meno di un battito di ciglia – e questo te lo garantisco caro Gabriele – gliela fa vedere il popolo vessato la “rivoluzione sociale”.
    Quel “tipo” di comunismo ha portato la Corea del Nord ad essere una nazione di affamati e disperati che mangiano armi e bombe tutto il giorno. Mentre a Seoul, capitale della “sorella” del sud, abbiamo una nazione fiorente e all’avanguardia (retta da una democrazia liberale in stile occidentale).
    Un esempio spicciolo: Internet.
    Gli Stati Uniti d’America hanno una velocità “media” di connessione internet pari a sette mega (occhio, una media ponderata su cinquanta stati e in un’estensione pari a una volta e mezza l’europa).
    In Corea del Sud, tale media è di sedici mega.

    Riscatto storico? Identità di una nazione? Gabriele, svegliati e scendi da Marte. Qui siamo sulla terra.
    La Repubblica Popolare Cinese voleva inglobare TUTTA la penisola coreana. Ha provato per cinquantatre anni. Ha preferito un satellite, invece, che ha abbandonato a se stesso dopo la guerra di Corea. Il mondo stava coalizzandosi in una terza guerra mondiale.(e lo fece, ma stava degenerando pesantemente)
    Riscatto storico, tsé.

    Non avemmo più nulla da dire.
    Punto.

    (A proposito del giustiziare o meno. In questo caso, karo kompagno, non è stata una “giustizia”, ma un assassinio. Tu che ti sei scandalizzato per la morte – sui modi barbari – del Col. Gheddafi, non hai notato che in nome di una “pseudo e mortificata ideologia” anche tutta la fantasia sia stata battuta? Ma per favore)

    Disgusto!

    Salutazioni

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  3. Lord Ninni,

    sai qual è l’orrore peggiore? E’ che Kim Jong-Un, autoproclamatosi Supremo Leader della Repubblica Democratica Popolare di Corea, stia in piedi, che governi un paese e che abbia l’appoggio incondizionato di Putin. Perché toccare la Corea, oggi come oggi, significherebbe andare incontro a un quasi certo terzo conflitto mondiale. La Russia di Putin è un imbastardimento del comunismo, un miscuglio di comunismo staliniano e di capitalismo berlusconiano. Una miscela sì tanto esplosiva non può che aver riacceso, purtroppo, la Guerra Fredda. Non poteva essere altrimenti. Viviamo in un momento storico tutt’altro che felice: quelli che erano i mostri del passato, di circa 60/70 anni or sono, e che, con una certa ingenuità, qualcuno ha pensato fossero stati per sempre debellati, sono invece tornati mostrando al mondo, per l’ennesima volta, quanto è piccina e meschina l’umanità. In Russia si realizzò lo stalinismo, che non è mai stato comunismo: se qualcuno crede che la dittatura sanguinaria di Stalin abbia fatto del bene al comunismo è un illuso, o meglio ancora è uno che ama tenere gli occhi chiusi e far finta che le purghe staliniste contro ebrei, omosessuali, handicappati, oppositori politici, non siano mai esistite. Putin ha raccolto la ben triste eredità di Stalin, con uguale ferocità.

    La Corea del Nord oggi è per pochi eletti, per pochi maniaci che assecondano Kim Jong-Un, mentre il popolo muore di fame. In Russia non è diverso, non troppo diverso in ogni caso: la ricchezza è per pochi, gli altri tirano a campare e se osano parlare Putin non ci pensa su due volte a sbatterli in Siberia o a fargli fare fine ben triste, come per Anna Stepanovna Politkovskaja che ha denunciato le porcherie del regime putiniano.

    Kim Jong-Un è uno sporco assassino, un dittatore, un Nerone, un Caligola. Se fosse possibile, lui e Vladimir Putin dovrebbero essere condannati per crimini contro l’umanità.

    Un forte abbraccio, con sempre più stima e amicizia, caro Lord Ninni

    beppe

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  4. Pingback: Kim Jong-Un. L’orrore comunista – di Iannozzi Giuseppe | Iannozzi Giuseppe in arte "Beppe Iannozzi"

  5. Buongiorno Ninni.
    Io credo che, riconoscere nel “giovane leader” coreano una guida spirituale e reale della nazione, sia pressoché inutile.
    Un regime dittatoriale, particolarmente efferato, sia in passato, sia nel presente, dovrebbe essere isolato dal consesso internazionale.
    Leggo, inoltre, nella risposta politica da te formulata ad un lettore qui presente, un embrione d’analisi (ovviamente) sulle storture delle ideologie confezionate, siano esse “nominate” di destra o di sinistra.
    Il fatto è che abbiamo a che fare con dei volgari criminali.
    Ciao, buon anno.
    Un abbraccio

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  6. Buon giorno Ninni… Il comunismo “malato ed estremista” , sia esso della Corea del Nord o quello che ci ha portato la storia con un bagaglio di antichi retaggi, ha avuto da SEMPRE un denoninatore comune che è la crudeltà. Crudeltà contro l’uomo. Contro l’interezza di ciò che è la realtà umana. Ammetto che durante i vari conflitti mondiali non ci sia stata distinzione tra fascimo e comunismo. Era una lotta per la sopravvivenza. E le varie guerre hanno ammassato migliaia di morti e annichilito le menti di chi le ha subite. Il giovane “Cicciobello”, c’è d’aver paura anche a nominarlo, nella sua ignoranza si è ritrovato ad avere in mano un potere immenso. Me lo immagino negli States. Giovane cicciottello deriso dai vari BigJim americani, rifiutato dalle varie Barbie, in solitudine ad ingozzarsi di Cheese Burgher. La conseguenza di ciò, a mio parere, lo hanno portato a covare livore e risentimento. Odio puro verso ciò che è libertà. Diventare capo, in così tenera età e senza istruzione adeguata, di una nazione lo ha trasformato in un despota con manie di onnipotenza. Il comunismo ha fatto il resto, anche se dubito che lui sappia il significato di comunismo. Vedi, ci sono degli animali che per attaccare la preda si avvicinano molto lentamente per non essere notati e poi la azzannano. Lo fanno per sopravvivere, per necessità. Gli uomini, alcuni uomini, pur non agendo per necessità, riescono a fare “di meglio” perché sanno parlare e sanno fingere. ( Nella parte ” civilizzata” della nostra bella Europa i nostri governanti hanno imparato che non si può piegare un popolo usando la forza. Altrimenti questo, a lungo andare formerebbe delle resistenze. Allora ricorrono a mezzi un pò più subdoli: fanno abituare le masse. Passo dopo passo: una carezza oggi, un buffetto domani, uno schiaffetto più in là… magari inventano qualcosa che le convinca che è per il loro bene, che è necessario… una guerra, un attentato terroristico, una crisi economica… e magia ! Ritrovi i nostri bravi governanti a spezzare la schiena ai “bravi sudditi” senza un battito di ciglio… E noi, lobotomizzati ringraziamo pure! ) Quindi ci sono uomini potenti che per ottenere quello che vogliono piegano il popolo usando la forza e commettendo genocidi. Insinuano nelle persone la paura. Non mi stupisco dei metodi usati. Far sbranare un uomo è solo l’inizio. Mi fa paura che “Cicciobello” abbia a disposizione un arsenale di vecchie bombe nucleari non dotate di tecnologia avanzata, per cui poco controllabili. L’ORRORE è quello. Non credo che la comunità mondiale sia in grado di contrapporsi al suo potere malato. Staremo a vedere. Al momento, nessuno è al sicuro… Nessuno… Nemmeno qui…

    Cordialità Ninni e buon lavoro.

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  7. Karo Kompagno Nikolaij Kuznetsov,
    stento a credere che tu sia così “ottusamente becero”… (So che non perderai tempo a rispondermi, che con i comunisti non si può dialogare e me ne farò una ragione! )

    Riprendo una tua frase:” Ma da qui a criminalizzare un sistema intero; a uccidere quanto di buono ha versato il comunismo in termini di sacrifici e lavoro ce ne passa.”…
    Criminalizzare ciò che di buono ha fatto il comunismo??? Apperò!!!

    I vari dirigenti di matrice Comunista hanno sempre amato nascondere la testa sotto la sabbia. E’ meglio non vedere e non sentire la realtà delle cose.
    Ti faccio un paio di esempi anche se la storia ci regala pagine su pagine di misfatti ” Rossi”.

    Tutto quello che è compiuto dal comunismo può essere considerato negativo criminoso. Notiamo allora quei fatti che per la loro gravità e ampiezza e connotazione costituiscono indubbiamente un motivo di accusa.

    Ti elenco alcuni fatti più significativi.

    CARESTIA IN RUSSIA: negli anni 20 fu adottata la una specie di limitato liberismo. Poi si tentò di collettivizzare per questo una intera classe sociali i Kulaki ( contadini ricchi, noi diremo coltivatori diretti) furono deportati e sterminati. Il risultato poi fu una spaventosa carestia che fece morire di fame circa 10 milioni di persone, soprattutto in Ucraina. Si noti: la fame è cosa normale nella storia: ma nel 900, in un paese fertile come l’Ucraina che era stato sempre considerato il granaio di Europa fu solo dovuto agli errori del governo cominista e per nasconderli non si volle chiedere aiuto internazionale condannando alla morte milioni di innocenti.

    LE PURGHE DI STALIN: negli anni 30 furono fucilati o sparirono nei gulag,oltre il 90% dei dirigenti comunisti, praticamente la quasi totalità di quelli che avevano fatto la rivoluzione comunista.(vedi Trotsky e molti altri) Poichè sostanzialmente il partito si identificava con l’apparato statale praticamente la repressione si estese a tutti quelli che avevano in qualche modo un posto di responsabilità. In particolare la decimazione sistematica degli ufficiali dell’esercito fù la causa indiretta dei sanguinosi disastri dell’esercito russo di fronte all’attacco della Germania nazista. Si estese anche a tutti partiti comunisti dentro e fuori dell’URSS. Particolarmente raccapricciante fu l’episodio del partito comunista polacco:i suoi esponenti furono convocati con un pretesto in Unione Sovietica e qui giustiziati con le accuse più assurde. (vedi l’eccidio di Katyna) Le purghe coinvolsero tutti coloro che furono sospettati, spesso del tutto a torto, di non essere abbastanza fedeli a Stalin: le vittime dirette furono all’incirca un milione di individui. Nessun regime anticomunista, ivi compresa la Germania nazista, è responsabile della morte di tanti comunisti.

    CARESTIA IN CINA: Agli inizi degli anni 50 Mao aveva promosso una politica moderata;i cento fiori…ma quando ritenne che in questo modo si rischiava di allontanare indefinitivamente instaurazione del comunismo cambiò radicalmente indirizzo di politica economica: si tentò allora il grande balzo in avanti e tutti i cinesi furono spinti a una industrializzazione perseguita in modo del tutto irrealistico, senza criteri. I risultati furono del tutto inconcludenti ma per timore di essere considerati responsabili i vari dirigenti a tutti livelli annunciavano risultati eclatanti sulla carta che non avevano nessun riscontro nella realtà. Il risultato fu che la agricoltura cinese, molto antiquata, ne rimase disastrata e esplose una carestia di enormi proporzioni che provocò la morte di milioni di cinesi: non sappiamo il numero, qualcuno parla di 20 milioni alcuni di più. Non sappiamo e forse non sapremo mai i numeri reali del disastro. Tuttavia certamente fu un fatto inconcepibile nella seconda metà del 900. Si sarebbe potuto richiedere aiuti internazionali che certamente avrebbero salvato milioni di vite ma in questo caso i dirigenti comunisti avrebbero dovuto ammettere il loro fallimento: si preferì nascondere tutto.

    Devo continuare?

    A volte fare il “bastian contrario” a tutti i costi non paga…

    Karamente ti saluto…

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  8. Eccomi, nuovamente, spiazzata dal mio essere gentile per fine anno.
    L’avevo promesso e a quanto pare nessuno riesce a farmi mantenere una promessa.
    Nessuno.

    Prendo lo spunto, Milord, del fattaccio e mi chiedo: la conclusione quale è? Quale può essere? In un modo o nell’altro si deve morire. Eccome.
    E’ tanto difficile poter pensare all’evoluzione nostra e dei nostri cari, senza rendere tutto una tragedia? Assisto, continuamente, a insulti provenienti da tutti.
    Adesso questo “cicciobello”.
    Qual’è il suo potere? Da dove gli deriva? Cosa ha fatto per il bene del popolo e quali attività ha svolto? Una presidenza popolare a carattere ereditaria, se me lo avessero detto, sarei scoppiata a ridere.
    Qui, però, non esistono risate che tengano.
    Qui si uccide e nel modo più brutto possibile: un modo che serve da monito a quel popolo (che si pretenderebbe di difendere) per non farlo ragionare più.
    Ho imparato, in questi anni, che più dura è la repressione, meno la classe dirigente ha “argomenti” e più si avvicina la fine.
    Così fu per la rivoluzione francese, per quella russa eccetera.

    Caro Ninni Milord, ti ammiro sai? Riesci a spaziare dalla letteratura, alla poesia agli articoli da prima pagina, quasi da farci sognare.
    Io ci sono sai? Ci sono e non ti dimentico, jamais. Come potrei?
    Un bacio e un abbraccio, mon trésor.

    Bonne nuit et bon nombre de baisers chauds

    Annelise pour toi

    Paris, là, Janvier 4, 2014

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  9. Concordo, in buona parte con Emma Vittoria e Annelise Baum.
    Su quanto scrivi, caro Ninni vorrei aggiungere che, l’impasse politico del comunismo (quando era in opera e tanto poteva fare) venne preceduto da epocali purghe, ribaltamenti e quant’altro.
    Credo che con una analisi spicciola si possa, francamente dire, quando il mal potere e il mancato soddisfacimento dei bisogni del popolo, ovvero i motivi della sua stessa nascita, vennero a mancare, il popolo si è ribellato non accettando più la sopraffazione di regole comuni, ma soltanto a loro dedicate.

    Convengo che, almeno questa volta, l’amico N.Kuznetsov dovrebbe atterrare sulla terra. La luna è già piena, mentre su marte, del comunismo, ne hanno le scatole rotte.
    Anzi, ultimamente, con la sonda atterrata di origine americana, gli ultimi comunisti “ivi” residenti, iniziano a mangiare qualche hamburgerosky, coca colansky e ad usare qualche preservativosky.

    Buona serata.
    🙂

    Louis

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  10. Non riesco più a capire dove è il bene e dove è il male.
    Ogni giornop assistiamo a questo bollettino di morte che riempie le orecchie.
    In più queste morti, orribili, fanno a gara per esserlo ancora di più.
    Mio dio, come possono esistere delle persone così?
    Ciao Milord.
    Eleonora

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  11. Nikolaij Kuznetsov aka Gabriele P.

    Lungi da me tenerti una lezioncina accademica sul Comunismo e le sue origini (anche perchè puoi benissimo documentarti – e fallo una di queste volte – con dei buoni testi filosofici alla mano. Se vuoi te ne suggerisco qualcuno, magari con delle figure disegnate per didascalìa)…

    Il Comunismo predicava (perchè di religione si tratta e la prova me la fornisci proprio tu: aldilà del marxismo-leninismo è il nulla. Bah!) ed auspicava il riscatto della classe operaia e dei ceti meno abbienti, attraverso la lotta di classe e la rivoluzione.

    Sai, in tutte le correnti puoi trovare “del buono” (perfino nel Nazional-Socialismo e nel Fascismo, ma anche nel Bonapartismo, nel Maccartismo … -vuoi che mi fermi?-), ma è proprio quel po’ di bontà contenuta nel pensiero che poi ha giustificato tanti abominii…
    Le ideologie sono delle strane e pericolose bestie a due teste..

    Gli uomini sono tutti uguali?
    Certamente: sul piano dei diritti civili sicuramente, ma non nel loro valore personale ed individuale. Proprio, per definizione, individuali e personali.
    Un ideologia che vorrebbe omologarti (e nel tuo caso l’ha fatto, mettendoti anche il marchio di fabbrica), uniformarti e dare a chi non lo merita, riconoscimenti ed onori, non è né giusta, né un modello.
    E’ una “ideologia” e come tale va presa.

    Karl Marx, che ti invito a “leggere e leggere bene, mi raccomando ” (nessun Bignami del Capitale, oppure del Manifesto, per piacere) sosteneva, a proposito della Filosofia, che: “l’astrazione diventa il feticcio di se stessa”.
    Ecco fatto: il comunismo, da astrazione di vita è diventato il feticcio di se stesso in quanto astrazione filosofica.
    Nei fatti, invece, dove si è manifestato concretamente, viene ricordato per la fredda e lucida determinazione a decidere del destino di milioni di persone con l’olocausto di turno, in nome di un bene maggiore che tutti cercano, ma nessuno trova.

    Tutti lo ricordano, ma nessuno lo “ri-piglia”.

    Di altro tenore è il panorama su cui dobbiamo decidere.
    Lontani anni luce dai problemi dei pensionati, dei lavoratori e dei milioni di disoccupati, in questa squallido mix politicensis, tutti i raggruppamenti politici danno la dimostrazione della loro natura di veri comitati d’affari che litigano esclusivamente per la spartizione del potere.
    I vari partiti (compreso il tuo, caro Gabriele), non si scontrano sui rispettivi programmi politici (nella realtà identici), ma solo ed esclusivamente sul peso del singolo candidato da mostrare all’occhiello. Nella realtà di tutti i giorni sono uniti nel tagliare le pensioni, la sanità, i salari e gli stipendi e quel che rimane dello stato sociale (quando intendo tutti, voglio sottolineare TUTTI!)

    È la crisi economica del capitalismo e del sinistrismo cervellotico che impone di attaccare quotidianamente il mondo del lavoro.
    Una crisi economica che nasce dalle contraddizioni strutturali del capitale e che la borghesia non più né di destra, né di sinistra, cerca di gestire attaccando su ogni fronte gli strati produttivi di massa della popolazione (un tempo si sarebbero chiamati proletari. Non ho alcuna intenzione di offenderli chiamandoli proletari, sono stati traditi proprio da quelli come te: etichettati, in silenzio e riga!).

    Disoccupazione di massa, con punte del 70% tra i giovani nella Calabria; continui tagli ai salari e agli stipendi; pensioni da fame, questi sono i risultati di 30 anni di crisi economica.
    Ma gli attacchi subiti dalla classe lavoratrice non finiscono mai; la borghesia e i suoi rappresentanti sono impegnati nell’imporre ulteriori provvedimenti che nei fatti peggiorano le nostre condizioni di vita.

    Non rappresentano forse un sostanziale peggioramento sociale l’introduzione nel mercato del lavoro di maggiore flessibilità (nei fatti maggiore libertà nel licenziare), dei contratti di lavoro part-time, del lavoro interinale, dei lavori socialmente utili e dei lavori di pubblica utilità?
    Infatti, grazie a questi provvedimenti, la disoccupazione aumenta e i lavoratori occupati subiscono una precarizzazione del loro posto di lavoro!
    Appoggiare questi comitati d’affari significa accettare un futuro fatto di disoccupazione, pensioni e salari da fame.

    Banale è constatare che nella nostra società essere al potere significhi governare la macchina produttiva; contribuire alla distribuzione della ricchezza sociale secondo i canoni dello sfruttamento personale; usufruire di tutte le situazioni in favore dell’opportunità personale che per la collettività.
    Il potere per il potere ma, anche, il potere ad uso privato quale gratificazione economica consona allo “status” politico e sociale raggiunto.
    Non si è mai visto un uomo di stato morire di fame o chiedere l’elemosina, al contrario innumerevoli sono i casi in cui la ricchezza accumulata è direttamente proporzionale alle cariche governative occupate.
    Banale è verificare come chi sta al potere cerchi di non cederlo agli avversari politici costruendosi addosso e tutt’intorno uno steccato protettivo fatto di alleanze e di amicizie, in parte interessate e in parte frutto di ricatti.
    Altrettanto banale è osservare gli sforzi della opposizione politica, che al potere non c’è e che vorrebbe esserci!

    Esagerazione? Forse.
    Esempi? Tanti.
    Te ne porto uno, partendo proprio da te, dal compagno D’Alema (detto Sir Byss, o anche Sir Pent) fedele interprete della controrivoluzione stalinista prima, ma pur sempre sé dicente comunista, e fedele servitore degli interessi del Finanz-capitalismo oggi. Con l’espressione pretesca che lo caratterizza riesce a confezionare le politiche più anti-operaie che la storia del capitalismo moderno ricordi, come se fossero delle conquiste del mondo del lavoro. La sua specialità è quella di rimanere al potere, di aggredire i livelli di vita della classe che lavora senza che ciò, per il momento, dia vita a una opposizione di classe.

    La nuova repubblica, che avrebbe dovuto risanare il mondo politico italiano, dà vergognosamente scandalo più di quanto non facesse la prima repubblica di democristiana memoria.
    Assistiamo a un modo di fare politica da “basso impero” con uomini politici di basso profilo, propensi alla logica del non senso, del tutto e del contrario di tutto, quale mezzo di imbonimento della opinione pubblica per la conquista e il mantenimento del potere.

    Cos’è, Gabriele, è tanto difficile da capire?
    Il tuo Comunismo salvifico, dov’é?

    Ciao

    Ninni

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  12. Ah caro Gabriele…,intanto vola basso, nel tuo bel mondo pseudo comunista non ti lascerebbero proferir queste parole che sono di foggia postbellica e mooooolto liberista… Direi destrorsa… Forse sei così anziano da non esserti accorto che il comunismo non esiste più!!! O almeno quel vecchio comunismo di cui ne decanti le lodi. Mah! Dalla risposta ne evinco quello che ho sempre sospettato. Non si può avere una conversazione “reale e leale” con te. Poichè le persone tacciono hanno onore? Ok… Forse sono meno cretine di me che sto qua a risponderti.
    Devo “prostatarmi”, andare a messa e pentirmi!
    Almeno, io, sono stata onesta, ho lasciato parlare la STORIA … consapevole che anche i fascisti e compagnia bella ne hanno combinate di tutti i colori… Di certo non sto qua ad elevarli agli altari. “E me ne vanto”…Hai ragione! Tu vantati e io ti regalo una musichetta per allietarti la domenica. Fa il bravo…

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  13. Caro dott. Raimondi.
    I rigori di una guerra per la sopravvivenza, con il passare degli anni diventa una guerra. Senza esclusione di colpi.
    Diventa una guerra che guarda al presente da correggere e da dirimere, dimenticando che il futuro non esiste (o non viene più messo in predicato).

    Nel passato siamo stati infarcidi dalle più disparate ideologie, ovvero quei sistemi di filosofia quotidiana imporntati alla persecuzione del bene comune. Proprio quelle ideologie sono state causa dei più atroci dolori.
    Non entro nel merito della questione, ma sembra che, ogni tanto, ci debba essere un riadattamento del pensiero umano per meglio sopravvivere.
    Come lei ha ben specificato si rimane colpiti dall’acquisizione, tout court, di vecchie idee calzanti nel periodo storico di riferimento e oggi, assolutamente, obsolete.

    Riusciamo, noi, a comprendere?
    Riusciamo, noi, a capirle?
    Oppure siamo, ancorati agli specchi di un bel mondo antico che è passato e che non torna più?
    Mi permetto di lasciare un saluto ai suoi lettori sottolineando la freschezza e civile predisposizione al dialogo delle signore Emma Vittoria e Emila di Roccabruna, che seguo con molto interesse.

    Le auguro buona domenica e buon lavoro.
    Con stima

    Amedeo

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  14. Il dolore che arriva quando si leggono o si viene a contatto con alcune verità, è grande, prepotente e ossessivo. Mi chiedo, allora: per quale motivo continuiamo a vivere e soffrire? Cosa ci libera la mente, oltre l’inganno, che non può diventare serenità? Vedere e leggere queste cose mi distrugge e mi commuove.
    Grazie, dolce Milord, per ricordarci dove siamo!
    Comunisti? Che schifo.
    Torna presto milord che vorrei … vorrei vorrei …
    Un bacio grande grande.

    LMR

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