Vorrei essere …

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Vorrei

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Vorrei essere …
Vi proponiamo un giochetto facile facile.
Leggendo, oppure, passando da queste parti rendeteci partecipi del vostro stato d’animo.
Oggi mi sento di essere …
Beh, basta scrivere “chi” vi sentireste di essere al momento della scrittura … e il gioco è fatto.
Regolamento:
Il personaggio che sceglierete dovrà essere conosciuto nelle arti, mestieri ecc. in tutto il mondo.
Si potranno inserire delle foto a corredo (Non superiori ai 400 px in larghezza e altezza. Nota per l’inserimento: incollate il link della foto scelta. Verrà, da noi, sbloccata al più presto).
Le foto non dovranno avere elementi discriminatori di sesso, razza o religione, né essere tendenziose o offensive per lo stesso motivo.
Tutti possono partecipare, anche più volte al giorno.
Vanno inseriti “i motivi” della scelta e se vorrete anche una nota biografica del personaggio.
Cordialità

 

 Inutile

28 pensieri su “Vorrei essere …



  1. Maresciallo d’Italia Giovanni Messe

    … Con la devastante capitolazione di von Arnim, comandante delle forze italo-tedesche nella campagna di Tunisia, si creava dunque un imprevedibile stallo nel quale le truppe italiane resistevano senza troppe prospettive, circondate da truppe alleate di molti contingenti, in attesa della concessione dell’onore delle armi che gli avversari non concessero. La situazione fu risolta da Mussolini che il 12 maggio 1943 telegrafò a Messe: «Cessate il combattimento. Siete nominato Maresciallo d’Italia. Onore a Voi e ai Vostri prodi.». Il giorno successivo, il 13 maggio, le truppe italiane si arresero ed egli fu fatto prigioniero dal generale dell’esercito neozelandese Bernard Freyberg.

    Giovanni Messe morì il 18 dicembre 1968, all’età di 85 anni. Egli fu un ottimo ufficiale, modesto ed onesto, e tenuto anche in ottimo conto dagli angloamericani; molto probabilmente il miglior generale italiano durante la seconda guerra mondiale.
    Messe può essere considerato l’unico militare italiano ad aver ricoperto tutti i gradi, da soldato semplice a maresciallo d’Italia.

    (Link e fonti Wkpd: http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Messe )

    In questo momento vorrei essere, proprio, il maresciallo d’italia Giovanni Messe perchè … è di sicuro un riferimento di integrità e onestà.
    Un esempio.
    Ma rimane una “voglia” soltanto e nulla più.

    Cordialità

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    • Isadora Duncan, la bellezza dell’arte e l’espressività del genio.
      Siete libera dai fatti delle bassezze, facendo parte – nel contempo – dell’esaltazione della plasticità dello spirito.
      Noi potremmo sottolineare che, la libertà è vivere con la propria donna che, innamorata, offre un sorriso e un grande amore pur in presenza di mille anni luce oltre le stelle.
      una compagna che è oltre il bene.
      Da un mondo distrutto a un nuovo mondo.
      Ottima scelta, mia signora

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  2. .

    oh milord, che bella iniziativa. 🙂

    Ecco, mi piacerebbe essere Rita Meyer Camperio. La fondatrice della scuola italiana del Corpo delle Infermiere Volontarie, ausiliarie delle Forze Armate insieme al Corpo Militare. Sono infermiera per scelta e per missione. 🙂

    Vi abbraccio, baciandovi.

    Giorgia

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  3. .

    Manfred von Richthofen,
    (Breslavia, 2 maggio 1892 – Vaux-sur-Somme, 21 aprile 1918), è stato un aviatore tedesco. Viene ricordato come un asso dell’aviazione: più precisamente, come l’asso degli assi, avendo ufficialmente accreditate 80 vittorie. Eroe dei tedeschi e rispettato dai suoi nemici, Manfred von Richthofen fu una delle principali figure della prima guerra mondiale, ricordato con l’appellativo di Barone Rosso. Talento puro dell’aviazione, ottenne ottanta vittorie aeree confermate durante il conflitto del 1914-1918 prima di essere abbattuto il 21 aprile 1918 dal capitano Arthur Roy Brown durante l’ennesimo combattimento aereo sulle linee inglesi attestate nel dipartimento francese della Somme (anche se Brown non rivendicò mai ufficialmente la vittoria, sostenendo che l’abbattimento era dovuto al sergente Popkin o all’artigliere Robert Buie della contraerea australiana). Avrebbe compiuto, da lì a undici giorni, ventisei anni di età.

    Quello che per i francesi era le diable rouge e per gli inglesi the red baron, nacque a Breslavia, Germania (ora in Polonia), sotto il regno del Kaiser Guglielmo II, ed ancora bambino si trasferì con la famiglia a Schweidnitz (oggi Swidnica, Polonia). In gioventù praticò caccia ed equitazione e, completato l’addestramento nel corpo dei cadetti, nella primavera del 1911 fu assegnato come alfiere al 1º Reggimento Ulani “Imperatore Alessandro III”. Alla fine del 1916 fu decorato con il “Pour le mérite” in occasione della sua sedicesima vittoria e gli fu affidato il comando della Jasta 11, la squadriglia da caccia che in seguito sarebbe diventata nota come il Circo Volante in virtù dei vivaci colori che decoravano gli apparecchi, ma anche per l’abilità dei piloti, scelti attentamente da Richtofen. Tra di essi spiccava il nome, divenuto poi famoso, di Hermann Goering, futuro capo della Luftwaffe e massimo gerarca nazista. L’appellativo di Barone Rosso gli venne appunto dal fatto che molti degli aerei da lui pilotati, a partire dall’Albatros D.III, erano completamente dipinti di rosso. Abbattuto senza conseguenze a metà marzo del 1917, continuò a cogliere una vittoria dopo l’altra. Il 24 giugno 1917 ricoprì l’incarico di comandante di una nuova unità appena formata, il Primo stormo da caccia che comprendeva la squadriglie (Jasta) 4,6,10,11. Questo Jagdgeschwader (stormo da caccia) doveva essere una unità autosufficiente, con lo scopo di ottenere la superiorità aerea in settori decisivi, per contrastare le sempre più consistenti formazioni del Royal Flying Corps britannico. Il 21 aprile 1918, decollò dal campo di Cappy con altri nove piloti, fra cui suo cugino Wolfram von Richthofen, che era alle sue prime missioni di guerra: insieme incontrarono i Sopwith Camel della 209ª squadriglia della neonata (01/04/1918) Royal Air Force. Il giovane tenente canadese Wilfrid May vide che Wolfram von Richthofen restava, come lui, ai margini del combattimento aereo, e gli andò in caccia mettendosi in coda. Accorgendosi che suo cugino era in pericolo, il Barone Rosso inseguì Wilfrid May, che cercava di allontanarsi, con la mitragliatrice inceppata.

    Dopo l’atterraggio di fortuna, il triplano di von Richtofen fu preda dei cacciatori di souvenir
    Questa era di solito la sua tecnica abituale, cercare gli aerei in difficoltà e prenderli in caccia. Tuttavia stava sempre attento a non portarsi sulle linee nemiche, ma quel giorno non prese questa precauzione. Forse era molto stanco o forse la battaglia aerea si era piano piano spostata a ovest, sulle linee alleate. Vedendo il triplano di Manfred von Richthofen in procinto d’attaccare May, il capitano Arthur Roy Brown, altro pilota canadese, decise a sua volta di attaccare il Barone Rosso. Ben presto i tre aerei si ritrovarono a bassissima quota sulla terra di nessuno che separava i due fronti. Richthofen desistette dall’inseguimento, ma sembra che avesse calcolato male la sua posizione, per cui quando fece la virata per tornare indietro, sorvolò una delle zone più munite del fronte della Somme.

    Colpito da proiettili provenienti dalle trincee, il triplano atterrò intatto. Alcuni testimoni oculari raccontarono che Richthofen era già morto, riverso sulla cloche; altri che sopravvisse ancora alcuni minuti prima di emettere un ultimo sospiro, Kaputt, riferito al suo aeroplano. Un caccia inglese lasciò cadere sul campo-base tedesco di Cappy il seguente messaggio: “AL CORPO D’AVIAZIONE TEDESCO. Il capitano barone Manfred von Richtofen è stato ucciso in battaglia il 21 aprile 1918 e seppellito con tutti gli onori militari”.

    Le sue spoglie furono ospitate nel cimitero del villaggio di Bertangles vicino Amiens, finita la guerra, nel 1919 furono trasferite nel Cimitero Militare Tedesco di Fricourt, sulla Somme. Il 16 novembre 1925 il feretro del Barone Rosso attraversò il Reno e fu accolto da una folla raccolta a Kehl, gli furono tributati grandi funerali di stato e fu seppellito insieme ai più grandi eroi tedeschi nell’Invalidenfriedhof a Berlino. Questo cimitero monumentale dopo la seconda guerra mondiale si ritrovò nel settore Est di Berlino, allora la famiglia, temendo che la tomba non venisse più curata chiese e ottenne nel 1976 la traslazione delle spoglie a Wiesbaden nella cappella di famiglia, vicino a sua madre e sua nonna. (Fonte Wiki)

    Un saluto con affetto e stima.

    Forza e Onore

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    • Lady Emma Vittoria.
      Bentornata

      Avete scelto una figura “forte” e impegnativa.
      Il Barone rosso era rigidissimo con se stesso per poterlo essere con altri.
      Ovviamente, nella scelta, avete tutta la nostra considerazione. magari potesse essere esempio per le attuali congiunture.
      Magari.

      Per noi, milady, è avere nel cuore l’antica dama che, memore di un grande amore, attenda al ricongiungimento per perpetuare un amore grande.
      Ecco chi vorremmo essere.
      Il fautore della rinascita di antiche sere dove, dalle falde di un pianeta morente, con la propria donna e i figli, la ricerca termina in un tripudio di amore.
      Depositammo fra le vostre mani le nostre cordialità.
      Forza e onore

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  4. .

    Miao amiao mio…
    Bel giochino questo! Beh… io mi piaccio come sono. Bel pelo rufo. Belle zampine. Bella tutta…
    Ma sto al gioco. Ecco … Vorrei essere la moglie di Renzie. Non so come miao si chiama, ma so che è la sorella di Luxuria. Se fossi la moglie di Renzi gli brucerei tutte le camicie col ferro da stiro. Sbaglierei a lavare tutti i pantaloni in modo che si restringano e così non può uscire di casa. Inoltre gli metterei il guttalax dentro al caffè del mattino, e palle di pelo dentro la minestra, così non esce di casa e le sedute la fa al gabinetto piuttosto che in Parlamento. Lo curerei, sonounagattinamogliediRenzie, mica una brava infermiera!… Aiuterei il mondo.
    Per cui… Moglie di Renzi forever!!!

    Miao e grazie

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  5. .

    Vorrei essere una mosca per ‘ascoltare’, almeno in questo momento, tutte le scempiaggini che in questo momento sento e ascolto.
    E presentacela questa moglie “stellare”.
    🙂
    Una dietro l’altra.
    Da suicidio.
    Ciao e un saluto a chi conosco

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  6. Il profeta Giobbe e la sua proverbiale pazienza

    Oggi ci piacerebbe essere, tanto (anche se non credenti) il profeta Giobbe e avere così la sua proverbiale pazienza.
    Come mai?
    Presto detto.
    Due considerazioni e una riflessione.

    considerazione.
    Tutte le “robe” di Matteo

    Il ritardo per le riforme istituzionali può giustificarsi accusando l’ostruzionismo delle opposizioni. ma su tasse e occupazione non ci sono scuse.
    Iniziamo, dunque, con le promesse e promessine.

    Bonus 80 euro
    Il bonus sarà nella busta paga di maggio (12 marzo)

    –> gli 80 euro sono arrivati ora, però, manca la copertura per il 2015.
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    Taglio dell’IRAP
    Dal primo maggio taglio del 10% dell’Irap alle Imprese (12 marzo)

    –> Il taglio c’é ma è rimandato al 2015 e coperto con altri inasprimenti fiscali
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    Riforma della PA
    Ad aprile la riforma della PA (17 febbraio)

    –> Il decreto è arrivato a giugno e attende, ancora, il primo via libera del Parlamento.
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    Debiti della PA
    Sbloccheremo, entro luglio, 68 miliardi di debiti (12 marzo)

    –> Ora la nuova scadenza è settembre
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    Giustizia
    A giugno porteremo in parlamento il pacchetto organico di revisione della giustizia (24 febbraio)

    –> Presentati 12 punti generici, dei quali si comincerà a discutere a settembre.
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    Auto blu
    100 auto blu all’asta dal 26 marzo al 16 aprile (12 marzo)

    –> Tempi rispettati, ma fortissimi dubbi sui numeri e sui reali introiti dell’operazione
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    Abolizione delle province
    Il 25 maggio non si voterà per le province (12 marzo)

    –> Riforma approvata, anche se le province non sono state sostituite (e le poltrone sono aumentate)
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    Tutela del territorio
    Dal primo aprile metteremo 1.5 miliardi per la tutela del territorio (12 marzo)

    –> Fondi non stanziati.
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    la differenza tra un sogno e un obiettivo è una data!
    (Matteo Renzi al suo insediamento)


    … ma mi faccia il piacere …

    Cordialità

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    • .

      Mr Bean è più simpatico…
      è più colto
      è più ricco e colleziona auto d’epoca
      si veste meglio
      la moglie è più carina
      sa leggere
      sa scrivere
      è un attore divertentissimo
      parla quando gli tocca e non a vanvera….

      continuo????

      PS:
      Chi sarebbe questa che manca agli appuntamenti?
      :-O

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  7. .

    Ciao Ninni… stai bene? hai preso le vitaminiche? dormi?

    A dirla tutta c’ho pensto un bel pò su cosa vorrei essere…
    Ciò che mi passa per la testa è un pensiero solo… Vorrei essere qualsiasi cosa che ci possa togliere quell’impiastro di ebetino dai piedi. Non so perchè gli darei tante di quelle botte!…
    MMMM Cosa vorrei essere? Non lo so… mago Merlino? Sutter quello dei detersivi? Un Drago che si magna l’ebetino? Un treno che lo mette sotto?
    Fai un pò tu…
    Ti lascio libero arbitrio. Basta che mi togli dai piedi “quello la”…

    Ps: Seriamente: vorrei essere chef Ramsey… con tutti gli annessi e connessi.

    Basilini anche dalla Berta. Lei vorrebbe essere la Regina Elisabetta… (non ho capito perchè… comunque ambasciator non porta pena…)

    Stammi bene e fa il bravo

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    • – Sto ascoltando: BOB DYLAN, JOHNNY CASH AND THE NASHVILLE CATS
      ___________________
      * A NEW MUSIC CITY
      ——————–
      – Girl from the North Country (with Johnny Cash)
      (Adesso) Driftin way of life (with Jeff Walker)
      – behind that locked door (with George Harrison)
      – Beacoups of blues (with Ringo Starr)
      – The night they drove old Dixie down (with Joan Baez)
      ___________________

      lady Alessandra Bianchi
      lady Nadia

      siate realiste milady.
      Se Voi pensate di essere entrambe, la nostra biondina (genuflettetevi quando la nominate) designata, siete in grosso errore.

      Lady Alessandra:
      Dovreste essere una bionda di una cittadina di mare (e non di lago), punto primo.
      Poi, per un uomo come noi con nome doppio, Voi avete invece un nome di battesimo soltanto.
      In ultimo, ma non per ultimo, riuscireste a mantenere le promesse dopo mille anni?
      Soltanto una donna.
      Una soltanto .
      Quella che, abbracciandoci e baciandoci, vivrà, come visse, nel cuore immemore di una matrice ricomposta.
      Voi, perdonateci, ma non avete un retroterra stellare così profondo.
      E poi …
      Noi siamo a posto, grazie… è solo una questione di attendere ancora un poco…
      Un uccellino, cinguettando, canterà al momento giusto al nostro orecchio…

      Grazie per aver letto (un bene prezioso di questi tempi oscuri e oscurati alle lettere e alla lettura)
      Abbiate le nostre cordialità più sincere

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