… e Putin?

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La dieta delle sanzioni è ferrea, per chi la segue. E se la colazione bavarese di Angela Merkel e Barack Obama al G7 il 7 giugno ha confermato la linea dura contro Mosca, dall’Expo milanese scaturisce un paradosso: nutrire il Pianeta, ma non la Russia.
Rimarrà negli annali Vladimir Putin invitato il 10 giugno all’Expo di Milano, dopo quasi un anno di digiuno per l’export agroalimentare italiano a Mosca.
L’Italia cerca il dialogo in mezzo ai venti di una nuova Guerra fredda, mentre Londra non esclude missili nucleari Usa a medio raggio, se le tensioni aumenteranno.
E, fra sanzioni e controsanzioni, il business accusa il colpo. “Vuoi vedere il livido?” scherza un imprenditore.
Persino i polacchi, durissimi sulla crisi ucraina, si lamentano.
Ma c’è chi è bravo nello slalom. Un’inchiesta del settimanale tedesco Der Spiegel rivela che, in barba alle sanzioni, “lo scorso anno l’interscambio commerciale russo-americano, secondo statistiche russe, è aumentato di quasi il 6 per cento”.
Commenta Andrei Lusnikov, analista di Finmarket: “La quota Usa sul totale degli scambi commerciali Russia mondo è passata dal 3,3 per cento del 2013 al 4 per cento di gennaio-aprile 2015, secondo le dogane russe.
A fine 2014 gli scambi russo-americani sono aumentati del 5,6 per cento e le importazioni Usa sono cresciute del 12,1 per cento”. Si sono ridotte del 9 per cento nel primo quadrimestre 2015, ma con una crescita di quota di mercato. E noi?
Bruciati 5,3 miliardi di euro di interscambio nel 2014, tra gennaio-aprile 2015 il dato è -29 per cento rispetto al 2014.
“Se le sanzioni restano sino a fine 2015, perderemo 4,5 miliardi di export” dice Vittorio Torrembini, esperto di zone economiche speciali russe. E Federalimentare avverte: nel primo bimestre 2015 il food&beverage verso Mosca si è dimezzato.
Colpite le carni preparate (-83 per cento). Il lattiero caseario quasi azzerato (-97 per cento). “Con le sanzioni rischiano le Pmi europee” spiega Philippe Pegorier, numero uno di Alstom in Russia e presidente dell’Associazione di business europeo.

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5 pensieri su “… e Putin?

  1. Putin non cede, l’America nemmeno, gli Inglesi proprio non ci pensano e tutto continua alla stessa maniera. Guerra fredda?? Noooo, danni e danni per chi ormai non ha più nulla…..ovunque non solo in Italia!!
    Ossequi, Patrizia

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