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Corridoi senza fine si snodano ovattati e senza tempo.
Celati miraggi dietro pesanti cortine di velluto.
Bassi ed inquietanti cunicoli dove i passi affondano in morbidi tappeti lanosi; pareti damascate a tratti interrotte da icone di ricordi. Piccole immagini indecifrabili nella luce azzurra, ma che destano la polverosa eco di perdute primavere e di un’altra dolorosa estate.
Sfioro ad una ad una le immagini indistinte leggendo, con la punta delle dita, la trama dei volti e i sogni prendono vita come fumo filtrato tra le mani, quasi come sabbia sfuggita alla clessidra dei miei anni.
Non sento più il tramestio dei miei passi.
Il suono è rimasto imprigionato in altri corridoi troppo a lungo attraversati; adesso è soltanto il morbido e silenzioso velluto di un tappeto smarrito, nella luce troppo lieve che accoglie il mio cammino.
E questa luce azzurra accovacciata, come un ragno in attesa sopra i miei ricordi incorniciati, si trasfonde ad essi. Sogno dentro sogno, mentre le icone della memoria si tingono dei colori di una perduta aurora.
Lontano e flebile il pianto di un bambino, che echeggia nell’interminabile labirinto di corridoi, scivolando sulle pareti vellutate. Come una voluta di fumo azzurra alla luce, che si annulla in tanti grani di un rosario sopra i frammenti di un’intera vita.
Quel filo tintinnante guida i miei passi verso un’immensa sala dove, l’elica brunita di una chiocciola di gradini, s’immerge nello sconosciuto sottosuolo.
Scendo e gradino dopo gradino, seguo l’eco di quel pianto e poi ancora in corridoi gessosi, dove i passi risuonano vibranti sino ad un armadio nero, con le ante spalancate che sembra uno sbadiglio.
Dentro l’armadio, su un ripiano, una conchiglia.
Un murice ancora umido di mare, relitto sfuggito da un altro sogno e da un altro luogo.
Sul fondo una cavità oscura attraverso la quale trovo un varco per raggiungere, infine, quel bambino morto che implora sepoltura.
È straordinaria la capacità dei sogni di creare un passato all’azione sognata.
La brevissima sequenza del sogno è interamente costruita su una serie di fatti che, nel sogno stesso, sono noti pur non facendone parte.
Così come la mia vita che fugge.
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Cordialità
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Anche a voi
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Ecco il milord nel pieno della sua letteratura, che ribalta le nostre giornate.
Riuscite, dolce milord, a farci lottare con le nostre coscienze, facendoci rivivere il nostri incubi per trasformarli in sogni.
Bellissimo come sempre.
Un bacio
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Giorgia Mattei
ed ecco una lady, decisamente estremamente gentile che conferma tutto.
Raccontammo un po’ di sogni.
Grazie e cordialità
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Esecuzione magistrale di un sogno.
Potessimo descrivere e raccontarli in questo modo, credo che andremmo molto meglio, in questo vituperato pianeta.
Buona giornata dottore
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PickWick
Preg.mo Dott. Pickwick, potervi leggere, presso queste umili pagine, ci colmò di gioia ed incoraggiamento.
Abbiate una serena serata
Cordialità
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Quattro passi nel buio che ti accompagnano lungo ignote strade, cercando, a tentoni, una via d’uscita.
Ultimo silenzio di un risveglio che non arriva.
Sei un Dio milord.
Ciao
isy
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Isabella Ozieri
piccoli rintocchi del destino che, sotto una cortina di lacrime, racconta il passato che vivremo domani.
Grazie mia signora
PS: Giusto ieri parlammo di voi, con una nostra carissima amica. Tranquilla, parlammo bene.
Buona notte Isabella.
Cordialità
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Una analisi, caro milord, talmente profonda ed essenziale da aver paura a leggerla.
Mette a nudo e ci frusta sulla caducità della vita stessa.
Riporto due perfezioni stilistiche:
‘Come una voluta di fumo azzurra alla luce, che si annulla in tanti grani di un rosario sopra i frammenti di un’intera vita’
‘Un murice ancora umido di mare, relitto sfuggito da un altro sogno e da un altro luogo’.
Un sogno dentro un sogno che è , o sono, la nostra vita.
Come fuggire?
Questa è lirica.
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Grande Flagello
Grazie milord e soprattutto grazie per aver incluso alcune frasi.
Vedete, mio signore, la parola scorre quando il letto del fiume è aperto e il calore del cuore scalda il suo percorso.
In quel momento chiunque, abbandonandosi ci può regalare il profumo della propria esistenza allo scopo di vivere.
Grazie
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L’incanto che suscita il VERO talento.
Radiosità.
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Alessandra Bianchi
il ché, detto da voi, milady, estremamente talentuosa, è tutto dire.
Ma proprio per questa vostra virtù, con umiltà, vi ringraziammo dell’espressione generosa.
Cordialità
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Il Tempo
non sarà che voce
sull’ombra
di questi sogni.
Della sera avrà il volto
come acceso di luna,
pallido
e senza polvere,
Oltre la soglia, una piccola mano sarà la Via
a cui legare l’Anima e la Poesia reciterà la sua parte; come sipario di una notte senza stelle.
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Milord,
un Capolavoro emozionale … Tristezza e Sollievo danzano insieme, titubanti e sconosciuti l’uno all’altra, eppure legati e così vicini da essere confusi.
Prosa e poesia si fondono in una lirica che sembra solo l’inizio di un lungo viaggio nell’Anima.
Bello.
I Miei Rispetti
Ni’Ghail
Slàn
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Nì Ghail
la vostra lirica e l’immantinenza della vena poetica, ci colpì, milady mia signora.
Avete, con pochi tratti, portato una ventata di pulizia e bellezza letteraria.
Grazie lady Nì Ghail. Ben tornata.
Cordialità
🙂
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Sogni che hanno frammenti di realtà, una realtà spesso non proprio piacevole. Sogni raccontati con grande maestria, che catturano il lettore e lo immergono in un’atmosfera che pare magica e che nello stesso tempo porta a riflettere su particolati che sogni non sono.
Complimenti Milord!!
Cordialità, Patrizia
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