Polvere

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polvere

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“Nulla resiste al tempo
e ghiacciai sterminati
coprirono quella terra
strana e perversa.”
(Ninni)

Il gelo, col suo abbraccio di morte, permeò i mosaici e le sale di bronzo ed avorio scolpito, seppellì le alte guglie incrostate di pietre dure e cancellò anche il ricordo del suo nome.
Gli uomini dimenticarono i suoi torbidi splendori e chiamarono Siddartha, Xanadu, Lemuria e in tanti altri modi il ricordo ancestrale che si faceva a volte strada nei sogni confusi del mattino.
Dimenticarono quell’immenso continente, e dopo un immane trascorrere di secoli, lo scoprirono di nuovo, lo chiamarono Antartide ed Erebus il monte dei sogni dimenticati, e vi fu chi vide nel suo cielo il riflesso di una città, dalle infinite guglie di tutti i colori, balenare nel freddo cielo australe.
Fantasie – dissero -, sogni… Visioni! Ma quelle guglie risorgevano da un passato così antico che non era nemmeno più leggenda, ma solo vago sentore di un qualcosa, di un mondo che era stato scordato ma che non aveva dimenticato l’uomo, e, di quando in quando risorgeva come Fata Morgana, per gli occhi di coloro che vibrano solo dei sogni fatati dell’aurora, e che, ad ogni passo, scoprono dentro sè stagioni sepolte dall’oblio di anni senza fine…
Allora, solo per essi, il cielo si accendeva di quei magici bagliori; solo per essi, le nebbie di Erin cantavano ancora con le note di una giovinezza perduta nei gorghi di un passato senza nome; solo per essi, Milordia dalle sterminate guglie sorrideva ammiccante con la promessa di ignoti piaceri e di esotiche mollezze.
Ma il sogno più dolce non si divide con gli altri e quella terra gelosa del suo segreto passato, giacque sognante, custodendolo, come una tenera fanciulla d’altri tempi custodiva la sua verginità.
Se le ere hanno reso polvere i marmi intarsiati, le guglie dorate ed i torbidi sogni della città insonne, sotto i ghiacci australi e nelle aurore piene di strane luci, danzano ancora i sospiri di notti dimenticate e le grida gioiose e disperate dei suoi abitanti scomparsi…

Polvere!…
Solo polvere!…
Le grandi città di metallo e vetro, dove milioni di veicoli rombavano come api impazzite: Dove sono più, ora?
Polvere!…
Solo polvere!...
E le fragorose astronavi che portavano il seme dell’uomo verso stelle lontane ed altre galassie sparse come isole sognanti nel silenzio del cosmo, non solcano più questi cieli in cui solo il rumore del vento si leva tra le dune senza nome…

Polvere!…
Nient’Altro che Oceani di polvere….
Nosce te ipsum
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125 pensieri su “Polvere

    • Gentile Milord…
      Letto, riletto…ed oggi, alla luce degli ultimi fatti catastrofici accaduti la notte scorsa e di cui sono stata partecipe, son tornata a scorrere le Vostre righe. A rischio di passar per ‘fantasiosa’, il mio pensiero è che la Vostra inusitata Sensibilità Vi abbia inconsapevolmente reso veggente e dato ispirazione per ‘Polvere’.
      Un brano fantastico, che suscita tanti sentimenti contrastanti tra loro, tra cui l’ Amore per la vita è l’ angoscia per la distruzione e la morte. E, di fronte a ciò, tutti siamo sullo stesso piano: invincibili se amiamo e vulnerabili se soffriamo.
      Ma alla fine…sempre tutto torna in Armonia, anche se spesso non è evidente subito; anche se spesso non vogliamo ammettere di esserci ingannati perché il corso delle cose non ha rispettato la nostra logica originaria.
      Davvero complimenti, Milord,
      Con illimitata Stima
      Maria Silvia

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      • Maria Silvia

        Non sappiano i silenzi
        entro le parole
        mute e inespresse,
        quanto esiste oltre
        le mani tese.
        Piccole lame
        e cubicoli di freddo, dentro
        gli sguardi accecati
        e d’ira ricolma.
        Silenzi di giada
        e pause rivali.
        Antiche sere, nel campo
        avverso alle cattedrali.
        Prosa degli occhi,
        rugiada per i capelli.
        Polvere …
        null’altro che polvere …
        che posa i silenzi,
        come cipria
        sull’infinito

        Abbiate mia signora, privilegiate e sentite cordialità radiose, da ostentare nelle giornate di sole.
        Una magnificenza che Vi si addice per grazie e compostezza.

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      • Gentile Milord,

        Sono d’accordo.
        Ci sono silenzi che hanno più contenuti delle parole. Ci sono silenzi condivisi, e sono sempre belli. Ci sono silenzi in solitudine, che non lo sono affatto.
        Ci sono silenzi forieri di felicità, e silenzi che annunciano fine è disperazione.
        Spesso i silenzi, come la polvere, si depositano leggermente sui nostri cuori riempiendoli di assoluto e di infinito. Ci ritroviamo immersi nella loro interezza senza accorgerci che, ormai, fanno parte del nostro vivere, della stessa esistenza.
        Ecco, allora, le tracce lasciate su quella polvere, come passi stanchi da opporre ad un futuro scontato.
        La polvere tutto sedimenta, livellando un epilogo, dunque, che sembra triste.
        Ma sotto la polvere il cuore e i nostri sentimenti, si fortificano per poi esplodere e rinnovarsi con più forza e vigore.

        La polvere è silenziosa, e nessuno può esentarsi dal passare per ciò che esisteva e che poi è destinato ad annullarsi, in ogni caso lasciando traccia.
        Polvere nient’altro che polvere.

        Milord, grazie per aver onorato il mio commento con dei versi così belli, che ho letto e riletto. Traspare la Vostra Anima, giusta e immensa.

        Con illimitata Stima
        Maria Silvia

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      • La polvere sottile che copre tutto il passato e il presente. Quella polvere che si deposita nei sentieri dell’ esistenza e che nasconde viali profondi solcati dalla speranza e dal dolore.
        Viviamo per raccontarci e restiamo senza un racconto, senza una chance.

        Come quei luoghi terremotati, che non hanno avuto alcuno scampo, ecco io mi sento così, senza avere avuto una possibilità, una chance e sono stata sommersa dalla polvere. Il suo commento mi ha toccata per bellezza e immediata spontaneità.
        Delicato e dolce, come soltanto una donna piena di amore per la vita può fare. Non le nascondo che mi sarebbe piaciuto averlo potuto scrivere io.
        La leggo spesso, la leggo sempre per bellezza e profondità nei suoi scritti, sempre belli, sempre presenti.

        Annelise

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    • Per Gentile Signora Annelise…
      La ringrazio per la generosità nei miei confronti.
      L’ Amore per la vita non mi fu trasmesso, come generalmente succede. È stata fatica approdarci. Per tutti, prima o poi, comunque l’ arcobaleno arriva. Anche per me, che ho subito tanta pioggia nella vita.
      La saluto cordialmente
      Maria Silvia

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    • Maria Silvia

      Ecco il sole baciare la luna
      in un solstizio strano.
      Cieli verdi e mare rosso,
      tavole colorate di anime
      alla ricerca,
      del tutto.
      Polvere in grani,
      tra le mani,
      Come antichi scrivani,
      in note colorate e infinite,
      cronache del tempo,
      Polvere nel tempo,
      opere andate e pensieri distratti,
      negli anfratti,
      di vita e silenzi.
      Adesso, dentro una tristezza
      e fuori dal dolore, una parola resta
      oltre per l’amore:
      Speranza, compassione,
      che vivano nel tempo e nel vostro cuore

      Grazie mia signora,
      Cordialità

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  1. Ninni, amico mio, l’inferno sulla terra ha marchiato l’uomo e gli uomini di quella tracotanza propria dell’uomo che distrugge tutto quello che incontra.
    Un pozzo di polvere che asfissia e uccide
    L’incedere della folla da quella maschera di progresso.
    Polvere, nient’altro che polvere.

    Caro Ninni hai scritto un brano che toca il cuore sai?
    Grazie

    Buona serata amico mio
    Francesco

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  2. Come si senteche la sofferenza del divenire si fa sentire.
    Un intimo disturbo che ti porta a vedere l’oltre e il nascosto dietro le macerie.
    Dietro quella polvere che ti accolpagna nel tracollo dei propri convincimenti…
    Milord sono colpita..

    Buona notte

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    • Seamur

      Ecco, oltre le colline
      in quell’azzurro del mare,
      osservo tra le nuvole
      l’esperimento del mondo.
      La caducità di uno sguardo,
      perso in una memoria
      che liquida
      tutto ricopre.
      Polvere

      Grazie e cordialità

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  3. Quasi come avvisato da un invito, ho letto con moltissimo interesse a sua disquisizione sul tema della delusione in presenza di una aspettativa.
    Il fatto che lei, dott. Raimondi, abbia traslato l’immagine in un futuro ipotetico probabilmente è stata una scelta felice.
    In quell’ambiente, quello che un futuro di prosperità, conquesta, ci si potrebbe aspettare, abbiamo avuto oltre la gratificazione dell’uomo, la delusione che nulla era cambiato, ma si trasformava.
    Questa è personalmente una chiave di lettura che mi ha affascinato leggendo.
    Non ultimo il suo mirabile richiamo alla polvere, alla sabbia primordiale che tutto ricopre, trasformando il passato in un luogo indefinito.

    Un brano mirabile al quale la sua bravura e profonda sensibilità umana, ci hanno abituati a leggere, ma non a ritrovare.
    Una continua sorpresa piacevole, di profondità umana.
    Abbia una giornata speciale.
    Con stima

    Amedeo

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  4. Molto bello e introspettico come pezzo.
    Una visione realistica di un futuro che rappresenta sempre se stesso e finalizzato a consumarsi e deteriorarsi.
    Una veduta d’insieme dei mali dell’uomo rapportati alla fine globale di tutto.
    Quasi una orizzontalismo al quale tendono le cose che non hanno principio, né fine.
    Un lavoro Ninni di sicura bellezza lirica e intima.
    Non c’era dubbio in tutto questo. Sei un maestro nel particolare.
    Di cosa si parla infatti se non che ti fai amare, nella scrittura, per quello che sei e per chi ti apprezza sia le doti umane, sia le qualità morali?

    Ciao, un abbraccio con affetto e stima

    L.

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  5. La bocca che sorride perde il proprio sorriso quando nasconde la mano.
    Una folla che saluta la nave, che si allontana dal molo.
    Un bambino che bacia la madre, prima di andare in colonia.

    Tristi colori che si spandono oltre i sentieri e nascosti all’ombra del ricordo. Alte cattedrali dalle guglie infuocate che toccano il cielo prima di crollare. Un sorriso, sommesso, di un bambino che fugge dalle labbra appagate.
    Tu sai cosa hai perduto? Le ultime astronavi atterrano là, oltre lo spiazzo vastissimo, come il mare dei desideri. E’ luce e rintocco.
    Poi il risveglio …

    Polvere,
    soltanto polvere.

    Nei nostri cuori e fuori dai nostri destini.
    Polvere, soltanto polvere che resta fra le mani, ormai secche da una lontanaza che inizia a non avere mai fine.

    Il brano, milord, è bello nella forma interiore. La città di Milordia!
    Milordia, quella fantomatia città che parla di te e dei suoi abitanti.
    Di speranze e illusioni.

    Cosa rimane milord?
    Polvere, soltanto polvere e ricordi e stagioni finite.
    Bellissimo!
    Sono ancora a bocca aperta e incantata.
    Bonjour

    Salutità

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  6. In pieno stile milordesco.
    Ho letto e non soltanto con attenzione, questo brano difficile, leggero e forte allo stesso tempo. Ninni, hai reso la bellezza e la disperazione, fuori e dentro quei canoni alle quali siamo abituate. Adesso, non è che ti stia facendo una recensione, perché sei tu, semmai a farla a noi. Ma è vero: questo brano che parla al cuore, è vilento e profondo.
    E’ leggero e suadente, come un soffio di sabbia nel vento.

    Mi hai gratificata nel pensare che io sia così fortunata di poter leggere un’opera così bella, senza tiratura e speciale soltanto per quelli che ti seguono.
    Quanto oro, quanta bellezza.

    Ciao mio signore.

    Susi

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  7. Uno di quei brani che ti fermi a pensare e ti chiedi se la vita ti possa, ancora, dare qualcosa.
    Una vita passata e spesa nel costruire e poi? Nulla rimane se non la traccia di tutto quello che era il passato e che non torna.
    ma a differenza, quel passato uniforma anche quello che è presente. Sabbia.
    La sabbia, questo elemento che tutto racchiude dando uniformità e livello a tutto. Puoi essere bianco, rosso, bello o brutto. Tornando sabbia avrai come elemento in comune con altro, l’uniformità in quella trasformazione fisica.
    Trasformazione fisica, ecco.
    Cosa rimaner dentro quella trasfornmazione di tante e tante cose?
    Rimane, forse, qualcosa che dia una precisa identità a qualcosa d’altro?
    No,
    Solo sabbia.

    Tutte le speranze e tutte le attese massificate e senza un fine.

    Bello milortd.
    Bellissimo, ma non avevo dubbi. Ogni volta, ed è difficile a dirsi, non ci deludi. Ogni brano un universo di iunteriorità, e di profondità.

    Ciao, ovunque tu sia.
    Buon pomeriggio

    lamanu

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  8. Caro Milord, a quanto pare ora la connessione regge. perdonatemi per favore.
    Sono rimasta strabiliata dalla bellezza, dalla profondità, dalla sofferenza del Vostro scritto. Incredibile nella sua crudele verità.
    Perdonatemi ma io sono convinta che anche la sabbia abbia un fascino, ogni granello ( anche il più brutto ) è un mondo e fino a quando ci saranno persone come voi da questa sabbia rispunteranno teneri fili d’erba. Ricreeranno prati verdi su cui tornare a costruire con la forza della gentilezza, dell’onestà, della volontà buona.
    Con tutto il cuore vi dico che mi avete commosso. Occhi un poco lucidi per la vostra umanità.

    Un abbraccio e un bacio fraterno

    Giovanna
    La Storia siamo noi

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  9. Il terribile Terremoto di questa notte

    Sembrava avessi preconizzato tutto Milord.
    Devo ammetterlo, quando ho letto del terremoto, non subito ben inteso, ma ho pensato a questo brano che in tutta la sua struggente bellezza, descrive tutta la disperazione per la perdita e regala un momento di riflessione per tutti.
    Vosto? Senza volere mi sono trovata ad avere conferme sulla tua profonda sensibilità

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  10. Permettimi Ninni, pardon.
    Permettetemi..

    Colgo quest’occasione che mi si presenta per fare una riflessione.
    Mi riferisco al terribile terremoto che ha falciato, con la sua cieca furia l’Italia centrale e non posso, sì, non posso fare a meno di ripensare a queste parole, quelle di Lord Ninni, proprio su Polvere. L’ho letto molte volte e ogni volta ho visto, notato e rilevato dei risvolti ai quali non avevo pensato.
    La tristezza, il senso di sopraffazione che ti prende e quello della desolazione.
    Io, tutto questo e in tempi non sospetti lo avevo letto presso queste pagine, proprio, durante “Polvere”.
    Credo che sia inutile fare o sottolineare la bellezza di quanto si legge adesso e la bellezza di tutti questi commenti…
    E’ stato una mia precisa immagine…
    Grazie e buona giornata

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    • Anna Blu

      A noi, è demandata la ragione di poter discernere sia sul bene sia sul male.
      Il senso e i sensi di sopraffazione occupano una parte preponderante della nostra vita e illuminano la coscienza e i nostri modi di rapportarci con il prossimo.

      Le parole sono importanti.
      Cordialità

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  11. Bello come lavoro pieno di dolore per un qualcosa che è nato, ma che non può continuare se non sepolto tra la sabbia e il rigpore del tempo che non ti guarda.
    Il tempo che non si ferma
    Il tempo che ricopre con la sua mano, con un guanto di sabbia, tutto quello che il silenzi non può nascondere.
    Ho letto in una allnews che in Italia c’é stato uno spaventoso terremoto che si contano danni e feriti.
    Un dolore che somma al dolore di questi momenti.
    Ninni, il tuo brano è tempestivo per immediatezza.
    Ti lascio un sincero abbraccio

    … and you forget, in the silence, all you had told me, in silence, and that my heart has heard … away from your heart.

    Kate

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  12. Molto delicato e molto “costruttivo” come brano.
    Una forza evocativa, una presenza introspettiva che misura e si lascia misurare dall’emozione.
    Un’emozione che questa mattina leggo, molto dorte e che è palpabile in merito a quanto è successo.
    L’Italia piange il suo terremoto…

    Polvere, solo polvere

    Ciao Nì

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  13. Un brano che prende il cuore e lo spirito per la sua profondità e bellezza.
    Io sono stupedatta, milrd, dalla profondità di quanto leggo, dalla delicatezza delle immagini e da quanto fai trasparire in un brano che parla e che si rivolge oltre la propria coscienza.

    Polvere, soltanto polvere, la nostra condizione terribile e ineluttabile che descrive e scrive di una bellezza interiore che soltanto tu, come uomo, sai donare e regalare a chi ti legge, ormai, da tantissimi anni.

    Non posso non notare, come riportato da altri, quanto queste emozioni leghino la propria persona e quanto, questo bellissimo brano, si legga in altro modo, dopo il terribile terremoto di questa notte.
    sei sempre un ristoro per il cuore e per l’anima.
    Ti abbraccio Milord

    Micaela

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  14. L’Oblio è certezza d’immagini cadute e macerie d’anima.
    Il Viaggio reclama una scoperta dentro sé stessi, nell’interiorità della terra come corpo e Casa, dove non si arriva se non con il coraggio di Osare e Conoscere. Prima sé stessi, senza maschere e con la certezza di compiere un passo dietro l’altro, fino al limite del cammino di ognuno. La Fine è il Principio e di se stessi è la Porta.
    E nel nostro mondo interiore, oltre la superficie liscia dello specchio che ci riflette non esiste
    che silenzioso di polvere sotterranea, anni ed anni di pensieri e paure che sottendono ad altrettanti sogni e vie mai intraprese, città che splendono di meraviglie mai sopite e più splendide di ogni pensiero che sussurra al movimento di stelle, ma precluse a chi non osa avventurarsi Oltre la soglia dell’Apparenza.

    Qui regna il silenzio, la Rovina è sovrana di questo luogo dove pochi sono ammessi a “Vedere”, gli occhi spaventano la realtà e si chiudono a quanto è offerto nel calar di sole e Vita.
    Polvere.
    Siamo polvere.
    Ma c’è il Niente solo in superficie.
    Poco più in basso brillano ancora i palazzi d’oro e d’argento, le vie lastricate di magnifiche ceramiche e scene di trionfi, eppure più nulla accade nei volti di ghiaccio che non sanno conoscersi nel profondo di ciò che sono e le memorie di antichi fasti giacciono come immoti e fissi dentro ad una cornice di altri mondi ed altri incanti.
    Instancabili, gli alberi prosperano e bruciano in un cantare che si attarda sulla roccia rorida di
    bruma.

    La Tenerezza della Verità è sempre in agguato, limpida come l’increspatura leggera che si crea tra l’onda e la sabbia bianca appena oltre la riva. Una mano sfiora il limite di due mondi che si fondono in un moto eterno … a volte dolce, a volte mosso dall’impeto del vento, della salsedine e del dolore.

    Al vento l’onere di sollevare la Polvere di ieri e di domani.
    A Noi l’Onore di Imparare a Conoscere Noi stessi …
    … da Qui in avanti.
    ___
    Fa riflettere e molto rileggere il tuo brano Milord alla luce di quanto è accaduto questa notte e non si può che restare fermi con il respiro bloccato in gola.
    Le notizie e le immagini sono davvero terribili, la capacità distruttiva della natura non si può fermare. E la caducità di ognuno si noi si evidenzia maggiormente quando ci si trova di fronte a tragedie simili. Un pensiero va a quanti hanno perso la vita, la casa e tutto il proprio mondo. Per quanto inutile possa essere un pensiero in momenti come questo.
    ___
    I Miei Rispetti
    Ni’Ghail

    Slàn

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  15. Ecco che leggo di un pezzo struggente.
    lla forza, caro Milord, ti accompagna e ti onora copiosa in tutta la sua forma. leggo della coincidenza sul fatto successo quale quel terremoto che ha devastato l’Italia centrale. Macerie e macerie.
    Il tempo che ha cancellato, grazie ai suoi emissari-ovvero il terremoto e la morte- tracce della vita, ha posto in essere la sua difesa, primaria, dall uomo.
    una difesa tesa a ridare quell’appartenenza agli uomini che la tecnologia ha tolto a Dio.

    Quali questi significati?
    Cosa possiamo noi fare se il mondo, poco attento, ci restituisce degli sguardi che innervosiscono?
    Abbiamo “Polvere” e la tua considerazione che ci guida lungo le profondità dell’essere.
    Quelle profondità che manifestano il tuo profondo senso umano e il tuo grandissimo rispetto per l’Umanità invariata.

    Viviamo nei sotterranei della storia e né vediamo i maleodoranti scaffali.
    Allora, in quel momento, basta realizzare di essere in quel luogo, per riscriverne le emozioni.
    Quelle emozioni che fanno di te, caro milord, l’unico in grado di preparare una analisi, complessa, dell’emozione umana.
    E io ci credo e mi fido.
    E non è da un giorno che offri la possibilità di vivere.

    Con tantissima ammirazione

    Raffaella

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  16. Leggo e rileggo e ascolto le lacrime lontane di un silenzio fin tropposolo.
    Polvere rimane…
    Cosa creiamo dopo che abbiamo raggiunto il cielo con un dito. Quel cielo che umodo e grigio, ci parla di futuri lontani e di dolori presenti dentro le immagini del quotidiano che non passano.
    Che non cambiano…

    Ninni, sei riuscito a muovere il cuore e tutte le corde dell’essere umano.
    Grazie.
    Grazie infinite per la tua prdisposizione alla compassione per tutti.
    Un abbraccio

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    • Emma Vittoria

      Una sorpresa graditissima, inconsiderazione dell’eccezionalità della vostra visita.
      Certo, i tre puntini, avrebbero dovuto essere parlanti e magari significare la loro presenza. Voi sapete bene che tanti lettori, qua, Vi apprezzarono in passato.
      potrebbe esser astruso il “puntinaggio“.
      Grazie e cordialità

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  17. Un pezzo toccante, bello che sa pizzicare le corde più intime, quelle corde che tentiamo di nascondere a chiunque per vergogna di essere scoperti deboli, indifesi.
    Un silenzio che ci prende ingola soprattutto adesso… che un terremoto ha spazzato via la nostra baldanza.
    Ti abbraccio, Ninni (Piano perché ti schiaccio e poi ho caldo)

    Ciao

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    • Grande Flagello

      La mano riversa
      su un sedile
      e lo sguardo solitario
      che illumina il volto.
      Sere di accessi
      e di incomprensioni.
      Labari strappati e sogni
      dispersi.
      Polvere …
      è soltanto polvere

      Grazie e cordialità

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  18. Fuochi e diusperazioni che si affannano lungo il teatro della vita.
    Un pezzo milord che mi fa impazzire per la sua bellezza e pienezza.
    Un brano magistrale pieno di gioia per la vita e dolore per la sua cristallizzazione.
    Un angoscia che prende e fuoriesce quando tutto è sotto la polvere

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    • Elena Simonin

      Cristalli neri,
      antichi segni vestali
      di informi parole
      senza senso
      e senza morte.
      Trai linfa
      dal passato,
      e offri magione,
      nel cuore,
      Salva te stesso
      dalla morte.
      Salva me,
      da queata vita

      Cordialità

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  19. Assistere al martirio delle idee e trovarsi sotto quintali di polvere è proprio tragico.
    Una tragedia che ti coglie e dalla quale non riesci.
    Guglie e specchi. Orlati di vuoto.
    Oh milord che bel brano e che belle poesie.

    Buona notte e un caro saluto

    Anna

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  20. Ho riletto “Polvere” dopo il terremoto devastante che ha distrutto la cittadina di Amatrice e mi sono ritrovata proiettata in quel mondo ovattato di ricordi e devastazione, rappresentato dalla storia.
    La storia, questa brutta compagna che, mentre ti racconta come realmente andarono le cose, non si ferma e assiste allo scempio che, comunque, creerà l’uomo.

    Mi viene doloroso assistere a questo dolore perduto e inespresso che uccide, da un lato, e ostenta il caparbio maleficio che, un mondo ormai nascosto dalla polvere, rappresenta.
    Polvere, solo polvere, scrivete mio signore..
    Polvere, soltanto polvere, e il tempo complice riempie il profondo delle anime perse.
    Perdonatemi, Milord, ma non ho potuto fare a meno di ammirare la bellezza di questo scritto, rileggendolo.

    Buongiorno con affetto dalla vostra lady

    Eleonora
    🙂

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  21. Continuo a leggere di dolore e devastazione, in Italia, per il terribile terremoto. Tutti in una profonda gara di solidarietà, stanno correndo per soccorrere le popolazioni decimate.
    E il mio pensiero va a chi soffre.
    Milord, mon cher, il tuo brano mi ha tenuta legata emozionalmente a queste immagini e rileggere, oltre che farmi bene allo spirito, mi riempie di riflessioni e una punta di rammarico per quello che in passato sarebbe potuto essere e non è stato.
    E vedo tanta polvere, soltanto polvere, che copre le guglie di quelle antiche cattedrali piene di tanto e che rimangono piene di antiche voci, purtroppo per me, non ascoltate.
    Potessi cogliere, nuovamente, quegli attimi forse la mia vita sarebbe piena lo stesso di polvere, ma sarei forse più serena.

    Guardo le mie figlie e sorrido.
    Il loro essere ragazze e donne piene di principi, forse, lo devono anche a te, leggendo ti.
    Polvere, soltanto polvere….

    Annelise pour toi
    Bisoussss

    A Paris …

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  22. Si vive nel silenzio e nel ricordo di quello che ci riempì la memoria, con i silenzi e i vuoti.
    caro Ninni, non posso sottacere la bellezza di questo brano e la sottile bellezza di tutte queste poesie, frutto di un intimo profondo travaglio.
    Riesci a trasmetterci il bello, grazie alla parola che sai far trasparire dietro ogni lacrima per modificarla in sorriso o insegnamento.
    Un abbraccio amico mio.

    Francesco

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  23. Sto leggendo nuovamente e soprattutto rileggo tutti i commenti e le vostre risposte, mio signore e il cuore si gonfia di bellezza e di pulizia.
    Volevo non essere da meno sulla bellezza che ci donate e che mettete a disposizione attraverso la vostra genialità e immortalità del verso.

    Grazie, milord, per quello che ci dedicate. E’ veramente importante: pietre miliari delle nostre vite, cantate dal cantor cortese e illuminato.
    Vi auguro buona giornata con tanta stima, ammirazione e rispetto.

    Giorgia

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  24. Mi unisco al coro di consensi, proprio adesso, perché ho riletto il brano. Spinto, forse, dagli avvenimenti, ho cercato quegli spunti che muovono l’emozione, tramutandola in compassione.
    Le sue poesie poi, caro dott. raimondi, ci danno la misura della sua grandezza e del porsi come mediatore tra l’introspezione e il sentimento.
    Notevole veramente.
    Grazie e buona giornata

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  25. Effettivamente, rileggendola, vedo altre e ulteriori sfaccettature al suo mirabile brano. Sì, è la profondità di quanto scrive che colpisce, almeno personalmente, con profonda soddisfazione per la testa e per il cuore.

    L’affanno del quotidiano, nei suoi versi, trova una giustificazione emozionale.
    E tutto ciò è bello.
    Buona giornata

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  26. Oltre la lettura e l’emozione che mi prende quando leggo queste immagini, sono felice di poter dire e fare qualcosa di bello, di giusto.
    Milord, canti la bellezza e la malinconia allo stesaso modo del Vate delle genti.
    grabriele d’Annunzio, il Principe della parola, sono certa che osserva dall’alto della sua lirica, il silente signore dell’anima.

    Oggi sono profondamente piena del mondo.
    Con profondo rispetto, mi permetto un abbraccio

    Elena

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  27. Sì, l’emozione forte è palpable. Ho letto la data di pubblicazione del suo “Polvere” e sono stupita dalla bellezza e dalla profondità quasi fosse stato in contatto con le basi di un mondo diverso, oltre il tempo e oltre lo spazio.
    lei ha scritto dell’emozione di un mondo curato e perduto. Una realtà che tiene la gioia e maschera il dolore.
    Un silenzio che regala forza, bellezza e grazia.

    Non trovo ulteriori parole, ma le garantisco che sono tutte nel mio cuore, specialmente adesso che sto scrivendo.
    Le invio un abbraccio e se me lo consente un bacio.

    devotamente sua
    Luisa

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  28. Leggo di una bellezza dentro come di una bellezza che mi cinge il cuore i fianchi e la mente.
    E’ quella sensazione di abbandono lungo le strade di Milordia.
    Una città che abbiamo imparato a conoscere bene
    Una città che parla al cuore e nasconde il dolore dentro il silenzio del terrore.
    Tutto finito, tutto nascosto ,… sotto tanta polvere
    E polvere sono i nostri occhi.
    E polvere tra le mani.
    Un pennsiero per i terremotati.
    Un pensiero per te milord…

    Silvia

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  29. Restiamo così muti, attoniti, davanti la disgrazia che non riusciamo, anzi, perdiamo le nostre facoltà nell’interagire con tutto quello che è intorno a noi. Quello che è al di fuori.

    Ninni,
    sei riuscito ad inserire molto di te in un contest di pulizia e di marca della sotuazione.
    Riusciamo ad analizzare il mondo circostante e non riusciamo a capire … per capirci.
    Cosa cerchiamo, in definitiva?
    Riusciamo ad avere una misura con cui rapportarci con gli altri?…
    No.
    Per cui plvere e sempre polvere.

    Ho letto l’altissima qualità dei messaggi e non posso fare a meno di lasciare un plauso alla tua vena scrittoria.
    Ciao

    E.

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  30. Caro Milord, i vostri versi con cui avete curato le risposte sono poesia nella poesia. Mi rende felice vedere quanto siano comprese nel loro giusto e intenso valore. Le immagini, i versi o i silenzi hanno un senso di purezza e grandezza d’animo che solo voi sapete trasmettere. mentre il fiume della vita scorre indifferente, la polvere continua, piano, ad avvolgere.

    Vi ammiro e stimo come ben sapete.
    Giovanna

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  31. Gentile Milord…
    Chissà quanti giorni ancora la nostra attenzione, e spero anche la solidarietà concreta, sarà sulla cronaca del terremoto che ha polverizzato edifici ed anime…
    La mia attenzione, e noto anche quella di tanti Signori e Signore qui, torna sul Vostro brano e sui diversi commenti, piccole belle opere ispirate dal Vostro capolavoro. Tutto l’ insieme è diventato davvero tanto coinvolgente, e mi complimento con Voi e con Tutti.
    Con timidezza e commozione, dico che non tutto è destinato a polvere. Ciò che più è stato valido, non si perde. Che siano fossili, che siano esempi, che siano Valori. E Voi, Millord, di Valori ne trasmettete. Siete faro per chi vorrebbe questo mondo migliore.
    Con illimitata Stima
    Maria Silvia

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    • Maria Silvia

      . …

      Ecco il sole baciare la luna
      in un solstizio strano.
      Cieli verdi e mare rosso,
      tavole colorate di anime
      alla ricerca,
      del tutto.
      Polvere in grani,
      tra le mani,
      Come antichi scrivani,
      in note colorate e infinite,
      cronache del tempo,
      Polvere nel tempo,
      opere andate e pensieri distratti,
      negli anfratti,
      di vita e silenzi.
      Adesso, dentro una tristezza
      e fuori dal dolore, una parola resta
      oltre per l’amore:
      Speranza, compassione,
      che vivano nel tempo e nel vostro cuore

      Grazie mia signora,
      Cordialità

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      • Gentile Milord…
        In un solstizio davvero io nacqui. Mi piace fantasticare che Sole e Luna si siano baciati facendo confondere i colori della natura. Di per sé l’ evento non sembrava eccezionale, invece poi capii il senso e non pensai più alla ‘polvere’.
        Grazie davvero tanto
        Con illimitata Stima
        Maria Silvia

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  32. Stavo leggendo su Paris soir un articolo di Follet dove parla della caducità del destino e della difficoltà di sapere trovare le parole giuste che siano giuste per tutti.
    Si corre il rischio, altrimenti, di fare depositare tanta polvere su tutto quello che aveva brillato per ogni uomo.
    D’obbligo ho pensato al tuo articolo/post Milord.
    Mi ha proiettata, nell’immediato alla dimensione da te proiettata e descritta con grandissima maestria.
    Questa sera, a paris, l’aria immota fa pensare alla placida immobilità del mare, anche se il mare non c’é.
    E mi accorgo che soltanto pochissime menti illuminate riescono a percepire determinate sfumature.

    Potrei citarti altri brani, ma il risultato sarebbe il medesimo
    Grazie milord.
    Au revoir
    Bisoussss

    Annelise

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  33. Così si consuma, una delle più atroci vergogne del genere umano.
    Sembra che già stanno parlando che è giusto lucrare sul terremoto di Rieti, perché si muove l’economia.
    Fonte non lo saprei, ma l’ho letto.

    Adesso, a parte che gli auguro tanta Polvere e Polvere da morirci soffocati, poi cosa dovrei dire?
    Mi sembra che le loro cattedrali e templi si siano coperti di polvere in maniera indegna.
    Ma perché, dico io, dobbiamo ridurci in questo modo?
    Non è giusto. E allora, proprio per questo. faccio una tua citazione che mi sembra calzi a pennello:

    […]”… Ma quelle guglie risorgevano da un passato così antico che non era nemmeno più leggenda, ma solo vago sentore di un qualcosa, di un mondo che era stato scordato ma che non aveva dimenticato l’uomo, e, di quando in quando risorgeva come Fata Morgana, per gli occhi di coloro che vibrano solo dei sogni fatati dell’aurora, e che, ad ogni passo, scoprono dentro sè stagioni sepolte dall’oblio di anni senza fine…”[…]
    (Ninni Raimondi, Polvere, Lord Ninni 22/8/2016)

    e rimango incantata dalla bellezza di questo passaggio, saggio e forte.
    Ovviamente mi riferisco anche ai seguenti:

    […]
    …Ci sono silenzi che hanno più contenuti delle parole. Ci sono silenzi condivisi, e sono sempre belli. Ci sono silenzi in solitudine, che non lo sono affatto. …
    (Maria Silvia)

    …Una sequenza di dolore per un futuro non realizzato, o realizzato male che colpisce per la forza di un sogno troncato a metà…
    (Eleonora Bisi)

    …Un intimo disturbo che ti porta a vedere l’oltre e il nascosto dietro le macerie….
    (Giorgia Mattei)

    …richiamo alla polvere, alla sabbia primordiale che tutto ricopre, trasformando il passato in un luogo indefini…
    (Amedeo d’A.)

    …Tu sai cosa hai perduto? Le ultime astronavi atterrano là, oltre lo spiazzo vastissimo, come il mare dei desideri. E’ luce e rintocco.
    Poi il risveglio …
    (AB)

    …Ricreeranno prati verdi su cui tornare a costruire con la forza della gentilezza, dell’onestà, della volontà buona….
    (Orofiorentino)

    Un accenno a quelle discussioni che mi hanno colpita per profondità e bellezza.
    Un tema che ho letto sta svolgendosi al massimo e con la massima diffusione anche su LA7 TV…
    Una soddisfazione, per me, leggerti esoprattutto con l’opportunità di potere leggere tanta bellezza.
    Ti ringrazio Ninni Milord

    Un abbraccio caro

    Lilly

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    • Grazie per la citazione, ma il merito è soltanto di Milord che, come hai detto, ci permette di interagire in tutta libertà. E a quanto a mia conoscenza sono veramente in pochi quelli che lo fanno.
      Grazie

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    • la ringrazio per la sua gentile citazione.
      Mi associo, nel contempo al fatto di rimarcare la disponibilità del Dott. Raimondi che ha operato sempre nel senso di alimentare preziosi apporti dibattiti e che la trasmissione si riferica alla sua produzione letteraria.
      Lo dichiaro senza remore e con profonda gratitudine.
      Buona notte

      Amedeo

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    • Gentile Signora Lilly….
      Vorrei ringraziarLa per avermi citato.
      Sono onorata di far parte dei lettori di Milord. Egli ci appassiona coi Suoi capolavori e ci consente di esprimere le nostre riflessioni. È bella persona davvero, Milord.
      Con Simpatia, La saluto
      Maria Silvia

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    • cara signora Simoncelli,
      vorrei ringraziarla per avere posto in evidenza un mio scritto.
      Mi unisco a quanti si dicono certi di Ninni Raimondi come autore e soprattutto quale bellissima persona che porta, da anni, la sua idea che la cultura per il bello e il bello della cultura, guariscono da tanti mali.
      Sono commossa proprio.
      Grazie e buona notte

      Eleonora

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    • Gentilissima Signora,
      sono commossa che sia stato riportato un mio piccolo pensiero, è un vero onore.
      Avendo passato un gran brutto alluvione mi sento parte di quelle persone che sono state colpite dal terremoto ma so anche :la speranza è la base della ricostruzione.

      Un grande grazie

      Orofiorentino

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  34. La ringrazio signora Lilly Simoncelli per avermi citata, anche se ho ascoltato anch’io la citazione per il Milord e buona parte dei commenti da lei riportati, in seconda serata su LA7 TV, nell’angolo Arte, Cultura e Cinema.
    Non le nascondo che sono arrossita.
    Fa un certo effetto essere trattata da star e soprattutto in una emittente a carattere nazionale.
    Sul Milord, non avevo alcun dubbio.
    Ma ascoltarsi in televisione e soprattutto leggersi in televisione, ecco …
    fa effetto..

    Grazie

    Giorgia

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  35. E sentiamo il calore delle nostre intenzioni che muoiono, quasi sempre, lungo una notte tempestosa.
    Ultimo silenzio dentro le nostre coscienze, che illumina la nostra strada prima che quella polvere, quella dannata polvere ricopra tutto, mortificandoci.

    Buona domenica

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