L’Antica Dama

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2043766266_095b925a96_oChe bel giardino potevo osservare da qui.
Ma ero nervoso, quasi come non fossi tranquillo.
Come a voler placare la mia inquietudine, un lieve sentore di profumo si insinuò nel cortile. Toccò piacevolmente le mie narici e sembrò fondersi col chiaro di luna. Lo aspirai profondamente mentre stavo in piedi accanto alla fontana. Ma pian piano quell’odore divenne più percettibile, più forte; un profumo dolciastro che cominciò ad insinuarsi nei polmoni come il fumo di una sigaretta. Vaniglia. L’aroma mielato ricopriva il giardino; riempiva l’aria.
E qui arrivò la vera sorpresa di quella splendida serata.
Guardandomi intorno per scoprire la fonte di quel profumo, vidi di fronte a me, seduta su un alto sedile di pietra, una donna. Era vestita completamente di nero e il suo volto era nascosto da un velo.
Sembrava non accorgersi della mia presenza.
Teneva la testa leggermente china e tutta la sua persona suggeriva uno stato di profonda contemplazione. Vidi anche la cosa accucciata al suo fianco. Era un cane, una bestia gigantesca dalla testa stranamente sproporzionata e dagli occhi grandi come cucchiai. Per qualche istante rimasi a guardare i due.
Sebbene l’aria fosse piuttosto fredda, la donna non indossava soprabito, solo l’abito nero ravvivato unicamente dal candore del suo collo. Con un sospiro di rammarico nel vedere così disturbata la mia piacevole solitudine, attraversai il giardino finchè non le giunsi al fianco. Anche allora non diede alcun segno di accorgersi della mia presenza così, schiarendomi la gola, dissi esitante:
“Suppongo che siate la proprietaria di qui. Io..io davvero non sapevo che il posto fosse abitato e il cancello, beh, il cancello non era chiuso. Sono spiacente della mia intrusione”. Non mi diede alcuna risposta e anche il cane si limitò a fissarmi in un ottuso silenzio. Nessuna graziosa espressione di garbato congedo mi venne alle labbra e mi avviai furtivamente verso il cancello.“Vi prego non ve ne andate”, disse lei all’improvviso sollevando lo sguardo.

9“Sono così sola. Oh se solo sapeste quanto sono sola!”. Si spostò ad un’estremità del sedile e mi fece segno di sedermi accanto a lei. Il cane continuava a scrutarmi con i suoi grandi occhi. Seguì un intervallo di silenzio, durante il quale mi sforzai di trovare il modo per iniziare una conversazione. Ma all’improvviso lei si rivolse al cane e disse in tedesco:
“Fort mit dir, Johann!”. Ubbidiente il cane si alzò e scivolò lentamente nell’ombra. Poi la donna, in un italiano un po’ ricercato e marcato da un forte accento straniero, disse:
“Era tanto tempo che non parlavo con qualcuno. Noi siamo due estranei. Io non so chi siete, voi non sapete chi sono io. Eppure, a volte, degli estranei scoprono di avere interessi comuni. Facciamo conto di dimenticare consuetudini e formalità di presentazione. Vogliamo?”.
Per qualche motivo, sentii il mio cuore accelerare i battiti mentre lo diceva.

“Prego” risposi, “un posto come questo è già una presentazione sufficiente. Ditemi, vivete quì?”. Per un attimo non rispose ed io cominciai a temere di aver preso troppo alla lettera il suo suggerimento. Poi cominciò lentamente:
“Mi chiamo Perla Sylvia von Maurhen e sono davvero un’estranea nel vostro Paese. Sono morta circa un anno fa. Venni dall’Austria, vicina a quella che adesso è la frontiera cecoslovacca. Sapete, fu per ritrovare mio fratello che morii. Durante la guerra contrassi una strana malattia: il mio sangue non bastava più a sorreggermi e poi…lentamente…” ed in quella chinò il capo.
Le lanciai uno sguardo: “Morta?”, domandai.
Il velo tremò come scosso da un brivido, come se nei suoi pensieri fossero riaffiorati terribili eventi del passato.
Senza accorgersi della mia interruzione, la donna proseguì: “Stanotte sono venuta quì – non so perchè – magari soltanto perchè il cancello non era chiuso e qui dentro c’era questa quiete. Ora spero di non avervi tediato con le mie confidenze….”.
“Assolutamente no”, risposi. “Sono venuto quì per caso anch’io. Probabilmente mi ha attirato la bellezza del posto: sono molto sensibile ad una veduta insolita. Sono uscito per una passeggiata notturna perchè volevo liberarmi la mente dei cattivi influssi di un libro che stavo leggendo.”
111Mi diede una strana risposta, una risposta che si discostava dal filo logico della conversazione e che mi sembrò uno sfogo sfuggitole involontariamente. “I libri”, disse, “hanno un grande potere. Possono imprigionare un uomo più delle mura di un carcere”. Colse il mio sguardo perplesso a quella frase ed aggiunse frettolosamente: “E’ strano che dovessimo incontrarci proprio quì..”.
Già, pensai, mentre con la mano sinistra cercavo di far ruotare la rotellina del mouse dopo aver letto l’ultima pagina del mio diaro. Parlava di una baita e della solitudine a lieto fine, mentre in questo momento nel Mondo Accanto, le cose non stavano andando per il verso giusto. Ma qual’era il giusto verso? Osservai la donna che, racchiusa in se stessa, mi offriva un sorriso: Un sorriso vuoto e rassegnato. Notai, nel frattempo, una nuvola nera e minacciosa con due strane estremità a forma di ala che ricordavano un mostruoso pipistrello in volo. Serrai forte gli occhi e guardai di nuovo. “La nuvola!”, esclamai, “quella strana nuvola! Avete visto…”.

Mi interruppi e restai a guardare stupefatto. Il sedile accanto a me era vuoto; la donna scomparsa e al suo posto un biglietto, vergato con una calligrafia tondeggiante ed inclinata: “La terza via per una lettera recapitata o smarrita è perderla proprio durante il recapito”.
Lontano, il suono metallico di un’arpa seguiva una voce che con calma recitava:

Canta i silenzi,
oltre le montagna.
Canta il respiro
e la voce fioca

L’Antica Dama continuava a cantare il Suo inno alla vita …
S’era fatto tardi e m’incamminai lentamente verso la superfice dello specchio che, tante volte, mi aveva visto varcare la soglia del Mondo Accanto. L’ultima persona che incontrai fu mia sorella e nel suo composto silenzio, mi restituì i fogli e le penne utilizzate durante quel soggiorno. Un abbraccio, forse l’ultimo e lo specchio deformò la sua immagine; vi passai attraverso e tornai nel mio mondo fatto di riflessi, di pienezze e solitudini; di sussurri urlati e lacrime rabbiose. Da lontano, appena percettibile un singhiozzo disperato squarciava quella pesante solitudine: Lei, l’Antica Dama, aveva perso l’ ultimo alibi per attaccarsi alla vita che questo incubo le aveva donato.

N.B.: Questo post, sulla piattaforma Splinder, venne ripubblicato per quattro volte ed ebbe l’onore di ricevere 738 commenti complessivi
Era il 15 Novembre 2007, nasceva l’Antica Dama e il Mondo Accanto.

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144 pensieri su “L’Antica Dama

  1. Mi ricordo l’Antica dama e mi ricordo le notti passate a scrivere di questa donna che, con la sua presenza dava e donava amore a tutto tondo. Sono felicissima di rileggerti e di rileggere quanto hai deciso di pubblicare.
    L’Antica Dama ha segnato le giornate di molti.
    C’erano le correnti di pensiero che decidevano se era brava o meno.
    me lo ricordo.
    Mamma quanto tempo è passato e quanto tempo ci sono rimasta accanto.
    Grazie Ninni.
    Grazie.
    Un regalo che è difficile da dimenticare.

    Ciao e buongiorno

    Melissa

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    • Lady Melissa T.


      Se leggo i tuoi pensieri,
      mi rivedo com’ero, allora..
      Rete invisibile,
      di un tempo passato,
      che brilla nei tuoi occhi
      e muore nei miei.
      (n.r.)

      Ricambiammo di cuore, mia Signora.

      Grazie

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  2. Oh mon Dieu milord,
    L’Antica Dama?
    Quella originaria?
    Adesso ci saranno gli assalti per potere scrivere e sscrivere e scrivere. Mi ricordo che, personalmente scrissi tanto, anzi tantissimo e più volte.
    L’antica dama, la donna che, come in un sogno, apparve in una notte e che rappresentava tutto quello che un uomo distrutto chiedeva e sussurrava a bassa voce.
    Come potrei dimenticare?
    Come si dimentica quella forte, fortissima emozione che mi colpì la prima volte cha le lessi?
    Impegnata in molteplici cose, avevo letto, grazie all’aiuto di un mio amico, quel Blog su Splinder dove c’era “Lord Ninni” che scriveva racconti e poesie.
    Nulla di strano, dunque.
    Lo facevano tutti e lo facevano in tanti. Ma quel Milord aveva una caratteristica: tutti quello che leggevano ricevevano “qualcosa” che parlava direttamente al cuore dei singoli. Sì, me lo ricordo. Ogni risposta era dedicata e personalizzata.
    Insomma il Milord, ad ognuno, regalava una particolare attenzione tale da farlo sentire un re o una regina ogni momento.

    Ecco il fascino e la fascinazione di cui siamo stati sempre tutte rapite.
    Tu, caro Ninni, sai parlare al cuore e nel tuo grandissimo senso di Umanità, riesci a entrare e penetrare a fondo, nelle coscienze di ognuno.

    L’Antica Dama…
    Quella regina dei cuori che, con la sua interiorità, ci regala tanto sia quando parla, sia nei momenti più silenziosi di una giornata.
    Mi ricordavo vagamente che era un discorso tra te e lei, ma adesso mi è chiaro tutto.

    Caro Ninni, amico mio (rivendico la tua amicizia da anni, ormai) ricordi quanto scrivemmo?
    Ricordi le attenzioni che c’erano per signori e signore che, per la prima volta si accostavano qua?
    L’Antica dama era un grandissimo biglietti da visita.
    Un biglietto che si profondeva in tante cose che andavano oltre la stessa discussione bella e dolce.

    Grazie milord.
    Grazie grazie.
    Vado che questa mattina ho un po’ da fare.
    Ne approfitto per lasciare alla mia amica Maria Silvia (ti vedo sai?) un caro saluto per una buona giornata.

    Ciao Ninni tresòr
    Au revoir

    Annelise

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    • Sir Spillo

      Dolce il cammino
      racchiuso e prigioniero
      nella luce
      e vittima del buio.

      Solo rimane
      tra le mani
      e un bacio.

      Solo rimango,
      nel desiderio
      di un’attesa
      mai iniziata.

      Tra i passi
      di una notte umida,
      nel freddo
      di un marciapiede
      piombo rosa.

      Nessuno può….
      Nessuno più…..
      (n.r.)

      Grazie

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  3. Il cuore conosce Vie che il Tempo non puo’ dissipare, nemmeno in un mare di nebbia … e l’Antica Dama conosce bene il silenzio dei giorni e delle attese Oltre lo specchio. Fin dalla sua prima pubblicazione ( lo ricordo come fosse ieri ) questo componimento ha rappresentato un Canto per le Anime giunte a dissetarsi della Vostra Poesia … Milord … e sarà Sempre un farò acceso, laddove la tempesta ci impedirà di vedere la Bellezza.

    Non importa se il mondo e gli imperi crolleranno sotto il peso delle nostre cecità, sarà poca cosa se non avremo più occhi per i profili dolci e le carezze rubate agli anni, resterà la bellezza che ci avete regalato come un gioiello senza prezzo.

    Incancellabile.

    I Miei Rispetti
    NiGhail

    Slàn

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    • Lady Nì Ghail


      Possiamo, noi, dunque,
      rapire il cielo
      e trattenerne il soffio?

      Troveremo, oltre quella strada,
      il primo vagito
      e l’ultimo rantolo,
      che, suggello pietoso,
      alle nostre esistenze
      posero?

      Raccontami, amica mia,
      quanto duro è l’esser soli
      e ti sussurrerò
      quanta parte dolce,
      si ebbe in vita,
      dopo di noi.
      (n.r.)

      Grazie

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  4. Buon giorno e buon giovedì, Milord.
    Mi sento più confortata.
    E’ tornata l’Antica Dama che in questi anni mi ha tenuto compagnia con la dolcezza del sentimento e la pacatezza dei suoni.
    Un racconto avvincente e sereno. Mi ricordo che facevo le ore piccole e piccolissime per scrivere sull’Antica Dama.

    Negli occhi
    e nella luce
    lo specchio trasforma
    e innalza il cuore
    oltre i tendaggi
    delle nostre vite,
    nel ricordo
    e nei pensieri
    dietro uno specchio.

    Un caro saluto per tutti.
    Per la Signora Emilia di Roccabruna:
    Bello quello che ha scritto!

    Buona giornata

    Eleonora

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  5. “Credi davvero che io non mi sia immaginata le tue mani sopra la mia pelle? Quando fuori pioveva, quando fuori faceva freddo e quando la malinconia mi stava per entrare dentro, davvero credi che non abbia immaginato niente di noi due insieme? Davvero credi che io, tra tutti gli altri, non ti abbia scelto?”

    ⊰ Web-Senza amore non va bene, va e basta ⊱

    Lord Ninni…
    Commossa dentro al desiderio che questa giornata possa essere come quella che l’Antica Dama sembra dare. Un’emozione che si inebria della visione più bella e più felice…
    Un sentimento che si allarga ai secoli e sembra parlare dal passato, per giungere al futuro e tornare indietro nel nostro presente. Un presente difficile, non certo soddisfacente, ma contiene in se i germi e la bellezza di un amore vero e pieno.
    Così immagino e leggo, seppure da lontano, che l’Antica Dama rappresenti quella proiezione di qualcosa di reale e di sofferto. nell’immagine anche lui (Tu milord?) sei alla ricerca, ormai incredula, di quel qualcosa che continua a non giustificare la tua esistenza. …
    Che profondità d’animo…

    Scrivo durane una pausa del mio lavoro e molti miei colleghi ti stanno leggendo con attenzione…

    Un caro saluto a te, dolce milord, con un grazie grande e riconoscente.
    Oggi avevo proprio bisogno di ristorarmi l’anima.
    Grazie alla tua sensibilità …
    Con tantissima stima

    Theresa Elizabeth Warren

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  6. Poesia triste,
    triste per me.

    Perché tutte le persone che amo vanno via?
    Non l’ho certo chiesto,
    io volevo solo un po’ d’amore,
    volevo continuare a sognare
    un futuro senza incertezze,
    e invece mi ritrovo sempre più sola.
    Poesia triste,
    triste senza di te.

    Vorrei regalarti tanti sorrisi,
    ma adesso ho solo lacrime
    ed un pensiero dolce e pieno di dolore:

    Non ti dimenticherò.
    Non voglio essere nessuno
    perché ciò di cui ho bisogno non si conquista,
    non si chiede.

    Quanti volti felici accompagnano le mie giornate!
    Colmo i miei vuoti con attimi indimenticabili che non mi appartengono, ma entrano nel mio cuore con un sottile sentore di speranza.
    Sono stata felice quando ero triste, soltanto perché potevo attenderti, e le parole, timore di una Poesia triste, triste senza la tua voce.

    Eppure, il cuore continua a parlarmi di te.
    Lo sai
    Amo tutto quello che sapevo ti avrebbe portato via, ed è per questo che ti penso, perché la sofferenza che portiamo non è scelta.

    Poesa triste, una poesia per te.

    Poesia di C.B. (non ricordo dove l’ho presa, ma indica, esattamente, il mio stato d’animo)
    L’Antica Dama: quella donna irrangiugibile che non esiste, che mai è esistita e che mai esisterà.
    Dove la si trova una donna così?
    Con un “intimo e una saldezza che non vacilla?”
    Dove mai?
    Chiusa in un giardino, vestita della sua solitudine che possa donarti se stessa?

    No, Ninni, non esiste, non può esistere.

    Grazie un bacio mio signore

    Un abbraccio Ninni

    Isabella

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  7. E ti stringerò, tra le mie braccia, per non perderti.
    Romperò tutti gli specchi e chiederò al mondo di restare uniti oltre
    Il Mondo Accanto,
    oltre quel tempo che,
    nemico,
    ci separò
    coprendo le nostre vite
    di attesa
    e di specchi.
    Bentornata Antica Dama,
    madre d’amore
    e d’onore.

    Un caro abbraccio mio Signore.
    L’Antica Dama è un po’ tutti noi

    La manu

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  8. Caro Ninni, dolcissimo amico mio,

    leggo immersa nelle righe appena scorse con un’espressione distratta e un po’ confusa. Leggo lo struggente dolore che, racchiuso nel cuore, lo mantiene – protetto – dentro uno specchio. La finestra del Mondo Accanto. Quel mondo che ho imparato a leggere e a conoscere grazie a te, amico mio. Quanti siamo, rinchiusi e prigionieri di quel mondo? Prigionieri dei nostri riflessi? Credo che nessuno possa sfuggire a quel mondo che, da lontano, offre e osserva l’amenità delle nostre giornate e la futilità dei nostri gesti quotidiani.

    Dovremmo potere aggiungere, anche, un po’ di umanità a questa nostra vita.
    Forse quello specchio, quelle fredde pareti che trattengono i nostri cuori, potrebbero spezzarsi o almeno appannarsi.
    Forse potremmo tornare a vivere una vita più pulita, più sincera, più vera.
    Una vita che malgrado l’Antica Dama, potrebbe comprendere qualsiasi cosa, sul per noi e sul per sempre.

    Sei bravo, amico mio e questo sentimento di ammirazione nei tuoi confronti, se possibile, cresce ancora.
    Sei bravo e … tanti “apprezzamenti personali”.

    Un abbraccio e ti seguirò in tutti i tuoi scritti.
    Con affetto e profonda stima.

    Anna

    Un saluto per tutti e in particolare a Maria Silvia che ho riconosciuto, con piacere, al giusto posto d’onore.
    Ciao

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  9. Ciao Ninni.
    Questa “rievocazione” onirica ha avuto il pregio di farmi fermare a leggere; fermarmi e riflettere; riflettere su tanto. Quel tanto che dona l’unica frase che, forse, non ci poniamo mai: “Cosa faccio? Perché ci sono? Ricordo, rammentando, i punti salienti della mia vita? Quali sono i punti salienti?”.

    Amico mio, riesci, sempre, a far riflettere pur nel momento del ricordo (o del desiderio?). E’ molto bello quello che regali e affronti per chi, come me, mi accosto, con umiltà, alle tue parole.

    Si, è vero, viviamo chiusi e racchiusi dentro un recinto dai confini così esili che non ne percepiamo la presenza. Tu che sei amico del “Tuo Mondo Accanto”, dimmi Ninni, esiste anche per me un posto dove sognare e decidere se vivere o sognare?

    Un fraterno abbraccio.
    Tornerò a trovarti per seguirti.
    Ciao.

    Enrico M.

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    • Sir Vintrix

      Dolce il cammino
      racchiuso e prigioniero
      nella luce
      e vittima del buio.

      Solo rimane
      tra le mani
      e un bacio.

      Solo rimango,
      nel desiderio
      di un’attesa
      mai iniziata.

      Tra i passi
      di una notte umida,
      nel freddo
      di un marciapiede
      piombo rosa.

      Nessuno può….
      Nessuno più…..
      (n.r.)

      Grazie

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  10. Buon giorno Ninni.
    (Ciao Enrico)

    Vedi? Avevo ragione io. Sei riuscito, con un cannoneggiamento emotivo costante e ripetuto, a scuotere “chi” non si poteva scuotere. Spillo addirittura. Hai un cuore veramente grande Ninni e relazionarsi, parlare o semplicemente lavorare al tuo fianco è, realmente, edificante.

    Il ricordo, un po’ svanito e confuso, ci fa osservare, quasi sempre, le montagne più vicine di quanto non siano in realtà.
    Ma i ricordi (e soprattutto per mezzo di essi) costituiscono la summa per una confessione ed espiazione dei nostri peccati, deboli o importanti che siano.

    Vorrei tornarci su con più compiutezza, carissimo Ninni.

    Dammi due o tremila anni e forse potrò abbozzarti un commento degno. Al momento, davanti alle tue parole, mi sento un po’ non sicuro.

    Un sentito abbraccio.

    Gianluigi

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    • ==========================================================

      Sir Gianluigi

      D’un fiore, profumo dorato
      n’ebbi la forza nei petali
      che langue e suole se amato
      dir, ai pensieri: Chétali!
      (n.r.)

      Grazie

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  11. Apri, un passo dopo l’altro, l’occhio e l’orecchio della gente.
    Chi può dire quando, tutto questo, finirà?
    Nessuno.
    Lo si può raccontare, tuttavia.
    Lo posso raccontare al tuo cuore?
    Lo racconto e lo racconterò alla tua anima.

    Il racconto, dopo, prende la piega di una nota che viene scritta sulle rocce dell’Umanità tutta, viene da dire. Allora armiamoci di occhi per vedere e orecchie per sentire (proprio come una notazione biblica), scivolando dentro la dimensione uomo, per capire, riascoltarsi e comprendere.

    Buona giornata e un caro saluto, un abbraccio e un bacio Ninni

    L.

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    • lady Hilde Strauss


      Ad occhi chiusi
      il sole fra le mani
      il respiro lungo le braccia,
      ascolto e sento
      le parole del mare, lontano,
      e dei vicini ricordi,
      lungo i sorrisi,
      trattenuti da un pianto.
      L’ultimo.
      (n.r.)

      Grazie

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  12. Delicatezza e amore.
    Ecco quello che ho letto. Una poesia fra le parole, un grido disperato tra il mondo reale e il sentimento.

    Sono commossa mio Signore.
    Abbiate una buona giornata e un pensiero sottile.

    (Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell’anima).
    (L. N. Tolstoj)

    Loredana

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  13. Loredana Simoncelli


    Prima di consegnare il tuo sorriso al mondo
    cerca il mio volto.

    Prima di esser come sei,
    regalami i tuoi silenzi
    e imparerò ad ascoltare
    i tuoi sorrisi
    e i tuoi pensieri.

    Ultima rosa,
    nata senza spine,
    sbocciata dentro le nubi
    di un sogno incantato
    dei tuoi perchè,
    e delle paure

    parlami del Fato
    e delle tue paure.
    Tergerò le tue lacrime,
    con il sorriso del cuore
    (n.r.)

    Grazie

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  14. Milord cosa leggo?
    Leggo una bellezza forte e pulita.
    Sto leggendo di una Antica Dama che si insinua nella vita di tutti e che, con la sua grazia e classe, porta spasimi di riflessioni.
    leggo del travaglio interiore di un uomo e della forza di un amore sopito che, in ultima analisi vuole uscire.
    Leggo tante cose …

    Tante cose…

    Ti bacio milord.
    Ti bacio con quella amicizia che tutto regala e tutto dona.
    Portami fra le ali della comprensione, ma fammi conoscere l’Antica Dama per rapportarmi e potere credere che ci possano essere dei destini comuni..

    Sempre affezionata

    Elena

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    • Lady Elena Stiglio


      Un campo per sognare,
      tra piccole mani
      nel freddo e una moneta.

      Piccolo mondo,
      di chiaro e felice
      che osserva nel tempo.

      Il cielo, le nuvole,
      divine parole,
      tra oscuri sussurri
      e bacio di mamma.

      Sobria l’immagine
      e alto il calore,
      vuoto nel tempo
      tra sole e tempesta.
      (n.r.)

      Grazie

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    • Madame Annelise Baum

      Tra le dita
      serbo un ricordo.
      Una forza maestosa
      che scivola,
      come il vento.

      Sale dai lembi,
      ora aperti
      e scoscesi,
      di cascate d’acqua
      e ruggiti del mare.

      Una forza dannata
      e sorridente;
      una forza impetuosa
      e accecante.
      (n.r.)

      Grazie

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  15. Gentile Milord

    Mi avete abituato allo stupore, ma, questo brano, è davvero qualcosa di favoloso. L’ ho riletto più volte e, sensazione strana quanto incredibile, sempre più mi rasserena.

    È necessario percorrere in lungo e in largo questa strana esistenza, fra bagliori di una rara felicità. Ringraziando il cielo di essere vissuti fino ad un tale addio, silenzioso e senza ferite apparenti.

    Le ferite ci sono invece e da qualsiasi parte dello specchio ci si trovi, fanno ancora male, tanto, troppo…
    Ed è necessario cercare, nel silenzio di questo tempo inquieto, un lembo di terra che si possa chiamare casa, con le sue tempeste ed il suo oceano che risuoni fin dentro l’ anima.
    Una sola cosa ha importanza, ancora e per il resto dei giorni. Una cosa che ha la valenza stessa di una intera esistenza, rubata forse ai contorni ed alle circostanze sbagliate. Magari all’ assenza di voce. Uno sguardo che riesca a racchiudere in se stesso il bacio di quel Mondo Altro…agognato, respinto, temuto, amato.

    L’ Antica Dama ha una nuova sfumatura che sembra essere stata dipinta dalle memorie come quando ci si trova a passeggiare lungo i viali di antichi giardini, respirando di vaniglia e profondità.

    Milord, sempre più avvincente questo spazio, un incanto proprio.
    Mi complimento anche coi Vostri Lettori-commentatori per le loro ispirate riflessioni.
    Un cordiale saluto a tutti.

    Con illimitata Stima

    Maria Silvia

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      • Gentile Lady Theresa Elizabeth Warren

        Rimango incantata leggendo i Suoi commenti alle opere di Milord. La Sua, Lady Theresa Elisabeth, è una pregiata presenza qui.
        La ringrazio per il messaggio, le Sue parole mi hanno comprensibilmente emozionata.
        La saluto cordialmente.
        Con Stima e Simpatia,

        Maria Silvia

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    • Maria Silvia,

      il tuo commento è una risposta che sembra un lavoro d’arte.
      Bello e profondo.

      Uno sguardo che riesca a racchiudere in se stesso il bacio di quel Mondo Altro…agognato, respinto, temuto, amato.”

      Cos’altro dire??

      bellissimo
      Au revoir

      Annelise

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      • Gentile Annelise

        Ti ringrazio per l’ apprezzamento.
        Se tutti noi riusciamo a elaborare commenti significativi, è solo merito della maestria letteraria di Milord, nonché della sensibilità e genialità che dalla stessa si denotano.
        Ribadisco come sia interessante, per me, leggere anche le riflessioni dei lettori-commentatori.
        Il mio augurio per una bella serata.

        Maria Silvia

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      • Gentile Signora Giovanna,

        La ringrazio per tanta generosità. La serenità è il mio obiettivo. I miei valori e la mia dignità non mi fanno mai perdere di vista il rispetto per gli altri e per la mia persona. Lealtà sempre e comunque.
        Nel ricambiarLe la Stima, La saluto cordialmente.

        Maria Silvia

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    • Preg.ma Donna Maria Silvia

      Un commento che è prosa.
      La leggo in una cornice di profondità letteraria e riflessività intellettuale.
      Mi creda, quanto letto e scritto di suo pugno, rappresenta un momento molto importante per comprendere le parole che il dottor Raimondi, affida presso questo sito.
      Ovvio che mi associo alla generale ammirazione e ponendomi in subordine al pregiatissimo Lord Ninni, la ringrazio e la saluto.
      Il passaggio, da Lei pregevolmente indicato, e che mi ha colpito è:
      ” L’ Antica Dama ha una nuova sfumatura che sembra essere stata dipinta dalle memorie come quando ci si trova a passeggiare lungo i viali di antichi giardini, respirando di vaniglia e profondità. ”

      Semplicemente perfetto.
      Le auguro una serena giornata

      Amedeo

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      • Gentilissimo Don Amedeo D’ A.

        La ringrazio per essersi soffermato sulla mia riflessione e per averla commentata considerando fondamentale, per la comprensione, il passaggio da Lei citato.
        Don Amedeo, per la Classe, l’ Eleganza, la Genialità che Le appartengono, mi sento tanto onorata per la Sua manifestazione di Stima nei miei confronti.
        Con l’ occasione, Le auguro buon fine settimana .

        Maria Silvia

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    • Gent.ma N.D. Maria Silvia

      Leggere il suo commento è stato un passaggio quasi obbligato.
      La sua analisi mi ha colpito nella sua essenzialità.
      Soprattutto dove leggo che l’Antica Dama ha una nuova sfumatura … dipinta dalle memorie.
      Un passaggio sul quale non avevo riflettuto..
      Quanta bellezza nasconde il brano?
      Le auguro un buon sabato.

      Anna Sciarra Colonna

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      • Gentile Signora Anna

        La ringrazio ancora per le parole di apprezzamento, mi onorano perché rivoltemi da persona, a mio avviso, con valenti capacità di analisi e sintesi.
        Già Le avevo espresso complimenti per le riflessioni che espone in questo pregiato spazio di Milord.
        Voglia gradire il mio auspicio per un buon week-end.

        Maria Silvia

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  16. Donna Maria Silvia

    Nel silenzio dell’Immenso e negli anfratti del”tutto” si nasconde il sublime.
    Si tratta di quel sublime che tocca il nostro cuore e rilascia la nostra esistenza. Come parlare e generare e ascoltare quelle note, quella musica che canta al cuore e si ode nelle orecchie. Quel canto che compare e poi scompare racchiuso nei meandri della memoria, sia essa quella nostra, sia essa quella di ognuno di noi?
    Abbiamo, forse, la forza?
    Quella forza che sublima il nostro essere e che ci porta a conoscere per crescere? Chi ci fornirà quella forza, foss’anche per ricordare un “qualcosa” di passato che, forse, passato non lo è mai?
    Ecco spuntare, in un attimo, il primo raggio di sole, oltre le colline e oltre le tenebre che squarcerà quel velo di oscurità, a lungo e per lungo tempo subìto. Quel velo che, nel silenzio del nostro cuore, lascia e rilascia l’ultimo pensiero angosciante per coprirsi, o forse ammantarsi, di silenzio.

    Come le mani di una bambina, felice, racchiudono l’oggetto della gioia stessa. Come un piccolo tesoro stretto nell’incavo di una mano che rimarrà per sempre nascosto agli altri: ecco, questa è la preziosità della vita e del ricordo. Vivere e respirare, nuovamente, dentro i propri sorrisi e le proprie lacrime che, non sempre son lacrime di tristezza, ma possono divenir di gioia; quel tempo passato che il passato non riesce a cancellare e che il futuro, tornando, ricopre con la forza di un ricordo sorridendo.

    Questa magica poesia esiste.
    Esiste nei nostri cuori e esiste negli anfratti più belli e segreti della vita.
    Quella vita che, spesso, tentiamo di correggere, ma che ci corregge volentieri e spesso con i nostri sospiri, struggimenti, dolori, ma anche gioie e futuri uguali e improbabili.

    Non abbiamo che da scegliere.
    Possiamo “ancora” scegliere!

    Come svegliarsi da un incubo,
    dentro un sogno
    che lontano,
    ha lasciato il sapore
    della notte
    oltre le coltri, nevose,
    di un letto perduto

    (n.r.).

    Grazie

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    • caro Ninni,
      Un commento di risposta così non lo avevo letto mai.
      Una risposta che è essa stessa un brano da pubblicare.
      Denso di significati e pieno di essere!

      Una bellezza scritta che da un’immagine personale, molto bella e molto più particolareggiata dall’uomo che sei.
      PS: Molti miei colleghi hanno stampato la tua “Antica Dama”, le tue poesie e questo commento.
      Grazie per regalare pagine così memorabili.

      Buona serata

      Theresa Elizabeth Warren

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    • Gentile Milord

      Grazie a Voi per avermi onorato di una risposta che è eccelsa poesia, parimenti il brano stesso.
      Come è vero…”Nel silenzio dell’ Immenso e negli anfratti del ‘tutto’ si nasconde il sublime’.
      Col cuore, Stima e Affetto

      Maria Silvia

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      • Maria Silvia

        La leggo, seguendola, da un po’ di tempo e le riconosco, con tanta tantissima soddisfazione, che la sua scrittura è veramente bella elegante e completa.
        Le auguro una splendida giornata

        Giorgia Mattei

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      • Per gentilissima Signora Giorgia,

        La ringrazio per le espressioni di generosità, mi onora che mi legga. Altresì i Suoi commenti suscitano la mia ammirazione nei Suoi confronti.
        Le auguro una bella giornata.

        Maria Silvia

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    • Caro Milord,
      quanti anni sono che ci seguiamo ormai? Tanto, anzi tantissimi e devo dirti questa mattina che, in tutto questo tempo ti ho messo, sempre, in cima alle letture delle mie povere giornate.
      mai delusa.
      Come in questo commento che trasuda gentilezza, educazione, ma virile decisione.
      Un abbraccio, se me lo consaenti.

      Buona giornata

      Giorgia

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    • Preg. A.I. il P.pe Raimondi de Sagre Dott. Antonmaria,

      leggo il suo passaggio a corredo di un commento, bellissimo, che sottolinea con la sua letteratura, la bellezza di quanto leggo.
      Difficilmente, sia in passato, che nel passato appunto remoto, mi sono soffermato sulle parole e le immagini.
      Per cui leggo il Suo intervento che, molto approfondito, si snoda in tutto il suo fulgore dando e regalando a tutti e soprattutto a chi voglia approfondire ulteriormente, quella bellezza e quella delicatezza di sentimenti che è propria delle persone di spessore come lei.

      Molto spesso ci rifugiamo negli anfratti delle nostre sofferenze e non vediamo, o non vogliamo vedere, la profondità dei valori della vita.
      Una profondità che, delicata, si affida alle nostre coscienze, illuminando il cammino che ancora rimane prima di rendere, la nostra presenza, a Dio.
      Consapevole di leggere e di aver letto della pura letteratura, voglia gradire, Sua A.I. la mia profonda stima estensibile alla persona che la ama e che vierne ricambiata.
      Abbia un sereno sabato.

      Amedeo

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  17. SussurrandoVi della solitudine si dischiusero portali e anfratti lasciati sopire dalla distanza del tempo che Fu, per molti una lotta ed un’Abisso da colmare da quelli che tornarono ed ebbero la Gloria e l’Ardire di lasciare segni indelebili fin nell’Oltre mondo.
    Non posso che sfiorare, febbricitante e meravigliata, quella superficie lucida ed infinita che vuole abbracciarmi ancora e farmi percorrere la Via verso l’Orizzonte.
    Nell’impetuoso gesto
    di un’istante
    Il buio s’accorse,
    di quanto fosse Profondo
    lo sguardo di Colui
    che ebbe l’ardire
    di chiamare a se la Solitudine,
    Signora e Maestra di Silenzio.

    Bastò un solo attimo
    per oltrepassare il velo
    della sua Tempesta
    ed arrivare là …
    … dove le lacrime di Anima Errante
    furono per Lui
    più di un brivido improvviso,
    più dell’Assenza
    che pur strappando al Tempo
    placidi lembi di carne,
    seppero colmare l’Ombra
    del Vuoto
    con una Preghiera strappata alla Disperazione.

    Ed è per coloro che lo videro innalzarsi alla Follia
    che Visse alla luce notturna di uno sguardo,
    nella Fiamma
    di un Perdono senza Parole.
    E solo.
    Più del Fiore
    i cui petali ancora risuonano nelle Cattedrali Invisibili.
    Più di uno schianto sulla pelle,
    al pari di uno scrigno d’Anima e Carne.

    Ecco il Monito Immortale,
    entro le cui Brame
    pianse la forma poco illuminata
    del Fuoco
    e della Preghiera
    in una una lacrima,
    la cui traccia lucida
    possa essere di Grazia
    alle molteplici sfumature del Vuoto,
    nel cielo che Cade.

    Fa che sia Sera,
    nell’ardire soffice
    di una sottile ventura d’azzurro
    a declinare
    di stella
    e di Bianco …
    …nel Luogo Non-Luogo in cui la Misericordia diviene una spiaggia di minuscoli granelli di Vita; di silenziose passeggiate nel verde.
    Alziamo lo sguardo e lasciamo intatti i Sigilli delle Verità, guardiamo al nostro fianco quella Solitudine di cui aneliamo il viso ed il gioco… che mai sia freddo, che mai sia scoperto all’Oscurità Dilagante. E non sarà Silenzio ciò che ci porteremo stretto in grembo durante l’ultimo viaggio. Sia oggi o domani, poco importa.

    Sarà un giardino a farci da Via ed una Dama … al di là del Bene e dei Ricordi.
    La Tenerezza della Verità è questo, limpida come l’increspatura leggera che si crea tra l’onda e la sabbia bianca appena oltre la riva. Una mano sfiora il limite di due mondi che si fondono in un moto eterno … a volte dolce, a volte mosso dall’impeto del vento, della salsedine e del dolore.
    Purchè Viventi
    e con l’Anima intrisa di ogni scelta possibile. Oltre lo specchio del Mondo Accanto.
    ____
    I Miei Rispetti Milord,
    Ora e Sempre.

    Ni’Ghail
    Slàn

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    • … la dolcezza di un antico ricordo …

      … Respiro il vento di oggi, è forte, freddo, pungente e porta verso il mare; non so perché

      ha con sé un’immagine, mai violata dal tempo trascorso … mai intaccata dalle parole e dai vuoti dei giorni.
      Quella terrazza ancora brilla nel cielo azzurro, nel tenue chiarore di tanto che fu … l’eco di ieri torna, come a cantare dal profondo … come a dire un grazie, per essere vivo e presente.

      Leggere il vostro brano, Lady NìGhail, porta lontano ed allo stesso tempo, avvicina la memoria alle svariate verità di cui ha fame e sete, ne abbraccia i desideri e le cornici entro cui ha racchiuso le pagine che valgono la Vita stessa … l’eterea sostanza di cui è fatta.
      Ci sentimmo come in viaggio: si torna a casa ad ogni passo ed ogni passo ci porta verso un nuovo orizzonte.

      Grazie per esserci milady
      cordialità

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      • Profondamente presente, come il fuoco nella memoria del tempo, brucia l’esile candela nella sera, pare quasi una brezza marina che sale dalla riva e si frange sulle braccia nude. Uno schianto meraviglioso sulla pelle abbandonata alla sensazione di esserCi e sentire.
        Il profumo vago dei venti si mescola all’immagine dei viola e dei bianchi in abbracci di erica e verde.
        Soffia dolcemente, trai rami intrecciati e nell’ombra di due perfezioni silenziose, una danza che sembra sapere di passeggiate lontane e mani strette in segreto.
        Lascia che la risposta alla muta domanda del fato sorga da sola, nella libertà di un volo non più leggero di una d’una fiammella colorata dalla salsedine.

        Questa notte fui presa dalla bellezza di una prima stella, gettai un grido oltre il silenzio di ciò che potevo intravedere al di là del sogno e l’unico respiro a salvarmi fu l’immagine di un cerchio di nebbia trapunto di sole e vento leggero …. e non più Nulla …

        … solo Anima con Anima.
        _________
        Grazie a Voi Milord per le splendide emozioni che sapete regalare.
        I Miei Rispetti

        NiGhail
        Slàn

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  18. … Ossimoro …

    Grande più di una piccola.
    ma piccola, se grande,
    fuori da un tempo
    che è un giorno,
    che è musica.
    Parlami del sole
    e raccontami quel tempo,
    quando, sola raccontavi
    al mondo perduto,
    le tue malìe
    e il tuo dolore…
    Adesso.
    Ora è adesso!

    (nr)

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  19. Carissimo Milord,
    tornare indietro nel tempo con questo vostro sublime scritto è veramente l’apoteosi della poesia.
    Di quella bellezza mai dimenticata. Non vi nascondo che mi sono commossa.
    Tornare indietro nel tempo e scoprire come tutto possa prendere un aspetto diverso. Ciò ch’è stato non si cancella ma la speranza torna foriera di splendidi domani.
    Averci riproposto questo brano è veramente un dono, sono passati quasi 10 anni dalla prima volta che l’avete pubblicato. I vostri scritti però non hanno tempo, come non ha tempo la vostra generosità e splendore d’animo. credetemi lo dico con tutto il cuore. Sono proprio 10 anni che vi seguo e posso dirvi che leggervi è un migliorare noi stessi giorno per giorno.
    Vi lascio tutto il mio sincero affetto e rispetto, accettatelo con benevolenza.
    Spero che L’Antica Dama ci faccia ancora compagnia presentandoci sempre meglio la Bellezza della Nuova Dama, che già ci ha conquistato dolcemente

    Un abbraccio Milord

    Giovanna

    La storia siamo noi.

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  20. Un racconto che è una rappresentazione, immediata, di tante e tantissime emozioni. Una di queste è l’amor.
    Un amore che si presenta sotto mentite spognie e un amore che parla direttamente al cuore.
    Ho letto, fino all’ultima goccia, questo racconto e mi è sembrato di capire che il personaggio dell’Antica dama è molto antico.

    No no no, non è possibile.
    Non è possibile vi dico: io ho soltanto 40 anni e non sono “tanto vecchia”.
    Ecco, avete capito benissimo: io sono l’Antica Dama…

    😀

    Comunque, chiedo scusa se ho fatto una battuta.
    Non toglie sapore al fatto che Ninni sia un grande!!!

    Io lo conosco di persona, sapete?
    Affascinante !!!
    Ti ammalia subito con i suoi modi gentili. Dopo dieci minuti non ne puoi fare a meno che ti prende.
    No no no Ninni, sto zitta.
    Ok ok

    😀

    Passo ai saluti: Saluti!

    😀

    Bacini al Milord e grazie a chi mi legge.

    Kate

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  21. L’Antica Dama si ascolta e si osserva quando, in silenzio, si muove leggera entro le nebbie del mondo che Tu milord, le hai creato.
    Essa ti osserva e mi osserva. Unica e dolce signora, che parla e sorride dietro le nebbie di un passato solitario.

    Buongiorno milord…

    Eleonora.

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  22. Un brano scelto e felice un brano che da tanto nelle pieghe della sua esistenza.
    L’Antica Dama si forma e conforma alla bellezza di un Creato che nasce e trascende l’essenza stessa delle persone.
    Bello l’approiccio e bello il sistema di approccio.

    Grazie Ninni

    Ciao e buona giornata

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  23. Ecco che l’Antica Dama urla tutta la sua solitudine e disperazione.
    2Sono sola, sapeste quanto sono sola.” …

    Quindi è lei a fare il primo passo? E’ lei a esporsi per rinascere? Credo che si LUI…
    Nel giardino entra lui,ma lei è come se lo stesse aspettando. Oppure siamo in presenza di una predestinazione?
    I due predestinati s’incontrano per unire le loro anime e detrminare le loro esistenze…
    Ho pensato tanto, milord, a questo brano che mi ha affascinato sempre e da sempre.
    Due anime perse che, dal chiuso delle loro esistenze, si ritrovano?

    Varie fumature si presentano, importanti…
    Sempre bella, mi prende tanto mio signore

    Bonjour

    Annelise

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  24. Un brano bello e complesso. L’apparenza parla di situazioni che si mescolano con l’onirico. La realtà è molto diversa. Una realtà che parla di senimenti nobilissimi e altissimi…
    Buon giorno, sempre bello poterla leggere.

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  25. Che bellezza.
    Una donna che cambia la vita e un libro che la cambia a un uomo. Il tempo non riesce a cancellare la voglia di amore.
    Non riesce a modificare quell’immutabilità delle esistenze che si apre, con prepotenza, nelle anime perse delle persone.

    L’Antica dama. Ho letto e sto leggendo tanto su questa antica dama, milord, e milascia affascinata moltissimo.
    Un brano belle che ti prende tanto.
    Grazie e buon sabato

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  26. Leggo di una nuova sfumatura, milord.
    Una sfumatura che mi era sfuggita e che grazie alla gentilissima signora Maria Silvia mi sono accorta.(Leggi per piacere il mio intervento)?
    Questo brano, così vivo e così vero mi lascia sbigottita per una serie di riflessioni.
    Ho letto molto i commenti precedenti e, primariamente quelli vostri milord, nei vari momenti di questo bellissimo brano.
    Ho letto tanto e tanta umanità, assolutamente triste e non integrata, apparentemente, con tutto il mondo intorno.
    Una forza e una bellezza non comuni.
    L’Antica dama dall’alto ( o dalla costrizione) di un mondo triste, solleva lo sguardo – colma di dolore per un passato ingeneroso – e osserva il suo mondo. Quel mondo grigio che non l’abbandona, ma che la circonda di ricordi, di amore inespresso e di senso di ineluttabilità…
    Quanta bellezza e quanto dolore in quelle poche frasi…
    Grazie milord.
    Grazie per le belle parole e per gli spunti speciali e magnifici che ci regalate.
    L’ho riletta secondo questo cono di luce particolare e sono, decisamente, più attratta da questa “Antica signora” che somiglia paurosamente a me, a noi, a tutti.
    Buon sabato mio signore…

    Con profondo rispetto,

    Anna

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  27. Mi accorgo, caro dott. Raimondi, che essermi attardato in questo viaggio appena concluso, sia diventato quasi un delitto.
    Sto leggendo dei passaggi fondamentali per comprendere la nostra esistenza al meglio.
    Probabilmente sono passaggi d’indirizzo, ma servono a dare la soluzione a molti mali e malesseri dell’anima.

    Una lettura bella e importante.
    Eccezionale e come sempre profondo.
    Buon sabato

    Amedeo

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  28. Quanta bellezza.
    Dopo aver letto altri commenti belli e importanti, mi sono atterdata a rileggere. E ho fatto bene.

    Ninni, ma quanto è bello quello che leggo? Una meraviglia che si consuma continuamente nelle pieghe dell’anima. Mi fa stare bene. Anzi benissimo e il tempo trascorso a leggerti diventa prezioso e da conservare.
    Adesso scappo, ma ritorno. Eccome….
    Buon sabato a te e a tutti

    Elena

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  29. E’ un fascino importante che l’Antica dama, sia presente e fortemente attiva nei desideri della collettività.
    Che desideri insomma?
    Il desiderio di vivere, di poter respirare tutte quelle forme di amore che ci nportano a crescere.
    Crescere tanto e crescere bene.
    Un silenzio che il mondo non capirà mai.
    Un silenzio che sarà sempre più forte e sempre più deciso se non riusciamo ad annullare le distanze tra il mondo indefinito e quello definito.
    Un brano bellissimo milord.

    Ti ammiro per quello che la tua mente, gentile crea e per quello che riusciamo ad amare noi.
    Grazie mio signore

    Silvia

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  30. Caro Ninni,

    Eccomi giunta, dopo una settimana pesante, a casa mia e seduta nella mia stanza da lavoro, rileggo questo brano che mi prende più di quanto si possa credere.
    Oggi, ma non sempre è così, sono proprio sola. marito con figli è via e posso dedicarmi a me stessa.
    Ho accolto, proprio adesso, una mia nuova amica che ho fatto accomodare in casa per uno spuntino, proprio per pranzo.
    Questa amica è Perla Sylvia von Maurher, l’Antica Dama.
    Accomodata ha iniziato, con molta e profonda educazione, a raccontarmi di lei e dell’incontro che avete avuto presso quel giardino nebbioso. Difficile potere afferrare l’emozione che i suoi occhi, ora gentili ora impauriti, mi danno. Ella è veramente molto gentile. Una voce leggerissima che sembra sussurrata.
    Mi guarda incuriosita e si guarda attorno come se non riconoscesse un posto più che un altro.
    Poi prende coraggio e inizia a raccontare.

    Mi parla di tempi lontanissimi e di antichi dolori. Di incomprensioni e lacrime.
    Di perdite e di solitudine.

    Sono molto incuriosita e offrendole una tazza di tea, le chiedo cosa ha provato la prima volta che ti ha incontrato in quel giardino.
    Smette di parlare, abbassa lo sguardo come assorta e poi, dopo qualche attimo, sorride. Un sorriso franco, aperti e bello.
    Un sorriso che soltanto sulla bocca di mia figlia ho potuto scorgere.
    Un bel sorriso…

    Qui, però, … mi sono svegliata io.
    Turbata mi sono accorta che era tutto un sogno e che nulla era successo.
    Cosa dirti, amico mio?
    Semplicemente che mi ero assopita, probabilmente a causa di una notte insonne e ho sognato l’antica dama, il tuo brano…
    Sei riuscito a tenermi occupata da così grande distanza, trasmettendomi una bella ventata di emozioni e di gentile affetto per il mondo che mi circonda. C’era bisogno di tutto questo. Si, ne avevo proprio bisogno.
    Grazie Ninni, ovunque si posino le tue ali in questo momento.

    Ho letto, con moltissima attenzione, una serie di amiche e amici che hanno scritto altri pensieri bellissimi.
    Tra questi vorrei lasciare un saluto a:

    La cara Sig.ra Lady Maria Silvia,
    Il preg. Sig. Amedeo d’A.
    La bravissima Nì Ghail,
    La gent.ma Sig.ra Giovanna Orofiorentino,
    La brava sig.ra Anna Colonna
    La brava Sig.ra Annelise Baum.

    Ti auguro una serena giornata e ti mando i miei migliori e affettuosi pensieri

    Theresa Elizabeth Warren
    Boston, Massachusetts, Usa

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    • Distintissima sig.ra Theresa Elizabeth Warren,

      la ringrazio per le espressioni gentilissime che mi ha rivolto. Le assicuro che la leggo con tantissimo interesse e che comprendo tutta la bellezza di un commento, come il suo, che è bello, elegante e gentile.
      raramente si incontrano signore di così alta levatura.
      la prego di voler accettare i miei migliori e sinceri saluti.
      Le auguro una buona serata

      Anna Porzia Sciarra Colonna

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    • Gentiile Lady Theresa Elizabeth Warren

      Ho letto incantata il suo commento, e mi ha emozionato il Suo sogno.

      Ci sono solitudini, motivate da esperienze di dolore e delusione, destinate ad incontrarsi. Non per vicendevolmente curarsi le ferite, bensì per inventarsi sogni per una nuova realtà da affrontare Insieme.

      Mi ha davvero onorata e resa felice per avermi menzionata.
      Con Ammirazione, Stima e Simpatia ricambio il saluto e Le auguro una bella domenica.

      Maria Silvia

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    • Gentilissima Signora Theresa Elizabeth Warren,
      le chiedo perdono per il ritardo con cui la ringrazio per le sue gentili parole e per avermi menzionata.
      Ero fuori sede e senza il pc disponibile.
      Un grande grazie e sempre felice di leggerla, perchè lei è veramente una grande donna.
      Con grande rispetto, le auguro Buona Domenica

      Giovanna Scaglione

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  31. Passo, nuovamente, tra questa stanze e mi guardo attorno.
    Un certo silenzio, che mi sembra appropriato con l’austero e gratificante profumo di bellezza che si sente.
    Leggo di questa bellezza che, come un canto del cigno, affascina.
    Cammino lentamente tra queste poltrone di proscenio e tra le pareti ascolto quegli applausi che si udivano durante tutte le sere, a scena aperta.
    Rappresentazioni preziose dove in ogni istante, si poteva leggere e ascoltare le bellezze di volta in volta da te descritte.
    Eccomi da te, in silenzio, a parlarti della nostalgia.
    Nostalgia, già.
    Un sentimento, la nostalgia, che prende quando la vita malgrado tutto si è dimenticata di te.
    Io non dimentico, amico mio. Io sono presente come testimone dei bellissimi fasti e delle bellezze, che questo grande posto ha sempre riservato.

    Vado, consapevole che ci saranno nuove bellezze e nuove manifestazioni che ci daranno, per splendore, tutto quello di cui ho parlato.
    Con grande e sincera amicizia,

    Annelise
    Bon soir da Paris

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  32. Ho riletto, come leggo, nuovamente il tuo racconto.
    L’Antica Dama originaria. Quella damma che in silenzio riesce a conquistare cuori e che dopo appena qualche parola sussurrata, riesce a conquistare la mente. Vedo, rendendomi conto soltanto adesso, che si vive e si offre un sentimento nuovo.
    Quel sentimentoi che si oppone, appunto, alla sua mancanza. L’Antica dama risveglia, nel lettore (anche nel protagonista) il sentimeno di forte empatia nei confronti di chi sta percependo la storia.
    Di volta in volta io divento te, me, e altri in una girandola di volti e immagini che ruotano dentro questo enorme circo che è la vita.
    Questo punto di vista che si snoda dalla “situazione originaria” fino a quella ultima.
    Unvolo onirico che ci riporta, immediatamente, alla dimensione umana.
    Bella proprio.
    Forte nel tratto e elevata nella riflessione.
    Un abbraccio e buona serata…

    L.

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  33. Una Dama che ha tanto, anzi, tantissimo da raccontare.
    Cosa ci racconterà?
    Ci parlerà degli inverni e degli inferni.
    Del mare e del male.
    Ma noi riusciamo a sentire quando, semplice e solitaria la forma di un antico ricordo, si colora?
    Quella percezione vera è vera?
    Lo racconti benissimo, caro Ninni. E lo hai raccontato a tutti con tanta maestria.
    Grazie

    Buona serata

    Dalla partenope Capitale

    Dudù

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  34. Bellissima.
    Anche in rilettura.
    Oggi, il brano che mi ha fatto pemsare, e tanto è stato:

    “Era tanto tempo che non parlavo con qualcuno. Noi siamo due estranei.”

    Anche riportata questa è una frase con non si può dimenticare.
    Un bacio Milord

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  35. In una pausa pranzo, un mio collega mi ha chiesto:
    “Come ci si sente ad essere da sola, davanti alla sedia del potere?”.
    Voleva dire, infatti, facendo riferimento alla mia “particolare” professione, su come ci si possa rapportare davanti ad alcuni eventi che derivano da esperienze non sempre gratificanti.
    Ebbene, caro Ninni, ho risposto:
    “Come l’Antica Dama”.
    Dopo avermi guardata mi ha chiesto chi fosse questa Antica Dama e l’ho mandato qua.

    Non ci crederai, ha attivato il traduttore simultaneo dell’intero sito e lo sta facendo girare.
    Sono contenta perché le parole di questa Dama, amalgamandosi con quelle della Giovane Dama, diventano un tutt’uno con il mondo vero che anima tutte le coscienze.
    Questo brano, caro Ninni, è quasi profetico.
    Un brano che fa sperare che ci sia qualcosa di migliorativo che si muove.
    Tra i tanti commenti che riportano l’evoluzione in qualcosa di bello e leggero del tuo racconto, ho letto quello di Lady Maria Silvia che ha sottolineato come, questa storia, abbia risvolti positivi.
    E’ vero.
    Anch’io li vedo.

    Ti lascio, amico caro, un grazie e un augurio di ogni bene.
    Con profonda stima

    Theresa Elizabeth Warren

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    • Gentile Lady Theresa Elizabeth Warren

      Innanzi tutto vorrei dirLe che la Sua elegante presenza conferisce un valore aggiunto a questo spazio di Milord.

      Sì, ha colto come me la positività del brano, la non casualità dell’ incontro dei Due personaggi. Una combinazione che può capitare forse solo un’ unica volta nella vita, e non a tutti. Quasi la vita non voglia permettere che si smentisca e che, nonostante tutto, sia bella.

      La ringrazio per aver considerato e condiviso quanto avevo precedentemente scritto.

      Con ammirazione, stima e simpatia La saluto cordialmente.

      Maria Silvia

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  36. .

    Lasciammo, per questa splendida giornata, un caro saluto e un grazie alle specialissime lettrici e lettori di questo umile spazio web.
    Grazie e rammentando la prossima pubblicazione, imminente in verità, Vi porgemmo le nostre cordialità più sentite.

    The milorder

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  37. Preg.mo dott. Raimondi,

    leggo e convengo con lei che per intraprendere una giornata serena c’é bisogno di sdrammatizzare.
    Ovviamente, nell’immediato quotidiano il suo passaggio in Joker, ovvero un bel Jolly, porta bene e comporta poca fatica.
    Soprattutto quando l’impegno si traduce in ulteriori impegni nel e del quotidiano.
    Per cui, se me lo consente, mi associo ai suoi pur gentilissimi lettori ponendomi in attesa.
    In ultimo e non certo come ultima analisi, le formulo le mie personali congratulazioni per la notizia che mi è giunta e che ho avuto confermata direttamente da lei, a mezzo filo, in data odierna.
    Voglia, pregiatissimo dottor Raimondi, porgere le mie congratulazioni in forma diretta e personale, alla persona di cui abbiamo parlato e che mi trova entusiasta.
    Voglia, altresì, porgere i miei deferenti omaggi.

    Abbia il più sentito augurio per un sereno proseguimento.

    Amedeo

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