Fuga dal Mondo Accanto

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fuga

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Finalmente, giunse di nuovo la notte e rimasi ritto nella forte luce della luna calante, che si librava alta sul poggio spoglio che dominava la valle.
Tutto il mondo mi giaceva di fronte, slavato da una luna argentea e foderato di nero. Potevo vedere la successione delle montagne, coperta dalla peluria luminosa degli alberi che crescevano sui loro fianchi. Coperti da una nebbia luminescente, le loro cime nere si delineavano chiaramente contro le nuvole illuminate dai raggi della luna. Potevo vedere torrenti di montagna scendere lungo le falde delle montagne come nastri d’inchiostro, che si congiungevano, si allargavano e scorrevano verso il fiume che ruggiva astioso sotto la sua cappa nera nella valle ai miei piedi.
La valle era piena di vita.

Era piena di cose che crescevano e la bianca nebbiolina che ne emanava e le ricopriva, la riempiva fino all’orlo di un brodo di luce, attraverso il quale il fiume si stagliava come un’accuminata linea nera e fredda. Vi erano anche altre luci. Gialle costellazioni di lumi sparsi per i campi argentati. Molti erano raggruppati all’imboccatura della valle stessa, dove le montagne si diradavano, ma diventavano sempre più scarsi lungo la nera barriera del fiume. All’estremità opposta della valle, non vi era che una sola luce solitaria.
Rimasi fermo, lasciando che il mio corpo nudo e pallido venisse bagnato dalla luce della luna, mentre fissavo quel punto luminoso. Sapevo che c’era qualcosa che avrei dovuto sapere, qualcosa che era rimasto nascosto all’interno di questo strano mondo. Qualcosa mi attirava verso quella strana luce: un filo invisibile, teso attraverso lo spazio immenso della notte bianca, mi teneva legato. Il giorno dopo rimasi accucciato sotto un tronco marcito, a mezza costa sul fianco della montagna. La notte seguente, appena sorse la luna, mi imbattei contro una cerva con la spina dorsale spezzata, imprigionata sotto un tronco caduto. La sgozzai e ne bevvi il sangue fumante che trasmetteva calore e vita al mio corpo, risvegliandolo e riempiendolo di nuovo vigore. Il freddo si era dissolto e adesso sentivo la vita fluire di nuovo.
Poi lo vidi. Lui era li in piedi, il viso seminascosto dall’ombra, nudo . Gli occhi erano fosse scure e una peluria di barba gli spocava le guance. Si girò di scatto, mi osservò lungamente poi stringendo il crocifisso al collo, che ardeva come un tizzone dorato nell’incavo della gola, urlò: “Non è possibile!”. Mi fermai di scatto, impaurito e tremante. Quell’uomo, adesso, giaceva riverso sul fango nero di un mondo a me alieno. Mi sentii attratto da quella figura. Il filo invisibile che avevo sentito sulla montagna era la sua , che mi attirava più forte della sete e della fame; più forte della morte; più forte, perfino, delle nere brume sul fiume. Adesso il filo era li, sempre più teso e mi tirava ed attirava sempre di più verso quel corpo immobile.

“Ciao Ninni!”. La figura allo specchio dietro le mie spalle, come un’immagine sfocata, si ergeva tra le nebbie di quelle valli oscure.
Avevo paura. “Chi sei e cosa è …quella cosa?”, balbettai indicando la cornice dorata e istoriata che racchiudeva la superficie dello specchio. Sorrise e si avvicinò. “Lo hai ucciso tu. Non dovevi. Ha visto la sua morte e gli è stato fatale”, rispose. Mi fermai ad osservare quel corpo, bianco e immobile. Osservai l’anello al dito e piansi.
“Lascia perdere”, aggiunse l’uomo dentro lo specchio,”la curiosità ti ha spinto oltre la soglia per entrare nel Mondo Accanto e ne sei uscito!”.
La mia morte, maledetta ironia, mi aveva svegliato! Provai a piangere, ma senza lacrime: oltre quella soglia era iniziato il mio atroce Infinito, senza alcun sollievo!
La figura mi prese sotto braccio e varcammo l’ultima porta. Nel riflesso e negli ultimi bagliori di quella esistenza, racchiusa in una fuga, avevo ritrovato la mia prigione!
E morii per la seconda volta!

il-milord

Mi parlò dei profumi che aveva lasciato lassù,
di un amore caldo e dolce,
del canto e dei suoni
che lo svegliavano
quando l’alba tornava a destarlo.
E dal suo racconto compresi perché lì,
non c’erano lacrime di dolore
al cospetto di quel corpo senza occhi accesi.
E perché i fiori avevano smesso di ondeggiare
e stavano fermi
a fissare quel viso senza più dolcezza.
E capii perché lassù il vento,
che qui non ha voce,
piangeva nascosto:
le mani che stringevano quel corpo
erano vuote
come il silenzio di un’immagine.
Il silenzio dell’ultima frase:
Salvami!
Contento e fiero di quel dolore;
folle desiderio;
profumo di rinascita
e abbraccio di morte
tra le unghie laccate rosse,
le meches sbagliate,
i piatti da lavare,
una telefonata che non arriva,
un silenzio da colmare
e l’eco dell’ultimo click.

Cordialità

E’ sospeso il Voi.
Buona domenica

cuba

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Soltanto per gli utenti di Lord Ninni – Grazie

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71 pensieri su “Fuga dal Mondo Accanto

  1. Ecco una storia del “Mondo Accanto”.
    Mancava all’appello e soprattutto mi mancava.
    Ricordo le inerminabili serate d’inverno a scrivere e poi pubblicare qui le puntete a venire, in una simpatica lotta tra tutti. Ricordi?
    Scrivemmo un romanzo a cento mani.
    Ognuno portava qualcosa… e fu bello molto.
    E con questo brano, caro Milord, ti sei superato.

    Due punti bellissimi:
    Provai a piangere, ma senza lacrime: oltre quella soglia era iniziato il mio atroce Infinito, senza alcun sollievo!

    E poi:
    E capii perché lassù il vento,
    che qui non ha voce,
    piangeva nascosto:
    le mani che stringevano quel corpo
    erano vuote
    come il silenzio di un’immagine.

    Il silenzio dell’ultima frase:
    Salvami!

    Delicato e emozionante.

    Buona notte mon Cheri.
    Bisousssss.
    Tanti saluti per tutti

    Annelise pour toi

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    • … disegni di un mondo antico …


      Annelise Baum

      Entro gli oscuri disegni di un mondo antico che, oltre i ricordi, mostra i veli, i tendaggi e le forme nascoste, attraverso i propri strappi.
      Siamo soli.
      Soli con il mistero dell’essere; soli con la nostra coscienza.
      Siamo questo istante unico; questa finestra sul tutto e sull’eternità.

      Grazie amica mia

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    • … come un tempo ormai finito …


      Eleonora Bisi

      Giocate col silenzio
      voi che potete,
      segnando ogni passo,
      come un tempo ormai finito.

      Qui, è tempo, e lo licenzio,
      di furor d’anima che scuotete,
      oltre le parole e il lor fracasso,
      di note al pensier, ormai, ibrunito.

      (n.r.)

      Grazie Eleonora.
      Cordialità

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  2. La morte, la rinascita e la libertà.
    Tre apici di un triangolo, una “trinità” che va oltre quella che ben conosciamo.
    Vi siete eviscerato in nuovo scritto, un urlo muto di dolore e morte.
    Un ritorno ciclico che può sembrare fuga da ciò che fa male, ma che invece porta a rinascere.

    Estasiata Milord

    Giorgia

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  3. Un articolo bello, bellissimo dove perdersi ngli anfratti di sorrisi e lacrima.
    Una ricerca introspettica che, Ninni Milord, mi coinvolge profondamente.
    Come rinnegare il proprio passato per, tentare, di condividerlo?

    Ti scriverò, comunque, nuovamente …
    Tutte le emozioni che regalat sono degne di essere citate e riportate
    Ciao

    Louis

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    • … sbiadito dentro una giornata di pioggia …


      Gianluigi

      La vittoria dell’uomo contro l’uomo.
      Come una battaglia combattuta ad armi pari, per una guerra impari.
      L’unico animale che riesce ad odiare fino all’autodistruzione e
      riesce a distruggere con una frase, una parola…
      Credo si debba lasciare quella superficie, levigata e lucida, che contraddistingue il nostro mondo fatto di specchi che ci fa osservare, questo mondo, sbiadito dentro una giornata di pioggia.
      Morire … per rinascere e rinascere … per vivere.

      Grazie per le gentili espressioni, Louis.
      Un abbraccio e cordialità.

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  4. Un brano della vittoria sull’uomo e contro l’uomo.
    Difficile e complesso da osservare, da maturare.
    Il proprio io combatte il corpo e lo spirito.
    Combatte l’Umanità che avversa una lacrima e che dimentica l’umanità.
    Bello proprio…

    Ciao
    (Scusa, ma il libro che fine ha fatto?)

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    • … molte riflessioni nella solitudine …


      Spillo

      Molte riflessioni nella solitudine si annullano o vengono annullate in quanto ritenute perle cadute in bocca ai porci.
      Mi chiedevo, in fieri, se non fosse il caso di istruire, per ingentilire, i porci e dunque, porci al di sopra della obsoleta concezione di porci.
      (Un umanità che dimentica l’Umanità. Un’immagine bellissima …

      Grazie e cordialità
      (Il libro è dove dovrebbe stare. E’ da dire che hai scritto prima che lo mettessi al suo posto. Ergo …)
      Ciao

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  5. Caro Ninni, hai prodotto un pezzo di rara bellezza e di una forza incommensurabile. E’ vero, dovremmo conoscere un po’ più noi stessi e forse apprezzare che oggi è un giorno di vita.
    Una vita che, se ben condotta, parta a quella catarsi che, poeticamente, descrivi.
    Complimenti.

    lascio un saluto per tutti e un salute a te, Milord.

    Buona serata

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    • … come un turbinìo di parole senza senso …


      PickWick

      Ti ringrazio per aver voluto aderire al “Tu” che, diciamocela tutta, mi inorgoglisce se a darmelo è una persona del tuo spessore.
      (Ho sentito la nostra amica e collega L. che mi ha informato, un po’ di tempo fa, sulla tua attenzione verso questo spazio web.).

      Una catarsi poetica che si manifesta negli attimi di sussistenza delle emozioni.
      Per il resto ho voluto astrarmi dalla consuetudine del pensiero corrente e ricorrente, giusto per parlare di emozioni alte e rarefatte, dove la “terrestrità” si mischia con l’elevazione del divino che è in noi.

      Niente di nuovo sotto il sole dunque, alla guisa di un turbinìo di parole senza senso che, lanciate in aria, crollano – miseramente – in terra!

      Grazie e buona giornata

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  6. Caro Ninni
    (ho letto che ci si può dare del tu)

    Qual’ è l’ultimo sogno dell’uomo, quel sogno estremo oltre cui si cessa di sognare? Siamo su un confine, quello tra la vita e la morte, dove a tutto il trambusto dell’esistenza che sembrava infinito, si sostituisce, in maniera inaspettata, il silenzio.
    Il permanente fragore, la durezza quasi fastidiosa ed espressa dal suono nervoso, sia come significato sia come pronuncia, di schiocchi e fremiti, si esaurisce all’improvviso. E’ quasi un’illuminazione insperata, è quasi un’esclamazione: ero guarito.

    La corsa verso l’infinito è finita: come l’alito su una finestra che scompare, così il male si dilegua. Anche i suoni della poesia si addolciscono nella rima ciglia – meraviglia che accompagna la visione della madre, da tempo morta.
    Non c’è spazio nemmeno per la sorpresa: sarebbe un movimento troppo brusco.

    La seconda parte è solo contemplazione: un lento movimento delle palpebre dischiude la visione dell’estrema pietà di una madre presente al capezzale.
    Una Pietà quieta, non sofferente: forse un’eco dell’archetipo della ricongiunzione ai propri cari, che da sempre permea l’animo umano.
    Ma la quiete della morte non ha affatto un significato negativo, l’ultimo sogno non è un incubo di inerzia e precipizio nel vuoto: ecco l’aggettivo del riscatto, sottolineato da un punto esclamativo: Libero!
    Una nuova illuminazione, con una parola quasi fanciullesca, quasi da gioco a nascondino, libero dopo una corsa verso la toppa, libero finalmente da qualsiasi affanno, persino dalla figura materna che viene contemplata ma non abbracciata, libero persino dalla volontà: volessi: ma non volevo.
    Inerte, perciò, ma di un’inerzia che non è immobile, che non è monumento di marmo freddo su una tomba.
    Al contrario, è un nuovo percorso, una vita nuova, misteriosamente indefinita: un fiume che si muove verso l’infinito, senza alcun ostacolo.

    Mi ha colpita, profondamente, questo passaggio:
    “…E perché i fiori avevano smesso di ondeggiare
    e stavano fermi
    a fissare quel viso senza più dolcezza…”
    ****

    Ho letto queste righe per tutta la notte, seduta tra le fiamme danzanti del caminetto, con i suoni del fuoco scoppiettante, e quello scoppiettante della legna. Ill vento del nord che ululava fuori le mie persiane.
    Leggendo questa parte, ho sentito l’agitazione della natura dentro una pausa, ma solo per un attimo, mentre il dondolio si arrestava dall’altra parte, il Mondo Accanto …
    ———–
    I could read these lines all night long, sitting by the dancing flames of the hearth, the sounds of roaring fire, crackling and popping wood, and the north wind howling outside my shutters.
    Reading this line, I feel the stirring of nature, pausing, only for a moment, to welcome you, as you break on through to the other side… The Near World …

    (Traduco per quei miei colleghi che ti stanno leggendo, circa una ventina. Oggi si lavora qua in una sessione straordinaria …)

    ****

    Amo tanto i commenti di tutti, molto belli e molto veri.
    Amo la tua scrittura, caro Ninni. una scrittura bella, profonda che fa riflettere e rimanere “molto” presi dai sensi e dal pensiero.
    Ti lascio un caro saluto con grande affetto, sentita stima e un abbraccio,

    Theresa Elizabeth Warren
    Washington DC, Usa

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    • … corridoio dopo corridoio …


      Theresa Elizabeth Warren

      Cara Theresa E.

      Sugli antichi ricordi creiamo le nostre vite e lavoriamo ai nostri perché.
      Ecco, però, che un giorno, come esseri alieni, navighiamo oltre i nostri destini per affrontare, corridoio dopo corridoio, la nostra vita, le nostre paure.
      Forse è proprio questa analisi introspettica che dà il via ad una concatenazione di eventi che ci porterà, inevitabilmente alla morte, ma alla conseguente rinascita.
      Vergini di un Creato non benevolo, ma aperti al mondo con la voglia di conoscere e ammirare tutto.
      L’uomo nuovo, nato dal dolore che, con consapevolezza, vive il suo tempo.

      Grazie a te per esserci sempre con tanta Classe e gentilezza.
      Cordialità

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  7. L’affanno della vita precedente è annullato.
    Ora siamo su un altro piano, dove non esistono carriaggi ferrei che ci trasportano, desideri e passioni che quasi ci manovrano e ci frustano.
    Siamo in balia del fruscio di un fiume, così leggero che sembra un alito di vento, un suono indefinito, un sussurro misterioso e vago che si perde nell’ignoto.
    Ecco allora l’ultimo sogno, libero dalle passioni, libero dalle figure che ci hanno donato la vita e ci seguono fino all’ultimo istante, quello della solitudine estrema.
    E’ un sogno di libertà, l’ultimo sogno dell’uomo.
    Forse il primo e l’unico, ma riconosciuto solo alla fine.

    Un caro saluto, caro Ninni e un cenno per tutti gli scrittori e poeti che da qui passano.

    Anna

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    • … disegni di un mondo antico …


      Anna

      Entro gli oscuri disegni di un mondo antico che, oltre i ricordi, mostra i veli, i tendaggi e le forme nascoste, attraverso i propri strappi.
      Siamo soli.
      Soli con il mistero dell’essere; soli con la nostra coscienza.
      Siamo questo istante unico; questa finestra sul tutto e sull’eternità.

      Grazie

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  8. Caro Antonmaria,

    È la riscoperta di forze che si credevano perse, ma che per qualche motivo, spesso inconsciamente, scaturiscono da noi con la forza devastante di un incendio.
    Quel fuoco “sacro” che nutre la nostra interiorità.
    È nell’ attimo esatto della nostra “morte” e nella conseguente “rinascita”, che ci si riappropria della consapevolezza di “essere”. Ecco, che il fuoco che rade al suolo, quello che distrugge e purifica, è lo stesso che ci fa riaprire le ali; per ritrovarle più grandi e più forti che mai. Ecco che i due mondi si fondono, i passaggi si tramutano in un lastricato d’emozioni.
    Ecco che i fili d’olio diventano traccia per nuovi percorsi.
    Gli stessi percorsi amati dalle “Fenici”…

    Sempre una meraviglia ciò che scrivi, Antonmaria, e sempre belle le emozioni che susciti.
    Grazie.
    Con Stima

    Maria Silvia
    PS: Buon compleanno

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    • … Ci si libra con maggiore leggerezza …


      Maria Silvia

      Cara Maria Silvia,

      ecco diventare, tramite le Tue parole, vero e reale quel concetto che ho esposto più in su.
      Abbiamo, noi, la forza di piegare il destino (posto che esista e che viva di una vita propria)?
      Quella forza l’abbiamo ed è consacrata nei nostri pensieri, atti e gesti della quotidianità. Ricreiamo, spesso, una parte dei nostri tormenti per saggiare la nostra fibra.
      Non porta a nulla, però, se non alla autocommiserazione.

      Ecco che, come da Te scritto, si deve bruciare, ardere (I.N.R.I. = Igne Natura Renovatur et Integra )
      di quella passione che nasce dalla propria consapevolezza.
      Ovviamente con INRI non indicammo alcuna attinenza con la Fede Cattolica Apostolica Romana del Cristianesimo, ma molto più umilmente una affermazione: “La natura si rinnova, integralmente, nel fuoco”.
      Non potere distruttivo, dunque, ma costruzione interiore che passa dalle fiamme della “conoscenza”..
      In ultimo, ma non per ultimo, Ermete Trismegisto (il tre volte grande) nella sua tavola smeraldina enunciava che … “così in terra, come in cielo

      “Talete di Mileto”, considerato come il precursore della filosofia scrisse “Γνῶθι σαυτόν”, ovvero “Nosce te ipsum”, ovvero “Conosci te stesso”.
      Ecco che il quadro assume una colorazione differente, importante.
      In te si trova l’occulto tesoro degli Déi. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo degli Déi.

      In buona sostanza, cara Maria Silvia, abbiamo bisogno di “ritrovarci” per non morire definitivamente.
      Morire (sgrossare tutto quello che di grezzo ci circonda) per rinascere – come crisalide o pupa – a nuova vita sotto le vesti di una farfalla.
      Attraverso quella concezione, allora, potremo ricreare il “brodo” primordiale, quel grande “Nun” che generatore, ricrea e rigenera.
      So, perfettamente, che comprendi quanto Ti scrivemmo che è da considerare, comunque, un mio personale ed esclusivo pensiero.

      Il rimanente è e rimane, semplicemente, accademia.
      Ci si libra con maggiore leggerezza, dando un senso compiuto alla vita, con una rinascita dalle proprie ceneri: “Phoenix“, appunto.

      Vorrei il mondo da abbracciare,
      duro e aspro da ritrovare.
      Vorrei essere, del vento, il sospiro
      per dormire e distruggere il raggiro
      di questa esistenza,
      specchio del pensiero,
      dolore e apparenza
      di ogni mio desiderio.

      Vorrei dormire
      e svegliarmi,
      per poi dormire
      e dal mondo allontanarmi.

      Vorrei
      (n.r.)

      Grazie a te e buona giornata.
      Antonmaria

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      • Ninni

        Una chiave di lettura complessa e bellissima
        Una chiave di lettura che soddisfa chi vuole andare a fondo nei significati profondi e reconditi della vita senza nulla tigliere o mettere.
        Un ragionamente perfettamente agnostico e in pieno stile scientifico, intelligente e umano.
        Un abbraccio caro Ninni
        Sei bravissimo, come sempre e soprattutto estremamente profondo.
        Ciao con tanto affetto e stima

        L.

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      • Caro Ninni,

        Incontrasi su “Lord Ninni” è diventato un momento, un appuntamento molto importante per chi ama la vita.
        Una morsa che tralascia le sue ganasce e ti rimette a girare come la più bella forma di esserci e pensare.
        Un desiderio di bellezza che è, si crea e diventa per divenire un gioco di luci e ombre. Non attaccate alla sdolcinate discussione del tempo, ma alla scoperta – reale – di chi siamo e cosa vogliamo dalla vita.
        Sono contenta, anzi contentissima di avere ripreso a scrivere qua.
        Grazie per l’amicizia che mi offri. data da te diventa un onore e un vanto.
        Una rara profondità, prima leggermente inquieta e poi, via via, più tranquilla e con i brividi di una vertigine ricercata.
        Mirabile.
        Grazie per quello che scrivi

        Ti seguo!

        Theresa Elizabeth Warren

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      • Caro Antonmaria

        Ti ringrazio per le ulteriori riflessioni in replica al mio commento. Ho letto molto attentamente.
        La spiegazione dell’ esistenza non si deve cercare, bisogna trovarla dentro noi stessi, in noi stessi è concentrato l’ Universo. Purtroppo siamo distratti da ciò che ci circonda, che spesso svia una qualsiasi analisi obiettiva.

        Questo spazio che hai creato, Antonmaria, è veramente un’ oasi di bellezza. Di questi tempi che la cultura mi pare sia oltraggiata da pseudo intellettuali con poche radici valoriali.

        Con Stima e Affetto,

        Maria Silvia

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    • Maria Silvia,

      hai scritto un commento che va dritto al cuore e che scrive e descrive, benissimo, quanto Ninni voleva dire.
      Ecco spiegato il motivo di quello che ha scritto Milord.
      Se gli incentivi sono le cose che scrivi … benvenuta!
      Con simpatia

      Giorgia Mattei

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      • Giorgia

        Ti ringrazio, si avverte entusiasmo nel messaggio che mi hai riservato, dunque sono onorata per la Tua condivisione riguardo la mia riflessione.
        Grazie per l’ esclamazione di accoglienza. Mi rende contenta la benevolenza che Tu ed Altri avete avuto modo di manifestarmi da quando scrivo, con un po’ di timidezza, in questo pregiato spazio di Ninni.
        Ti auguro una buona serata.
        Con Simpatia,

        Maria Silvia

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      • Gentile Signora Hilde,

        Mi offre l’ occasione per ricambiare l’ apprezzamento.
        La seguo sempre con particolare attenzione. Ritengo notevoli le Sue capacità di analisi e sintesi che, espresse con tanta eleganza di scrittura, gratificano il mio tempo quando La leggo.
        Le auguro una bella serata.
        Con Stima,

        Maria Silvia

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    • Lady Maria Silvia

      La morte, la rinascita e la libertà.
      Tre apici di un triangolo, una “trinità” che va oltre quella che ben conosciamo.
      Lei si è eviscerata in un commento, un urlo muto di dolore e morte.
      Un ritorno ciclico che può sembrare fuga da ciò che fa male, ma che invece porta a rinascere.
      Ecco, è rinascita, è positività. E’ bellezza
      Leggere il suo commento è, per me, una sorgente di arricchimento non comune.
      L’analisi, da lei scritta e trascritta, ci regala una fonte non comune di intelligenza e saggezza. Una situazione bella e di sicura profondità che va seguita e valutata per il meglio.
      la riscoperta del Sacro e del profano attraverso la Fenice è stata una bella, anzi, bellissima immagine che ha aperto nuovi orizzonti. Una rinascita, conseguebìnte alla morte morale è sicuramente auspicabile in questa società moderna che vive di fatti ad effetto e fatti che si evolvono.
      Quel fuoco, quasi un fuoco sacro che “rade al suolo e che purifica e fa rinascere” è stata una immagine che mi ga soazzata.
      Si, perché ha permesso una interpretazione “umana” al divino.
      Quel divino che c’é in noi; quella scintilla che prende e ci rende animisti, ovvero portatori di anima.
      Mi creda cara lady Maria Silvia, condivido completamente il suo pensiero e la sua analisi.
      Bella catarsi che colpisce: La fenice, il ciclo di adattamento nostro e conseguente rinascita.
      Il suo Dipinto, ricama parole ed emozioni a cui una voce pare restare sospesa, per poi immergersi nell’anima; con i contorni dell’ombra e della profondità.
      Sono profondamente colpita e estasiata..
      Grazie a lei e buongiorno.
      La seguo con moltissimo interesse.

      Theresa Elizabeth Warren

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      • Gentile Lady Theresa Elizabeth Warren

        Io sono convinta che qualcosa di forte, di solito, muove le cose forti.
        Il sentimento, però, insito nelle pieghe della vita e lungo le strade lastricate di lacrime, hanno bisogno, appunto, di colorazioni forti.

        Io credo che, saper ascoltare le voci della natura che tanto hanno da dirci, sia il senso della natura stessa.
        Non “si nasce per morire soltanto”. Non lo credo e non lo penso.
        Facile è ascoltare il suono della natura, il canto della nostra coscienza, oppure “leggere” un quadro che, solo un’anima sensibile, riesce a dipingere.

        Il difficile, Lady Theresa Elizabeth, (credo) è saper riappropriarsi di tutte quelle voci, canti e sentimenti, per fonderci in un unica anima, un unico respiro: l’Umanità che vive e si riflette negli occhi di ognuno.

        Nel battito di un cuore, qualsiasi cuore, si nasconde il respiro dell’Universo.
        Quell’ Universo che ora sorride e ora piange, un po’ come noi.
        Un po’ come i sentimenti che possono nascere da “una parola, oppure, un gesto”.
        Alcune volte si deve morire … per rinascere a nuova vita e comprendere che, conoscendo noi stessi, abbiamo il profumo di tutto l’Universo nelle nostre stanze, piccole quando scriviamo, ma grandi se raggiunge il cuore di ognuno.

        La ringrazio ancora per l’ attenzione e la considerazione che mi riserva, Lady Theresa Elizabeth, è davvero un onore per me considerata la mia Ammirazione per la Donna di valori e di pregiata personalità che Ella è.
        La saluto cordialmente.

        Maria Silvia

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      • Lady Maria Silvia,

        le confesso di avere letto la sua pregevolissima risposta per tre volte.
        Alla prima ho visto che affrontava l’argomento in forma Fideista.
        La seconda in forma agnostica e la terza è riuscita a coniugare entrambi.
        Sono profondamente colpita dalla profondità e particolarità elegante, della sua analisi.
        Mi creda, ha superato qualsiasi aspettativa.
        Bella, diretta e profonda.
        Tra l’altro, le sue considerazioni sono estremamente affascinanti.
        Mi chiedo se, a questo punto, non possa essere il caso che Lei, lady Maria Silvia, non scriva qualcosa “a quattro mani” con Ninni…
        Sarebbe interessantissimo e di sicura soddisfazione.

        La ringrazio per avere risposto con tale bellezza.
        La saluto augurandole una serena buonanotte.
        Con sincera ammirazione

        Theresa Elizabeth Warren
        Washington DC, Usa

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      • Gentile Lady Theresa Elizabeth Warren,

        La ringrazio per la Sua risposta, come sempre squisitamente gentile.
        Corro volentieri il rischio di essere ripetitiva: sono davvero onorata, ed ora pure particolarmente emozionata, per la Sua considerazione.
        Con Stima e Simpatia, Le auguro una bella serata.

        Maria Silvia

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      • Gentile Lady Theresa Elizabeth Warren

        Sì, ora mi sono accorta dei Suoi messaggi, e non può immaginare quanto mi abbiano fattto piacere. Davvero grazie.
        Mi spiace che mi abbia trovato in un momento che non posso trattenermi, ma presto Le scriverò. Mi ha trasmesso delle riflessioni che, per sensibilità intuizione e raffinatezza di esposizione, mi hanno davvero colpita nel profondo.
        Dunque, Gentile Lady Theresa Elizabeth, a presto
        RinnovandoLe la mia Stima e Simpatia, cordialmente La saluto.

        Maria Silvia

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      • Gentile Lady Theresa Elizabeth Warren

        Rispondo al Suo ultimo messaggio. Per coincidenza Le avevo appena scritto.
        Questo mi sentivo di precisarle, dandoLe riscontro.
        È anche un’ occasione per ringraziarLa di nuovo per la considerazione e la gentilezza che mi riserva.
        Un cordiale saluto.

        Maria Silvia

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  9. Noi siamo quello che decidiamo di essere, caro Ninni e devo dire che la tua analisi introspettica va letta come un auspicio, una forza che dalla disgregazione porta alla rinascita.
    Cosa ci rimane se non creare e ricreare quelle condizioni per vivere?
    Il tuo libro, eccezionale, si legge con fluidità assoluta.
    Il supporto Mondadori è veramente eccezionale.

    perchiudere ti faccio i miei miglior auguri per questo splendido compleanno. Auguri che ti trovino sempre in ottima salute e certo in tutto quello che fai.
    Un abbraccio con stima amico mio.

    Enrico

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  10. Ecco, caro dott. Raimondi, questo suo brano è un’apoteosi. L’ho letto con interesse e soddisfazione.
    Riesce, in pochi tratti, ad annullare il tempo con perle come queste.
    Congratulazioni veramente…
    Mi associo ai suoi lettori nell’augurarle un buon compleanno.
    Buona giornata

    Vittorio

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  11. Un brano che prende nel cuore e subisce l’anima alla ricerca, quella grande ricerca raffinata, che si pone alta nell’indirizzo delle nostre vite.
    Molto bello.
    Non potevo, in verità, attendermi qualcosa di diverso.
    Buona giornata

    Amedeo

    PS: Le lascio i miei auguri per quasta giornata di sicura soddisfazione.

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    • Don Amedeo d’A.

      La ricerca di una soluzione all’eterno dilemma

      Chi sono,
      da dove vengo
      dove vado

      rimane insita nell’essere umano che sceglierà, sempre, di potere operare al meglio, nella propria vita e per il proprio destino.
      La ringrazio per gli auguri.
      Cordialità

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  12. Caro Ninni,
    lo sai che i tuoi pensieri dipingono di curiosità e di paura.
    Questo tuo narrare, descrivendo emozioni che nascono spontanee, limpide e pulite, come quando ascolti affascinata una persona di cui ti stai innamorando.
    Sensazioni cucite agli angoli di uno sguardo, che varcano i confini di una vita e penetrano nel profondo del mare, una giungla di colori che non sono più colori,si avvolgono al nastro dell’anima di un corpo che non è più.

    Questa è la pagina che la si vorrebbe leggere ogni giorno,quando sei giù per questo o per quello, per darti la spinta perché si deve vivere il nostro tempo questa pagina ti colma di sensazioni. Mi è piaciuto l’incipt, la descrizione della luna, della terra, ed allora la nostra Terra, appare ancor più bella, dopo che le soave freschezza dei tuoi pensieri ne ha dipinto l’incanto.
    Ti abbraccio e con un bacio ti auguro buon compleanno.

    L.
    PS: sto leggendo il tuo libro. Che bello.
    Ciao

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  13. Ti auguro un cielo immenso di cose belle..
    Sia la tua serata dedicata al dolce riposo…
    Rinfrescati e ristora la tua anima…

    Oltre il tempo e il Mondo Accanto …
    Tanti auguri Ninni.

    Susi

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  14. Un passo molto importante per capire e per capire il mondo.
    Il principio di comprensione passa, quasi sempre, dalla comprensione per il mondo che ci circonda e che ci da quella soddisfazione di saperci vivi.

    La vita, allora, ci regala durante i suoi silenzi, quelle manifestazioni quei consensi che ci illuminano e ci garantiscono la sopravvivenza.
    We are surviving, noi stiamo sopravvivendo a tutto questo quando, nell’intino nei nostri cuori ci lasciamo dietro i problemi e ne affontiamo di nuovi. Il sistema dell’emozione fa il suo effetto allora…
    Tutto si muove allo stesso modo..

    Grazie Ninni per avermi suggerito alcune battute.
    Ti sono grata.
    Ti faccio tanti auguri e insieme a te li faccio, anche, a chi sappiamo noi …

    😀

    Un caro saluto a tutti: ho da fare la festa a qualcuno!

    😀

    Kisses 4 all

    Vostra Kate

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    • Kate

      Un bel brano il tuo che, come analisi, sembra collimare perfettamente con il testo.
      Sul suggerimento delle “due” battute, figurati.
      Certo che, tu, tenere qualcosa per te mai, vero?

      Grazie e buona giornata

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  15. Buonasera Ninni,
    le parole che qui ho letto rendono merito alla più fervida Musicalità dell’Anima ed io altro non posso fare che coglierne la melodia particolare, a tratti triste, ma con una tristezza che quasi consola di un’invisibile lontananza.
    Le mie restano parole e trovare uno spiraglio di poesia che dia corpo e voce all’emozione nel Silenzioso fluire di Vita e Bellezza che qui si percepisce, è impresa ardua. Per cui mi limiterò a dirti semplicemente …

    … Grazie per tutto questo e per come sei e Associandomi al coro dei presenti
    Ti auguro Buon Compleanno

    I Miei Rispetti
    Ni’Ghail

    Slàn

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    • Nì Ghail

      La forza e la potenza della parola riuscirà, un giorno, a sconfiggere la cattiveria dentro e fuori i nostri cuori.

      Si dirada la nebbia in figure danzanti.
      Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
      A volte una vela. Alte, alte stelle.

      O la croce nera di una nave. Solo.
      A volte mi alzo all’alba e persino la mia anima è umida.
      Suona, risuona il mare lontano.
      Questo è un porto.

      Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.
      Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
      Amo quel che non ho.
      La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
      Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
      La luna proietta la sua pellicola di sogno.

      Grazie, cara Gwen, per quello che riesci a regalare presso queste umili pagine.
      Ti siamo grati davvero.
      Cordialità

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      • Caro Ninni,
        La forza e la potenza della parola sono l’emblema del prezioso tesoro poetico che contraddistingue la tua mano ed il tuo essere ciò che Sei.
        Mi considero onorata dalle tue parole e toccata dalla rara fortuna di poter esprimere la gioia di Essere qui e fruire di tanta cultura e bellezza.

        I Miei Rispetti
        Ni’Ghail

        Slàn

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  16. un’emozione potere leggere e rileggere questo brano pieno e denso di significati. Leggere soprattutto alcuni commenti che fanno sperare bene nelle persone e nel loro esserci che danno significato all’esistenza e al nostro modo di essere.
    Grazie Ninni e un grazie a:
    Maria Silvia, ciao,
    la signora T.E.Warren, buongiorno,
    Anna, buongiorno
    Nì Ghail , buongiorno…

    Una buona giornata per tutti.
    Affascinante la visione della “Fenice”: grazie maria Silvia…
    Au revoir milord

    Annelise

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  17. Si, ulteriori sviluppi per un passaggio intimo che non è possibile sorvolare.
    La visione della fenice è una visione importante. La rinascita, con il precedente annichilimento, è importante per comprendere…
    Mi piace proprio.
    Buona giornata

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  18. La perfezione del modo di vivere – secondo Marco Aurelio – consiste nel “vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, senza agitazione, senza indolenza, senza recitare una parte.”[…]
    La morte ci è sempre vicina, ogni momento potrebbe essere il nostro e non dobbiamo farci cogliere impreparati.
    Vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo significa essere capaci di dilatare il tempo, di rendere ogni istante della nostra giornata prezioso, affinare i sensi, essere attenti ai particolari, alle sfumature.

    Ma l’atto di liberare è quello stoico del subire per rinascere.

    Ninni sei una meraviglia.
    Grazie grazie

    Ciaoo

    la manu

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  19. Unn brano questo che per fortuna ho letto numerosissimi commenti in giro. Esplicativi che mi hanno fatto capire meglio, tutta la profondità e la bellezza di questo scritto.
    C’é tanto di che pensare.
    Ninni hai scritto una cosa bellissima.
    Buona serata.
    Un saluto per tutti

    Lilly

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  20. Ma che bello.
    Ero passata l’altro giorno e mi sono soffermata su questo brano. Era bello vero.
    Poi mi ero ripromessa di ripassare ma senza fortuna. C’erano molti commenti, ma adesso, caro Ninni, te lo confesso mi sono fermata a leggere i commenti e i tuoi commenti di risposta.

    Ma questa è cultura, letteratura. Mi sento intimorita da tanti bei spunti che si ritrovano in questo luogo.
    Bello
    Ho visto delle New Entry che hanno già preso la situazione in mano.
    Bene…

    Ciaoooo

    🙂

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  21. Caro Milord,
    ormai sono diventata proprio fra gli ultimi a commentare ma il tempo mi manca in questo periodo e ve ne chiedo mille volte perdono.
    La bellezza del vostro scritto è indicibile. Ogni volta credo di aver letto il più bello ma la volta successiva leggo un altra meraviglia ancora più intensa e profonda.
    Ne resto estasiata, leggendo anche tutti i bellissimi commenti: tutto diviene ancora più profondo e condiviso.
    Una grandezza che solo voi sapete creare ogni volta. Grazie Milord
    Permettete un abbraccio sincero
    la vostra amica

    Giovanna

    La storia siamo noi

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