Referendum? NO, grazie!

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PREMESSO
– che la Costituzione è legge fondamentale di uno Stato e segno visibile dell’identità di un popolo, poiché essa definisce le regole della democrazia, i diritti fondamentali delle persone e delle formazioni sociali, l’equilibrio dei poteri ed i rapporti tra le istituzioni;
– che il Governo italiano attualmente in carica ha previsto per l’autunno 2016 l’indizione di un referendum popolare sul progetto di revisione costituzionale delineato, per iniziativa dello stesso esecutivo, dal c.d. “disegno di legge Boschi” approvato dal Parlamento ad aprile;

RITENUTO
– che la suddetta riforma – concepita per correggere i vizi d’origine del bicameralismo perfetto e tagliare i costi della politica – costituisca invece un rimedio peggiore del male sotto numerosi aspetti (moltiplicazione inopportuna delle tipologie del legiferare; accentramento delle prerogative di controllo sulle istituzioni nella figura del capo del governo; compressione della sovranità popolare; grave vulnus al pluralismo delle istituzioni ed al principio della separazione dei poteri; creazione, all’interno del nuovo Senato, di un’ennesima declinazione della vituperata “casta”, per giunta impermeabile al voto dei cittadini);
– che in ultima analisi le summenzionate alterazioni della nostra Carta fondamentale compromettano la centralità del Parlamento, riducendo i contrappesi istituzionali ed al contempo ampliando oltre misura i margini di manovra di quello che a tal punto si configurerebbe come un “premierato di fatto” estraneo alla tradizione politica italiana;
– che non viene considerato nella riforma l’Articolo 139 della Costituzione, il quale sancisce la immutabilità della forma istituzionale repubblicana in pieno contrasto con l’Art. 1 che attribuisce al popolo la sovranità, creando una grave incongruenza nella Carta;
– che, addirittura, si potrebbero ascrivere al rango di Padri della Patria e della Costituzione”, grazie a questa pseudo riforma anche i dottori Matteo Renzi, la On.le Maria Elena Boschi e il Sen.Denis Verdini (e personalmente assolutamente intollerabili tutti e tre); tutto ciò premesso e ritenuto

IMPEGNA
la persona del milord, al secolo Ninni Raimondi, ad esprimere in ogni sede competente e con le più ampie forme di divulgazione il proprio giudizio fermamente negativo sull’impianto di revisione costituzionale così come strutturato.

Si rilascia la presente a scopo, appunto, divulgativo.

-O-O-O-O-O= O O O O O =O=O=O=O=O-

Ed ecco, in estrema sintesi, alcuni dei nostri perché in favore del NO:

1) Il Parlamento viene eletto con una legge incostituzionale!
2) La riforma è stata approvata, in seconda votazione, con il “porcellum” che è incostituzionale! Legge che consegna a una minoranza, anche molto modesta degli elettori, il controllo totale del Parlamento ( 340 seggi su 630 ) e permette, grazie ai capilista non soggetti al voto di preferenza dei cittadini, che la maggioranza dei futuri deputati sia scelta direttamente dai vertici dei Partiti, così espropriando gli elettori del loro diritto!
3) Il Parlamento non è espressione democratica del popolo, ma di un premio di maggioranza spropositato e abominevole!
4) Buona parte dei soggetti politici che hanno approvato questa rifoprma sono “indagati” o “condannati”.
5) Questa riforma porterebbe, in qualità di “padri costituzionali” i nomi di “Boschi, Renzi e Verdini: totalmente inaccettabile!
6) La riforma è assolutamente identica al disegno presentato da Berlusconi e che nessuno voleva, bocciata con un Referendum nel 2006 e che comporterebbe uno spostamento inaccettabile del potere dal Parlamento al Governo, indebolendo la rappresentanza e la sovranità dei cittadini!
7) Il Senato sarebbe rappresentato dai “nominati” dei partiti, non eletto, ma un Gran Consiglio delle Lobbies!
8) la riforma non fa risparmiare un bel niente, ma aumenta i costi!
9) Il Popolo verrebbe estromesso dalla decisione dei partiti nei confronti del Presidente!
10) Gravissimo: Un premio di maggioranza al 40% e il Senato NON eletto, sarebbero gli assassini della Democrazia!

Con questa riforma costituzionale, nei fatti, si avrebbe:
1°) L’esistenza di un’unica Camera, poco rappresentativa del Paese e della sovranità popolare, docile strumento nelle mani del capo dell’Esecutivo (segretario, anche, del Partito più forte).
2°) La possibilità per la maggioranza parlamentare di eleggersi anche da sola il Presidente della Repubblica e i membri laici della Consulta e del Consiglio Superiore della Magistratura.
Alla Camera dei Deputati così trasformata si affiancherebbe un Senato svuotato di ogni funzione effettiva i cui componenti saranno “pescati” tra Sindaci e Consiglieri regionali, prevalentemente occupati in altre funzioni, eletti in tempi e modi differenti, con competenze per lo più marginali
In questo modo si alterano la divisione dei poteri e gran parte del sistema di pesi e contrappesi che hanno sinora impedito la dittatura di una “maggioranza” parlamentare minoranza nel paese reale!
In questo modo le riforma della Costituzione della Repubblica e della legge elettorale, allontanerebbe ancor di più i cittadini dalle istituzioni e dalla partecipazione, rafforzando la tendenza a mortificare nelle politiche di governo, le ragioni del lavoro, dell’uguaglianza e della giustizia sociale.
A nostro modesto parere, per affrontare la crisi reale del sistema parlamentare e della stessa democrazia causate dallo strapotere del capitale finanziario rispetto alle politiche di governo e da un sistema politico non più rappresentativo dei cittadini, servirebbe un cambiamento reale, più semplice e più netto.

Qualche esempio, a braccio e senza andare a scomodare la Costituzione:
A) Riforma di partiti e movimenti come prevede “esattamente” l’art.49 della Costituzione.
B) Rafforzamento dell’autonomia degli organi di garanzia, Statuto delle minoranze, Legge sul pluralismo e la libertà dell’informazione, Istituti che favoriscano in modo effettivo la partecipazione popolare alle scelte politiche.

In tal modo – non stuprando la Carta Costituzionale ma continuando a guardare all’uguaglianza come il suo valore di fondo – tutti potremmo esser cittadini più liberi, più responsabili verso gli altri, più capaci di far fronte alle sfide della complessità e della globalizzazione.
Tutto il contrario di quello che questa riforma della costituzione propone: maggiori diseguaglianze, minore partecipazione dei cittadini e dei loro rappresentanti alle decisioni.

ULTERIORI, PERSONALI, RIFLESSIONI:
I) È decisivo il come.
Un Parlamento illegittimo per l’incostituzionalità della legge elettorale, e una maggioranza raccogliticcia e occasionale, col sostegno decisivo dei voltagabbana, stravolgono la Costituzione repubblicana.
L’irrisione e gli insulti rivolti agli avversari, vogliono nascondere l’incapacità di rispondere alle critiche.

II) La legge Renzi-Boschi-Verdini non è vero che riduce i costi della politica, cancellando le indennità per i senatori non elettivi.
Il risparmio è di spiccioli.
La gran parte dei costi viene non dalle indennità, ma dalla gestione degli immobili, dai servizi, dal personale.
Mentre anche il senatore non elettivo ha un costo per la trasferta e la permanenza a Roma, nonché per l’esercizio delle funzioni (segreteria, assistente parlamentare, etc).
Risparmi con certezza maggiori si avrebbero – anche mantenendo il carattere elettivo – riducendo la Camera a 350 deputati, e il Senato a 150. Avremmo in totale 500 parlamentari, invece dei 730 che la legge Renzi-Boschi-Verdini ci consegna.

III) Il nuovo Senato formato da Consiglieri regionali indicati dalle regioni e non eletti-
Un consigliere regionale è espressione di un territorio limitato e infraregionale, cui rimane legato per la sua carriera politica.
Lo stesso vale per il sindaco-senatore.
Avendo pochi senatori, ogni regione sarà rappresentata a macchia di leopardo.
Pochi territori avranno voce nel Senato, e tutti gli altri non l’avranno.
È la Camera dei localismi e non il Senato delle regioni.

IV) E’ vero che il bicameralismo differenziato semplifica i processi decisionali e assicura maggiore rapidità?
Una sciocchezza!
Negli art. 70 e 72 vigenti il procedimento legislativo è disciplinato con 198 parole.
La legge Renzi-Boschi-Verdini sostituisce i due articoli con 870 parole.
Può mai essere una semplificazione?
In realtà si moltiplicano i procedimenti legislativi diversificandoli in rapporto all’oggetto della legislazione.
Ne vengono incertezze e potenziali conflitti tra le due camere, che potrebbero arrivare fino alla Corte costituzionale.

V) Non è vero che la fiducia, che viene data dalla sola Camera, contribuisce alla stabilità di Governo.
Proprio per nulla.
Nell’intera storia repubblicana il diniego della fiducia ha fatto cadere soltanto due governi (i due governi Prodi).
Lo stesso governo Renzi è nato con una manovra di palazzo volta all’omicidio politico di Letta.
Senza quella manovra, Letta potrebbe essere ancora in carica dall’inizio della legislatura.

Abbiate le nostre migliori cordialità

47 pensieri su “Referendum? NO, grazie!

    • Beppe

      Ti ringrazio e sono felicissimo di leggerti concorde.
      Siamo arrivati allo svilimento della democrazia. Lo stravolgimento, con l’attacco proditorio e vigliacco alla Carta Costituzionale mi rivolta.

      Con una stima più che ricambiata e profonda quanto antichissima amicizia ti saluto

      Ninni

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  1. Caro Antonmaria

    Spero che, quanto avete scritto a motivazione del NO al referendum, sia letto da più persone possibile.
    Siamo governati da imbonitori e parolai che spacciano per riforma qualcosa di pericoloso a compromissione della democrazia. È sempre più evidente lo svilimento della sovranità popolare e la negazione dei più elementari diritti sociali per gli italiani; questi ultimi oltraggiati e discriminati dai privilegi che si riconoscono tosto agli immigrati.
    È lodevole, Antonmaria, il Vostro impegno politico/sociale, non potrebbe essere diversamente considerato il Vostro evidente e spiccato senso della giustizia.
    Avevo già preso la mia decisione a favore del NO, ma altre considerazioni avete aggiunto a quelle che avevo già da sola meditato: dunque la mia scelta è stata rafforzata
    e le porterò in discussione ove mi capiterà.
    Con la speranza che chiunque Vi legga capisca la responsabilità di tale voto e cosa comporterebbe l’ opzione Si, Vi ringrazio e Vi saluto con sempre tanta Stima e Sincero Affetto.

    Maria Silvia

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      • Gentile Signora Giorgia

        Questo referendum è di estrema importanza, potrebbe essere compromessa la democrazia. NO deciso, da far capire agli eventuali esitanti.
        Ricambio l’ augurio per una bella serata.
        Con Simpatia,

        Maria Silvia

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    • Maria Silvia
      (Sospeso il Voi)

      Indiscutibilmente la negazione democratica, non è opponibile all’instizione del referendum.
      nei calcoli della/delle persone circa la consultazione si è valutata la sfiducia del Popolo italiano, vessato da mille problemi, sulla probabile mancata partecipazione alla consultazione referendaria.
      In questi tempi di crisi, il Popolo vessato da una crisi strisciante e tragica, deluso dalla politica e dall’antipolitica, avrebbe anche ragione sulla defezione…
      Ma.
      Ma qua sta il gioco delle parti.
      Questa consultazione “non ha il quorum” e passa COMUNQUE a maggioranza assoluta.
      Capirai che, dunque, è importante per tutti i soggetti politici attivi (Istituzioni, deputati e Senatori), come quelli passivi (Popolo italiano) andare ad esprimere il proprio “parere”, votando.
      E’ importante, importantissimo sul serio.
      Per un voto soltanto si consegna l’Italia alla dittatura dei poteri sovranazionali, o, sempre per quel medesimo voto, si salva la democrazia, procedendo comunque ad una riforma equilibrata.
      Ti ringrazio è sempre un vanto e un orgoglio poterti annoverare tra i migliori commentatori/commentatrici di questo umilissimo spazio web.

      Antonmaria

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      • Gentile Annelise

        Non vorrei sembrare impertinente, ma non capisco la contraddizione che Ti soddisfarrebbero le mie motivazioni tuttavia propenderesti per qualcosa che, se dovesse cambiare, comprometterebbe la democrazia.
        Ti ringrazio comunque per aver replicato e Ti auguro una buona serata.

        Maria Silvia

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    • V.A.I. donna Maria Silvia

      Le sue argomentazioni, sono estremamente lucide e piene di sano apporto. L’estensione del Suo preg.mo commento, mi ha portato alla riflessione, pressocché risolutiva, che ho testé esposto a S.A.I.
      Nell’incertezza fino adesso maturata. Milord e Lei avete fugato, suffucentemente, qualsiasi dubbio di merito.
      Mi riservo, ovviamente, un’analisi “del merito”.
      Voglia accettare, donna Maria Silvia, i miei omaggi più sentiti.

      Amedeo

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      • Preg.mo Don Amedeo d’ A.

        La ringrazio per l’ onore di aver preso in considerazione il mio apporto sulla scelta che saremo chiamati a fare riguardo la (pseudo) riforma costituzionale del governo del Dr. Renzi, sul filo di lana tra l’ illegittimo ed il legittimo.
        Voglia gradire il mio auspicio per una bella serata.
        Con Stima,

        Maria Silvia

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    • Giorgia mattei

      >I “premesso”, sono un riassunto alla situazione negativa in cui ci troviamo.
      Ti ringrazio per l’apporto e la rassicurazione.
      E’ importante attivare, da subito, questo passaparola urgente.
      Grazie e ciao

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  2. No no no e no, ci mancherebbe!
    Un ribaltamento dello spirito costituzionale per creare un Senato di protetti con l’immunità parlamentare e abuffini alla Camera che continuani a fare i loro comodi.
    Che schifo!
    E in tutto questo il popolo non passa neanche di sfuggita.
    No e NO!

    Sì milord, grazie.
    Vostra Raffaella

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    • Raffaella S.

      Un ribaltamento costituzionale, con attribuizione di poteri “strani” e soprattutto non controllabili (L’esautorazione del controllo popolare ècompleta) diverrebbe realtà, con grave minaccia per la vita democratica del paese stesso.
      vessazioni su vessazioni.
      Grazie e buona giornata

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  3. Ecco che finalmente se ne parla un po’ di più.
    Siamo in pieno oscurantismo con un”signore” prestato al governo dello Stato, da un altro signore che era incostituzionale.

    Non deve passare una “pseudo” riforma, che garantisce i posticini a chi dicono loro.
    Il popolo sempre fuori.
    E poi i Senato è la Prima istituzione della repubblica.
    Hai scritto giusto: BASTAVA DIMINUIRE IL NUMERO DI PARLAMENTARI E SENATORI.
    Che c’era di male?

    No, bisogna cambiare tutto per non cambiare, anzi coprire, tutto.
    Grazie Ninni per aver profuso la tua competenza in questo tema.
    Ciao

    Francesco

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    • Spillo

      Già, diminuendo il numero dei parlamentari (Parlamento e senato della repubblica) il risparmio sarebbe stato notevole.
      Ma il problema è sganciare le remunerazioni del Parlamento e del Senato dagli emolumenti dell’Alta magistratura.

      ne converrai che a nessuno “conviene”.
      Ciao e grazie

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  4. Confesso che grazie al vostro articolo milord mi sono schiarita le idee.
    Qua sono tutti immersi nel s’, come dire almeno iniziamo e poi si vede.
    Però la considerazione che non si tratta di un Decreto o una leggina. Questa è una riforma costituzionale, impegnativa (ho visto la procedura che è complicata).
    No no, per aggiustarla poi ci voglio cento anni.
    Grazie milord.

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  5. Propendo nettamente per il “sì”.
    Però, prima, devo cercare di leggere, per quel poco che ne capisco, nel dettaglio la riforma (sicuramente alcune parti mi resteranno oscure). Poi ci rifletterò, bilancerò le cose “buone” e quelle “cattive”, e alla fine deciderò definitivamente. Sperando di fare la scelta giusta.

    Saluti.

    Midìl

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  6. Sull’ ITER DELLE LEGGI….. Cosa serve se poi Renzi ha già dato prova di legiferare con FIDUCIE a ripetizione usando i vari CANGURI che hanno ELIMINATO completamente la DIALETTICA PARLAMENTARE ? Con l’ ITALICUM un partito con il 20-30 % governerà sul rimanente 80 70% senza il contrappeso del Senato .

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  7. Io votero no nn per ideologia ma perche questa riforma nn mi piace l’ avrei voluta diversa oppure con qualche accorgimento di compromesso con le mie idee politiche….

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  8. Il problema non credo sia il referendum. Io credo che sia una manovra per assicurare ai poteri forti la loro sopravvivenza diretta.
    Sembra quasi che abbiano preparato tutto in sequenza.
    Comunque le sue ragioni per il NO sono supportate bene.
    Buongiorno

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  9. Leggo questa analisi e mi trovate d’accordo milord.
    Presa in giro, vituperata e offesa questa italia naviga in cattive acque. Anzi, non naviga affatto: è affondata.
    Sono felice, contenta, direi raggiante nel leggervi e nel leggere le intelligentissime prese di posizione da parte di molti commentatori.
    Mi trovo d’accordissimo, per esempio, con la signora Maria Silvia che saluto e con la Signora Giorgia mattei che saluto.

    Ma cosa si aspetta a buttare fuori Mr Renzi?
    Non credo sia più possibile sopportare questo golpista, pezzente, ignorante, sbruffone, cialtrone, ridicolo, ridaiolo, opportunista, bugiardo, falso …
    Sono veramente indispettita.

    Buona sera Milord

    Anna

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    • Anna Blu

      Capisco e comprendo la tua veemenza. Il “signorino” ha ridotto l’Italia in tocchi. Certo il passaggio Monti non ha eccelso in bontà, ma il signorino di Rignano ha operato tanto da ridurci al silenzio.
      Grazie per il passaggio

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  10. Un giudizio su questo referendum non mi sento di darlo perché ho le idee veramente confuse.
    Certo che tu milord, hai fornito spiegazioni ottime, ma non ne conosco i termini.
    Considera che mi trovo a Parigi e che non verrò a votare in Italia.
    Se posso dire una frase d’istinto, io voterei per il Sì, così qualcosa si muove…
    Poi a riparare c’é sempre tempo.
    Ma devo dire che quanto scrivi ha una certa sostanza…
    Si deve vedere…

    Convengo con la signora Anna su quanto afferma..
    Buonasera milord.
    Da Parigi con furore.
    Bisoussss

    Annelise

    PS: un caro saluto alle amiche!

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    • Annelise

      Registro un andamento discontinuo nella tua esposizione. Vorrei capire.
      Sei propensa per il Sì e sta bene.
      -Poi mi dici che saresti convinta al No grazie ad una serie di argomentazioni.
      -Poi sostieni le argomentazioni di Maria Silvia, accettandole in toto.
      -Poi sostireni che Anna è condivisibile, laddove gli argomenti anti-Renzi, da argomenti, diventano convincenti.
      Perdonami, ma sarei interessato a comprendere meglio il tuo pensiero per districarmene. Giusto un attimino.
      Probabilmente mi è sfuggito qualcosa…
      Grazie per avere scritto.
      Buona sera

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  11. Leggo, con piacere, questa sua esposizione dei fatti che diverranno soggetti precisi dopo la consultazione referendaria.
    Le devo dire, carissimo dott. Raimondi, che Lei si è speso, come sempre, in prima persona nel definire al meglio il significato di questo voto. Ho letto approfonditamente quanto da lei molto gentilmente sostenuto.
    Vede, mi trovo ad un bivio …
    Comprendo il suo porre in essere una sorta di movimenti che potrebbero occludere i normali canali democratici.
    Voglio pensare ad una certa onestà intellettuale nei referenti la politica.
    Certo che, come da lei pregevolmente sottolineato, il Governo della Repubblica non ha dato il proprio massimo.
    Assistiamo ad una fagocitazione della dignità dei cittadini davanti l’estro dell’apparire.

    A suo favore devo sottolineare la assoluta onestà intellettuale, cosparsa da elementi di vivezza politica.
    Per me è molto difficile sostenere, a questo punto, le ragioni del Si e fare di una riforma (che ogni giorno di più, mi appare sempre più sbagliata) uno strumento … per una dittatura strisciante.

    Sono “quasi certo” di risolvere la questione con un bel NO.
    Le sue ragioni, A.I., sono notevolmente definite e ragionate.
    Mi compongo in una accettazione che, spero, sarà la più ragionevole possibile.
    Voglia accettare, A.I., la mia più profonda stima, estensibile a S.A.I. la pregiatissima a Vs conoscenza.
    Grazie e buona serata

    Amedeo

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    • don Amedeo d’A.

      leggo, V.A. un commento intelligentemente sopraffino e politicamente avanzato. La Sua analisi che si dipana sulle eventualità che ho descritto, è oculata.
      Una licenza poetica, forse, potrebbe indicare che “Per me si va … tra la perduta gente …”.
      Beh la perduta gente, nel nostro caso, è rappresentato dal gruppo di governo di Palazzo Chigi. Un gruppetto che, alacremente, sta operando per … nulla fare.
      Parere mio, per carità. Ma a detta di molti queste mie affermazioni diventano realtà.
      Il popolo avanti a tutto, urlava Robespierre.
      Quello che mi colpisce e preoccupa è che, lo stato di Guerra, con questa “pseudo-riforma” può essere dichiarato senza alcuna votazione o consultazione con le Camere parlamentari (Parlamento nazionale e Senato della Repubblica).
      Infine, ma non per ultimo, abbiamo questa riforma dell’Alta camera (Il Senato) che lascia molto perplessi.
      Perdiamo i Saggi anziani (i Senatori), supremi guardiani del bene del popolo, per ottenere una metamorfosi verso la Camera delle Regioni dove la competenza è bandita.
      Non ci siamo, V.M.
      Non ci siamo proprio.

      La rignrazio per avere commentato e confidando che possiate avere quanto sperate, salutandola cordialmente.

      Ninni

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  12. Kate,
    sto per cancellare il tuo commento che , personalmente, mi sembra sguaiatamente inappropriato..
    Se ci tieni scrivine un altro e lo metterò in coda. Stiamo trattando argomenti serissimi, dove è messa in discussione l’esistenza stessa della nostra democrazia.
    Per favore non fare alcuna menzione. Non è carino.
    Abbi pazienza.
    Tra cinque minuti cancello

    Grazie

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  13. Un argomento che mi è difficile capire. Forse perché sono australiana e da noi il sistema di Governo è un po’ diverso.
    Viviamo di certezze nella convinzione di operare bene nel sociale.
    La politica, poi, interviene per il benessere popolare e per l’aiuto nel sociale. Alcune volte, pero assistiamo allo scontro di diversi punti di vista. Progressisti, conservatori e riformatori. Dove sbagliamo?
    Cosa possiamo scegliere di nuovo per il meglio?
    Credo che la soluzione sia di potersi fidare dell’istinto di un popolo.
    La sofferenza, caro Ninni, si percepisce oltre i sistemi e qualsiasi situazione, pur di togliere la sofferenza, va bene.
    So, certamente, che consiglierai per il meglio e mi sembra di leggere una spiegazione bella e approfondita.
    Mi auguro, per voi, che sappiate scegliere e che quello che vi aspettiate si possa avverare.

    Ti lascio, come lascio a tutte e tutti, un caro saluto.
    Buona giornata

    Kate

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    • Kate,

      ti ringrazio per aver scritto un tuo parere sulla situazione politica anche se, particolarmente nel tuo caso, questa situazione ti è sconosciuta.
      I valori di compassione e giustizia sociale ci accomunano e fanno ben sperare.

      Ti ringrazio per esserci augurandoti buona giornata

      Ninni

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  14. Carissimo Milord,
    mio marito ed io siamo per il NO. Leggendo il vostro post abbiamo compreso quanto sia importante questa decisione e ve ne siamo grati.
    Con l’ammirazione di sempre e il profondo rispetto un caro saluto

    Giovanna

    La storia siamo noi

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