Supertramp

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supertramp

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Il 45° Presidente degli Stati Uniti

TRUMP

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Aggiornamento ad uso interno per i sigg. lettori (nella risposta citare, se del caso: Agg.)

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L’impensabile è accaduto.
L’imprevedibile si è avverato.
Donald Trump siederà alla Casa Bianca almeno per i prossimi quattro anni. Poi si vedrà.
La vittoria del miliardario newyorkese è arrivata, stravolgendo tutto e tutti (o quasi). Pronostici, carta stampata e network, politici esteri, star dello showtime; tutti rimasti col naso all’insù a guardare ciò che stava accadendo nella notte più lunga d’America.
Un testa a testa che sin dai primi exit poll ci diceva di una sfida aperta. Poi, piano piano, tutti i tasselli hanno composto quel puzzle rosso e blu – tanto più rosso che blu – di un’America che ha scelto la propria strada per il futuro.
Donald Trump ha vinto anche grazie all’elettorato bianco, deluso e conservatore; ha vinto grazie all’elettorato medio e quello più isolato, rurale (Praticamente il 91% degli americani).
Anche l’elettorato anziano.
Sì, ancora una volta come nel caso Brexit di qualche mese fa sono stati soprattutto “gli anziani”, o se preferiamo usare un altro termine in “i più grandi” a determinare l’esito di un voto. I giovani, con velleità progressiste ma da tavolino, hanno perso, in questo caso anche gli immigrati hanno perso (ispanici e afro in testa) semplicemente perché non hanno accolto l’invito ad attivarsi politicamente con idee e con fatti che Hillary Clinton ha tanto profuso. In fondo, la sconfitta della candidata democratica, era tenuta in considerazione nel caso di una bassa rispondenza. Che in un certo senso c’è stata.

In molti Stati sono andate a votare più persone che nelle ultime elezioni, quelle del 2012; ma, come detto, ad accorrere in massa sono state proprio quelle classi di elettori determinanti per Trump. Coloro che avrebbero dovuto votare Hillary, al contrario, si sono tirati in dietro.
In fondo, a mobilitare afro e ispanici, oltre ai giovani, era soprattutto Obama.
Finita la sua era, costellata di atrocissime sconfitte sociali e tantissime guerre sparse per il pianeta, è come se si fosse spento un sogno, un ideale, una ragione per la quale credere alla politica.
E allora meglio non dare il voto a nessuno oppure ascoltare questo tipo biondissimo con “riporto” assassino e sentire cosa dice. Parla di pane, lavoro e … basta con tutti questi Marines intrufolati in mezzo mondo: costano tantissimo e servono più in Patria.

Adesso ci saranno facce incredule e commenti disfattisti.
Tutti avevano votato Hillary Clinton, ma chissà come a vincere sarà stato Trump.
Eppure, qualcuno, il proprio voto glielo avrà pure dato.
Con buona pace delle star, che per mesi hanno fatto loro stesse campagna elettorale pro Clinton, e per i tanti sondaggisti che davano la vittoria di Trump per un misero 13% di possibilità. Come il meteo, meglio alzarsi la mattina e vedere, in modo da non avere brutte sorprese.
Per il resto si vedrà, l’anno nuovo ci porterà un’America nuova, una politica nuova, uno scenario mondiale nuovo. Perché Trump è diverso, profondamente diverso da ogni suo predecessore.

Resta l’amarezza non tanto per la sconfitta di Hillary, arrivata ad un passo da essere la prima donna alla Casa Bianca; rimane l’amarezza per aver visto, ancora una volta di più, che a vincere a questo mondo non è il futuro, ma un passato molto spesso stantio che si ripresenta dai toni forti e intransigenti.
C’è bisogno di paletti?
Trump presidente?
Viva Trump.

Cordialità

45 pensieri su “Supertramp

  1. Non sono d’accordo con te Ninni, per la preferenza su Trump. Certo che ha avuto un carisma forte, ma non credo che sia così che si affrontano i problemi. Non facendo muri o bloccando i barconi della disperazione.
    Mi fa paura quell’uomo …

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    • Annelise Baum

      Grazie.
      Intanto, ti ringrazio per avere evidenziato il fatto che ognuno può avere la propria preferenza politica.
      Donald Trump parla al popolo e parla di fatti. Fatto concreti.
      Niente immobilismi e niente vittimismi di sorta.
      Il discorso potrebbe essere molto complicato, per cui mi attengo alla risposta dei fatti e mi fermo qua.
      Non capisco la tua paura verso Trump. Mettiamolo alla prova.
      Su Obama, senza alcuna richiesta e con un Nobel per la pace, si sono scatenate guerre in tutto il pianeta.
      Di cosa stiamo parlando?

      Grazie e buona giornata

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  2. Trump ci riserverà molte sorprese e credo che saranno sempre più positive. Lui nasce da una mezza solevazione popolare.
    Ma cos’é questo buonismo imperante? Serve soltanto a farsi belli davanti agli altri per scroccare qualcosa di più del lecito…
    E poi,per piacere, non parlatemi dei barconi …

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    • Anna Blu

      Indiscutibilmente è stata proprio una sollevazione popolare l’ascesa di Trump.
      Il pacifismo ostentato e arrogantemente imposto hanno fatto il peggio de peggio.
      Meglio il parlare diretto alle persone disagiate che capiscono che così non si può più andare avanti.
      Trump si è incarnato in una sorta di guerra contro tutto quello che è lobby.

      Grazie

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  3. Non andiamo sul personale, adesso.
    Io condivido la scelta di Ninni per Trump. Mi da la sicurazza e la certezza dell’uomo del fare!
    La politica politicata di Obama ci ha ucciso tutti prevaricandoci…

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  4. Interessante questa elezione e soprattutto il personaggio Trump. Si deve dire che in Italia, non è stato dato alcuno spazio al personaggio Trump. I media hanno trattato, forti dell’arroganza finale, Trump come una marionetta. Peccato, ed era evidentissimo, che è stato votato da milioni di persone. Per cui …

    Signori, per piacere, qui dentro siamo degli ospiti …

    Buona sera dott. Raimondi
    (Mi perdoni se non posso intrattenermi, ma al momento, capirà, sono impegnato e proprio adesso.)
    Buona sera

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  5. Caro Antonmaria

    Esulto con Te!
    La Clinton, pur avendo avuto dalla propria parte la comunicazione globalizzata, non ha avuto la meglio sulla volontà popolare.
    Chapeau al coraggio di quegli americani, la maggioranza, che si è ribellata al sistema di potere impostato da Obama.
    Sicuramente c’ è la volontà del neo presidente per una politica pacifista e non di arroganza guerrafondaia.
    Buon lavoro, Trump!

    Grazie Antonmaria, un saluto con Stima e Affetto.

    Maria Silvia

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    • Maria Silvia

      Concordo, in toto, con l’analisi da te formulata. una disamina sintetica che rispecchia il mio modo di vedere la questione, se di questione si può parlare.
      Donald Trump, potrebbe essere configurato come il Presidente Silvio Berlusconi statunitense.
      La creazione di posti di lavoro, il tendere al benessere nazionale e indiscutibilmente il seguito politico (altrimenti non sarebbe mai stato votato) ne fanno un anchorman di interesse sociale.
      Parla alla gente disperata senza tanti sofismi o trascinamenti filosofici.
      Si è rivolto a quell’elettorato deluso dalle convenzioni sociali appoggiate da Obama. Convenzioni da specchietto che hanno soltanto prodotto ulteriore fame e miseria.
      Il NWO sta ribollendo lanciando strali dappertutto perché i piani sono rimasti scombinati.

      La Hillary Clinton ha avuti più denaro di Trump nella campagna elettorale, per circa un miliardo di dollari.
      Dove è finito?

      Ciao e grazie per l’attenzione.

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    • Suzie

      Ottimismo, adesso, non esageriamo.
      Nel panorama politico tra una Clinton, oscura mandante dell’attacco in Libia e un Trump, imprenditore intraprendentissimo, ma sicuro paladino dei “poveri” (si è visto l’anno scorso con l’assegnazione di mille alloggi da parte della Trump Foundation, a gente disagiatissima).
      Su queste basi ho formulato il mio parere.
      Poi, sai, a pagare e a morire c’é sempre tempo.
      Grazie

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  6. Rilevo il suo post manifesto e al meno peggio non posso fare altro che concordare con lei.
    La Clinton non mi ha dato, quasi mai, certezze politiche, mentre il decisionismo di Trump (sovente azzardato) ha prodotto risultati.
    Risultati arroganti è vero, ma risultati certi.
    Buona giornata

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    • Don Amedeo d’A.

      Il fatto che lei abbia risposto al mio “Manifesto” mi è di orgoglio.
      La Clinton, sulla base dei risultati politici (e credo che soltanto su questo ci dobbiamo basare) non sono lusinghieri.
      Pronta a tradire (sul modello di un più noto “Enrico stai sereno“) e a cambiare bandiera (veggasi la corsa alla Vice presidenza quando si trattò di “barack Obama).

      Voglia gradire, v.M., la mia cordialità più sentita..

      Ninni

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  7. Avrai notato che ho scritto che non c’era molta scelta. Paragono Trump a Berlusconi ed ho già detto tutto, sai come la penso su Silvio. Sappiamo dei danni provocati dal Silvio ma lui aveva a disposizione solo l’Italia. Trump ha tutta L’America… non oso pensarci. Inoltre non condivido certi suoi atteggiamenti e lo sento molto ambiguo, di una doppiezza preoccupante. Non mi piace neppure la Clinton. A questo punto avevamo alternative? Paperino forse. Ha saputo parlare agli americani? Sappiamo tutti com’è facile promettere prima… vedi appunto Obama.

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  8. Caro Ninni,
    tu sai che non sono mai riuscito a digerirlo Mr. Trump, ma sicuramente ha delle qualità che lo hanno portato ad essere votato al fine di ottenere quel minimo di 270 Grandi elettori.
    I Grandi Elettori lo hanno gratificato..
    Vedi, nel pieno rispetto della contesa democratica che ha, ancora, la forza di stupirmi, avrei preferito la Clinton che trovo un po’ più seria.

    Un abbraccio, amico mio e grazie

    Enrico

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  9. Caro Ninni,
    scusami ma non approvo ( per quello che vale ) la scelta di Trump. Ora cerco di spiegarti il perchè: un uomo, per quanto capace nel suo campo che dichiara apertamente di essere contrario a quel poco di sanità pubblica per i meno abbienti già mi fa star male. Ma il punto principale è un altro: se fino a 4 anni fa non faceva politica ora si trova a capo della più grande e trainante nazione al mondo. Ha tutto il Senato nelle mani quindi non potranno contraddirlo. Cosa può capire e fare in modo di trattare la politica internazionale senza la minima pratica delle conseguenze? Per quanto riguarda gli affari interni degli Stati Uniti farà come meglio crede ( fatti loro ) ma è la possibilità di comandare il mondo che mi preoccupa…l’esperienza di una reale politica estera a volte tanto delicata e sottile dove la prende ? Pensi si tirerebbe indietro nel caso di una guerra ? Credo non potrebbe neanche permetterselo. Gli Stati Uniti non potranno mai essere neutrali al punto in cui sono arrivati a tutt’oggi.
    Ti chiedo scusa per quanto mi sono dilungata ma se hai tempo chiariscimi le idee.
    Con l’affetto e il rispetto di sempre, accetta il mio abbraccio

    Giovanna

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