Ad memoriam: I

 

C’è stato un tempo in cui gli uomini erano gentili
In cui la loro voce era dolce
E le loro parole invitanti
C’è stato un tempo in cui l’amore era cieco
E il mondo era un canto
E questo canto era bellissimo
C’è stato un tempo
Poi, tutto è crollato

Ho fatto un sogno in un tempo che ormai non esiste più
Quando la speranza era alta
e la vita degna di essere vissuta
e sognai che l’amore non sarebbe mai morto.
Ho sognato che Dio mi avrebbe perdonato.
Allora, ero giovane e senza paure
e quando i sogni nascevano, erano usati e poi gettati.

Non c’era alcun prezzo da pagare
Nessuna canzone cantata
Nessun vino bevuto

Ma le tigri arrivano di notte
Con voci lievi come il tuono
e mentre distuggono la tua speranza,
trasformano i tuoi sogni in una, orribile, vergogna!

Hai diviso il letto con me, per un’intera estate;
hai riempito i miei giorni di meraviglie senza fine;
hai accettato la mia innocenza con semplicità:
ma tutto questo finì con l’arrivo dell’autunno.

Eppure sogno, ancora, un ritorno con la speranza
e che vivremo, insieme, gli anni che ormai ci restano.

Ma ci sono sogni che non si realizzeranno mai;
e ci sono tempeste a cui non si può sopravvivere.

Sognai che la mia vita sarebbe stata
così diversa, da questo inferno che sto vivendo
così diversa, ora, da quello che sembrava prima.

Adesso, però, la vita ha distrutto quel sogno che sognai.

Ed è per questo che oggi sto morendo!

Cordialità

25 pensieri su “Ad memoriam: I

  1. Oh mIlord.

    Come è struggente tutto questo dolore.
    Uccide il cuore e disillude sula più assoluta mancanza di Umanità.

    Voi, Milord, sapete parlare al cuore e uccidete il “caso”; uccidete la facilità del vivere per esaltare l’ngosci, il desiderio di ciò che fu.
    La vita!

    Grazie Milord, che bella cosa potervi leggere.

    Grazie

    Annelise

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    • Annelise Baum

      Non credo si abbiano o si debbano avere particolri qualità o sensibilità per prlare al cuore.
      Ci sono gli obiettivi traditi e le scommesse con la vita, perdute.
      Sono fatti che ci riguardano e non necessariamente accaduti.

      Conoscere per capire
      Grazie per aver scritto

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  2. Uno dei più bei canti d’amore che abbia mai letto dlla vostra penna, Milord.
    Una bellezza che soltanto un’anima nobile poteva descrivere.

    Grazie Milord davvero: è sempre bello potervi leggere.
    Angelo del bello.

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  3. E’ lo struggere di un’anima che riempie di dolore i propri ricordi.
    Ad Memoriam, ricordi.

    La distruzione di ogni cosa attraverso gli occhi che furono e che non vedono più.
    versi importanti Milord.

    Versi davvero importanti e profondamente sensibili

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  4. Mi piace la sua, profonda, caratteristica di scavare nell’animo, nella parte nobile dell’essere umano, estraendo la forza dell’Umanità, dentro l’anima stessa.
    In pochi tratti.

    Buona giornata

    Amedeo

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  5. Nei tuoi scritti, Milord, in tutto quello che crei e proponi, c’é una magia. Una magia che fa vivere per migliorarsi.
    Devo dire che, veddendo il 1° a fianco del titolo, mi sono rasserenata: Una lirica così preziosa e struggente non poteva rimanere così solitaria.

    Grazie per utto questo e per la riflessione che provochi.

    Buona giornata

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  6. Come può un sentimento così nobile travalicare la stessa presenza dell’essere umano dentro la sfera del sentimento?
    Un silenzio di rispetto, dentro un rispetto profondo per questo silenzio urlato

    Mi rapite l’anima, Milord mio Signore
    Vi penso sempre

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  7. Cosa conosciamo, noi, del dolore?
    Di questo sentimento che cerca di affossrti, ucciderti e renderti schiavo verso gli altri?
    Il dolore, questo ssassino che, impalpabile, ci condiziona l’esstenza, distruggendola.

    Cosa conosciamo, noi, di tutto questo?
    Grazie Milord per questa dur lezione.
    Una lezione che ci massacra gli occhi e uccide lo spirito del mattino.

    Grazie davvero.

    Babi

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  8. Graffi e insieme carezze all’ anima di chi, Caro Antonmaria, Vi legge in questa poesia straordinaria. Straordinaria è la Vostra facoltà di mettere in versi i moti dell’ animo che, comunemente per ognuno di noi, si imbatte nelle illusioni e disillusioni umane durante le stagioni della vita. Incanti e disincanti che non risparmiano nessuno. E, con la sensibilità particolarmente pregiata che Vi caratterizza, li descrivete verosimilmente Voi per molti di noi. E chi legge, molto probabilmente, si alleggerisce delle proprie pene esistenziali.
    Solo la Meraviglia può scuotere dal peggio e, trovarla in sè e ritrovarla nei propri valori, penso possa essere la Salvezza della forza che innatamente dimora in ognuno.

    E, ogni momento, Voi, mio Caro Kren, siete Meraviglia per il mio cuore. Grazie

    Maria Silvia
    Vostra Sil

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      • Cara Anna

        Grazie per il pensiero, che mi ha accarezzato il cuore.
        RitrovarTi in questa occasione molto significativa rappresentata dalle parole del Milord in questa Sua poesia, è particolarmente emozionante per ciò che hai voluto scrivere in apporto.
        Ho letto il rammarico per la consapevolezza che le occasioni mancate non si ripropongono e che non esiste una vita di scorta.
        Ma se possiedi una sensibilità così profonda, che fa bello pensarTi mentre interessati Ti si legge, è un merito per come hai affrontato finora, vincendo o meno nelle situazioni, il Tuo percorso.
        Il temperamento che traspare dalle Tue parole, senza da parte mia velleità di saccenza, è di persona con forte personalità e con grande capacità di discernimento.
        Hai, da tempo, la mia stima e amicizia.

        Ogni volta che il Milord pubblica, è davvero bello ritrovarmi con Te e gli altri Lettori a Lui affezionati per scambiarsi riflessioni. Momenti di vita, direi, molto ben spesi.

        Ti auguro le più belle cose

        Maria Silvia

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  9. Ci vuole coraggio per guardarsi la vita.

    Ciò di cui non si può parlare,non deve essere detto.
    Ciò che non si può cambiare,deve essere dimenticato.

    O invece no?
    Forse non si può dimenticare nulla.
    Forse,tutti i ricordi ci ricordano.
    Abitano dentro di noi come creature degli abissi.
    E tutte le vite che non abbiamo vissuto,perchè non sono la nostra,ci si aggrappano addosso, ci legano con fili invisibili,ci soffocano con bave di invidia,di rimorso,di sensi di colpa.

    Ci assalgono con un tormento infinito di possibilità perdute.

    E arriva una notte in cui non puoi dormire e tutte le vite che non hai avuto vengono a visitarti in un vortice di ombre e la ragnatela ti soffoca e ti manca il respiro.

    Grazie milord, le riflessioni si accavallano con i minuti e le ore.

    Loredana

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  10. Non si è mai pronti a guardarci in fondo al cuore,
    a frugare dentro i rimasugli delle scelte che abbiamo fatto,
    nella sporcizia dei segreti che non abbiamo condiviso,
    nella melma delle parole non dette.
    Non si è mai pronti a tagliarci la zampa che è rimasta in una trappola nella tagliola, per scappare via liberi.

    O forse sì.

    Non riuscivo a collocare i ricordi,separandoli dai sogni.

    Quelli come noi non parlano come gli altri:serve per riconoscerci.
    Anche se non ce ne sarebbe bisogno,perchè si vede subito come nasci.

    Volevo ritrovare l’ombra di quello che non ero stata.
    E esserlo.
    Volevo che la mia vita di scorta diventasse vera.
    Volevo riprendermi i miei sogni.

    “Tu li conosci i ricordi?”
    “Sì,li conoscevo,i ricordi.Lo sapevo come ti assaltano,di notte,come ti stanno addosso,nel letto. Come ti mangiano lo stomaco.Ti scuotono come vento dai monti”

    Sono la tua 1° Occasione Perduta.
    L’occasione di essere una bambina felice.
    Sulle altre sedie verranno a sedersi tutti gli altri,tutte le tue Occasioni Perdute.
    Tutte le vite che non hai vissuto,le soddisfazioni che non hai ottenuto,i desideri che non hai realizzato.
    Le mancanze che ti agguantano mentre dormi e ti fanno svegliare coperta di sudore perchè il cuore ha saltato un battito.

    Il nome che portiamo non è un accessorio,è la sostanza.
    Non siamo noi che portiamo il nostro nome,è il nome che porta noi.

    Scommetto che sei sempre stata una bambina ubbidiente.
    Una bambina che non diceva mai no.
    Una bambina triste.
    Piangi spesso,di notte,nel tuo letto,vero?
    Ma stai attenta a non farti sentire.
    Anche a scuola è così.
    Stai zitta,stai da una parte,e guardi gli altri che si divertono,scherzano e litigano.
    Vorresti essere come loro,ma non hai il coraggio di buttarti nella mischia.
    Non è fatta per vivere, la ragazza, ma per stare buona buona.
    E’fatta per non disturbare.
    Dove la metti sta.
    E’ così,vero?

    Vedi….basta alzarsi in piedi e non c’è un cameriere che non corra da te.
    Vale anche per gli uomini.
    La vita è tua…ricordatelo.
    Non lasciare che ti facciano vivere quella di un altro.

    Mi sembrava che ogni cosa si potesse aggiustare,che al gioco di carte della vita mi sarebbe stata concessa un’altra mano,e che avrei vinto,questa volta.

    Perchè mi sentii tremare tutta?
    Era il Diavolo.
    Un Diavolo magnifico.

    Sentii qualcosa di duro,di insopportabilmente pesante,che si scioglieva dentro di me.
    Sentii quella voce densa come cioccolato liquido che si faceva strada dentro di me.
    Sentii di nuovo quello smarrimento,quella eccitazione,sentii l’urto del suo desiderio che cercava il mio.
    Ero sposata,ma non conoscevo lo stordimento che il Diavolo mi aveva regalato.
    Non conoscevo il cerchio di fuoco dentro cui il Diavolo mi aveva fatto giocare.
    Non ero mai stata la donna che adesso ero con lui.

    …se mi aveva voluto solo per quei momenti di oscuro desiderio condiviso.
    Se gli ero piaciuta per quell’ora in cui mi aveva baciato perchè ero ingenua e timida e fuori posto,
    perchè poteva avermi e lo sapeva,con l’istinto del maschio predatore che fremeva sotto la sua buona educazione.
    O se,davvero,io l’avevo colpito dritto dentro il petto,trovando il punto dove il cuore si lascia aprire.

    La struggente soluzione all’enigma principale, caro Milord: il mondo, questo aperto sconosciuto.

    Grazie davvero.
    Un caro saluto a tutti gli amici ritrovati

    Anna

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