Ad memoriam: II – Odilio

:   .Un giorno che piovea dirottamente, (era il pallido ottobre), e i valligiani del mondo si perdean dentro la mota, un giovinetto, amico mio, bizzarro gobbo, dagli occhi stranamente neri, questi versi cantò sotto l’ombrello: – O padre eterno, se hai tempo da perdere e se non dormi nei placidi cieli, tu che ogni…

Io non dimentico! 3 Settembre 1982

Io non dimentico! 3 Settembre 1982 Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, Prefetto di Palermo con “pseudo” poteri speciali, stava uscendo dalla prefettura a bordo dell’Autobianchi A112 beige, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, per andare a cenare in un ristorante di Mondello. La A112 era seguita da un’Alfetta guidata dall’agente di scorta Domenico Russo.…

Lucio Dalla era il 4 Marzo 1943

. .   Era il 4 Marzo 1943 La vita privata di Lucio Dalla Lucio Dalla, un cardine della musica d’autore italiana, ha lasciato un patrimonio artistico inestimabile. Nato a Bologna il 4 Marzo 1943, il cantautore è deceduto a Montreux, in Svizzera, il 1° Marzo 2012, dopo aver tenuto il suo ultimo concerto presso…

Lo sfincione

. Lo sfincione nella cultura palermitana Spiegare che cosa sia lo sfincione a chi non ha mai vissuto a Palermo non è semplice come potrebbe sembrare; la maggior parte di questi cadrà in un errore banale, ma legittimo, scambiando questa specialità siciliana per una variante della pizza. Effettivamente le somiglianze ci sono e l’aspetto dello…

23 gennaio 1932

23 gennaio 1932 Il 23 gennaio 1932 esce il primo numero de “La Settimana Enigmistica”: cinquanta centesimi (di lira), 16 pagine in bianco e nero, senza pubblicità e vignette, cruciverba, rebus ed enigmi. Il primo numero riporta sulla copertina l’attrice messicana Lupe Vélez, affascinante protagonista di alcuni corti di Stan Laurel ed Oliver Hardy. Il…

Francesco II di Borbone

  FRANCESCO II DI BORBONE L’ultimo Re delle Due Sicilie La faziosa storiografia risorgimentalista, sempre pronta a denigrare, calunniare e demonizzare i Borbone con il chiaro intento di sminuirne la figura e renderne insignificante l’operato, lo definì spregiativamente con il nomignolo di Franceschiello. Il suo ricordo ci è stato tramandato, quindi, come quello di un…

La bella Italia XXI … e ultimo

. . All’inizio del 1941, in Europa, la bandiera rossa con la croce uncinata sventolava dalle rive dell’Atlantico alle sponde del fiume Bug, il nuovo confine russo-tedesco. Il potente motore della macchina bellica germanica era in “folle”. Dovunque erano giunte, le armi della Wehrmacht tacevano in attesa degli eventi futuri. Soltanto i fronti italiani erano…

La bella Italia XX

. .   La fortuna stava dunque per girare dalla parte degli inglesi. Tuttavia, nel settembre del ’40, a Londra regnava ancora un’atmosfera molto pesante. Martellata dai bombardieri tedeschi e minacciata da un’invasione, l’Inghilterra non era assolutamente in grado di rinforzare le sue posizioni coloniali. Inoltre dovette affrontare un singolare problema diplomatico. All’inizio del conflitto,…

La bella Italia XIX

. . . Nessun impero della storia è durato così poco quanto quello d’Etiopia. Sei anni appena: dal 1936 al 1941. In quei pochi anni gli italiani spesero fiumi di denaro per migliorarlo, ma assai poco per conservarlo. Questa è la malinconica conclusione cui sono giunti i nostri storici di fronte alla rapidità con la…

La bella Italia XVIII

. . Ancora oggi, a tanti anni dalla fine del nostro impero, c’è una canzone che lo ricorda e che, avendo perduto nel frattempo ogni connotazione politica, è diventata un classico. Il suo motivetto facilmente orecchiabile, tramandato di bocca in bocca e di generazione in generazione, è tuttora vivo fra noi, essendo entrato di prepotenza…

La bella Italia XVII

. . Dopo il suo arrivo in Inghilterra, ospite del governo britannico, il negus non si era ancora rassegnato alla sconfitta e il 30 giugno 1936 si presentò, avvolto in un mantello nero in segno di lutto, all’assemblea straordinaria della Società delle Nazioni convocata a Ginevra. La sua apparizione alla tribuna fu all’origine di un…

La bella Italia XVI

. . In Italia, la gente aveva cominciato a capire che la guerra d’Abissinia era giunta alla sua vittoriosa conclusione quando, il 4 maggio, i giornali annunciarono che il negus era fuggito a Gibuti. Il mattino del giorno seguente tutto il paese fu percorso da un fremito. Negli uffici, nelle fabbriche, nelle scuole e nelle…

La bella Italia XV

. . Sotto la sua tenda da campo allestita sulle alture del Mecan sovrastanti la grande pianura di Mai Ceu, Pietro Badoglio fumava pensieroso l’ennesima sigaretta  “Serraglio” allontanando i fastidiosi insetti con il suo inseparabile scacciamosche di crine bianco. Di fronte a lui, al limite della valle, si stavano ammassando gli abissini: una decina di…

La bella Italia XIV

. . All’alba del 10 febbraio 1936 le truppe italiane iniziarono la marcia dì avvicinamento verso l’Amba Aradam, l’enorme massiccio montagnoso coperto da una fìtta vegetazione tropicale che bloccava la via a sud, ossia la strada per Addis Abeba. Mentre le sette divisioni dei tre corpi d’armata impegnati nell’operazione, superato il fiume Gabat, procedevano all’accerchiamento…

La bella Italia XIII

. . . Alla campagna d’Abissinia prese parte volontariamente la “crema” del fascismo militante. Smentendo il luogo comune dell’“armiamoci e partite”, con il quale si ironizzava sul falso entusiasmo manifestato dai gerarchi del regime in occasione di qualche impresa bellica, questa volta molti partirono per davvero. Alcuni con la camicia nera e i gradi guadagnati…