L’Antica Dama

. . Che bel giardino potevo osservare da qui. Ma ero nervoso, quasi come non fossi tranquillo. Come a voler placare la mia inquietudine, un lieve sentore di profumo si insinuò nel cortile. Toccò piacevolmente le mie narici e sembrò fondersi col chiaro di luna. Lo aspirai profondamente mentre stavo in piedi accanto alla fontana.…

L’antica dama

. . Tutti i peggiori ipocriti, accesi della medesima rabbia, che passa per zelo del diritto divino, si diedero a perseguitare ovunque uomini insigni per onestà e famosi per virtù, e perciò malvisti dal popolo, condannandone pubblicamente le opinioni e sollevando contro di essi l’odio furioso delle moltitudini. E, poiché questa procace licenza si adombra…

L’Antica Dama: I Diari III

. . . La giornata passò tra i bagagli, e verso sera venne gente a salutare la signora Haricot. Cenammo nel salotto, ed ella andò a letto subito dopo cena. Non lo avevo più veduto. Alle nove e mezzo circa scesi dabbasso, col pretesto di farmi dare delle etichette per i bagagli; nella galleria egli…

L’Antica Dama: I Diari II

. : . Ero ancora abbastanza bambina da considerare il chiamar qualcuno col nome di battesimo qualcosa come una affermazione, una vittoria; benché fin da principio egli avesse chiamato me per nome. Quella mattina, malgrado i suoi istanti d’ombra, aveva segnato un grande passo avanti nella nostra amicizia. Non ero poi una cosina da poco…

L’Antica Dama: i Diari

. . . “Una tragedia spaventosa” ella diceva. “Tutti i giornali ne erano pieni, naturalmente. Dicono che lui non ne parli mai, che non faccia mai il nome di lei. È morta, capite, …” . . È un bene che non si ripeta due volte, la febbre del primo amore. Poiché è una febbre, e…

Leòn y Castilla

. . “Voi, Isabella?”, chiesi contento. Trovarmela vicina, mi fece balzare il cuore in petto; sembrava volesse scappare via. “Da piccola mi volevo fare monaca; mi sarebbe piaciuto“. Rise. Anch’io risi e incoraggiato da quella scioltezza familiare le confidai: “Spesso penso a voi”. Di nuovo rise piano. Ho ancora nelle orecchie il suono della sua…

Il ricordo!

. . “Voglio il mio tè” ordinò la nonna, con tono lamentoso “non sono già le quattro e mezza? Perché Nunzia non lo porta?”.“Ma come? Avete già appetito dopo quel pranzo enorme che abbiamo fatto a mezzogiorno?”, si stupì l’infermiera, alzandosi in piedi e sorridendo alla sua paziente. Mi sentivo esausto e mi chiesi –…

L’antica Dama IV

… . Il cielo era magnifico, libero da nuvole e velato appena, nella parte inferiore, da uno strato sottile di polvere luccicante. Stelle a grappoli e onde lievi a levigare il grande cristallo: la luna si cullava tra gli scogli e foglie s’agitavano e tentennavano, percorse da refoli di vento sottile. Luce lieve, onde, piccole…