Leòn y Castilla

. . “Voi, Isabella?”, chiesi contento. Trovarmela vicina, mi fece balzare il cuore in petto; sembrava volesse scappare via. “Da piccola mi volevo fare monaca; mi sarebbe piaciuto“. Rise. Anch’io risi e incoraggiato da quella scioltezza familiare le confidai: “Spesso penso a voi”. Di nuovo rise piano. Ho ancora nelle orecchie il suono della sua…

La follia!

. . . Piace, all’occhio che conosce la sagoma della follia, indugiare più in basso di se stesso, fermarsi prima del proprio traguardo, dilatare all’infinito il compimento di un ciclo. La forza è un tipo di bellezza silenziosa e quasi inerte, difensiva: Ama risaltare per contrasto, e definirsi inadeguatezza.   Per cui l’istante che precede…

Memories

. Si diede, a me, con rabbia e abbandono. E quando la stanchezza ci vinse, si addormentò tra le mie braccia senza bisogno di dire nulla. Resistetti al sonno assaporando il calore del suo corpo e pensando che, il giorno dopo la mia morte, se avesse voluto incontrarmi l’avrei accolta in pace. La accarezzai nella penombra sentendo, oltre…

Maria Gabriella

. … Veleggio come un’ombra nel sonno del giorno e senza sapere mi riconosco come tanti schierata su un altare per essere mangiata da chissà chi. Io penso che l’inferno sia illuminato di queste stesse strane lampadine. Vogliono cibarsi della mia pena perché la loro forse non s’addormenta mai. (Alda Merini) . In memoria. Maria…

L’antica Dama IV

… . Il cielo era magnifico, libero da nuvole e velato appena, nella parte inferiore, da uno strato sottile di polvere luccicante. Stelle a grappoli e onde lievi a levigare il grande cristallo: la luna si cullava tra gli scogli e foglie s’agitavano e tentennavano, percorse da refoli di vento sottile. Luce lieve, onde, piccole…