Intervallo

POST IN PROGRESS
(aggiornatevi ogni tanto)

INTERVALLO
Le pubblicazioni riprenderanno quando tutti saranno più rilassati..
Il Milord ringrazia augurando un riposo gentile per tutti.
Ovviamente è sospeso il “Voi”
Osservando il filmato proposto, potrete assistere a vari momenti della vita del Popolo italiano.
Grazie

INTERVALLO
In questo secondo filmato propongo, sempre del popolo italiano, la situazione dei rientri dalle vacanze.
Buone vacanze dunque.

Come eravamo: 1950, cittadina di Spello
I cittadini italiani: gli “spellati”
Cordialità
.
.
PS: inserimmo alcuni “Inni Nazionali” giusto per ricordare quelle persone che per essi s’immolarono!

 

***

Rule, Britannia! Britannia rule the waves; Britons never will be slaves

When Britain first at Heav’n’s command
Arose from out the azure main
This was the charter of the land,
And guardian angels sang this strain;
|:Rule, Britannia! Britannia rule the waves;
Britons never will be slaves.:|
The nations not so blest as thee,
Must in their turns to tyrants fall;
While thou shalt flourish great and free,
The dread and envy of them all.
|:Chorus:|
Still more majestic shalt thou rise,
More dreadful from each foreign stroke;
As the loud blast, that tears the skies,
Serves but to root thy native oak.
|:Chorus:|
Thee haughty tyrants ne’er shall tame;
All their attempts to bend thee down
Will but arouse thy generous flame,
To work their woe, and thy renown.
|:Chorus:|
To thee belongs the rural reign,
Thy cities shall with commerce shine;
All thine, shall be the subject main,
And ev’ry shore it circles thine.
|:Chorus:|
The Muses, still with freedom found,
Shall to thy happy coast repair;
Blest Isle! With matchless beauty crown’d,
And manly hearts to guard the fair.
_____

 

Quando in principio, al comando del Cielo
la Britannia sorse dall’azzurro oceano,
questa fu la creazione del paese,
e gli angeli custodi cantarono questa melodia:

Domina Britannia, domina le onde!
I Britanni non saranno mai schiavi.”

(2)

Le nazioni, non così benedette come Te,
devono, una alla volta, soccombere ai tiranni,
mentre Tu prospererai grande e libera,
temuta ed invidiata da tutte loro.

“Domina Britannia, domina le onde!
I Britanni non saranno mai schiavi.”

(3)

Ancora più maestosa e più terribile Ti ergerai,
dopo ogni aggressione straniera;
come il fragoroso colpo di vento che lacera i cieli,
ma serve a far radicare le tue querce native.

“Domina Britannia, domina le onde!
I Britanni non saranno mai schiavi.”

(4)

Gli arroganti tiranni non ti sottometteranno,
tutti i loro tentativi di piegarti
desteranno il tuo nobile splendore,
causeranno solamente la loro sventura e il tuo successo.

“Domina Britannia, domina le onde!
I Britanni non saranno mai schiavi.”

(5)

A Te appartiene il regno rurale;
le Tue città prospereranno con il commercio:
tutte saranno dipendenti dal mare,
ed ogni Tua terra che esso racchiude.

“Domina Britannia, domina le onde!
I Britanni non saranno mai schiavi.”

(6)

Le Muse, ancora con ritrovata libertà,
ripareranno sulla tua costa felice.
Isola benedetta! Coronata con impareggiabile bellezza,
e con cuori risoluti a difendere ciò che è bello.

“Domina Britannia, domina le onde!
I Britanni non saranno mai schiavi.”
***

RAI – Inizio e fine trasmissioni –

 .

Telegiornale del 17 Luglio 1969 a cura di Tito Stagno

.

19 pensieri su “Intervallo

  1. Buon relax anche Te, Antonmaria.
    Smettere di leggerTi è comunque impossibile. Io rivisiterò le passate pubblicazioni per trascorrere bei momenti di cultura, emozione, riflessione, fantasia.
    Sempre grazie, con immensa Stima e profondo Affetto.

    Maria Silvia
    Tua Sil

    p.s. Grazie per l’ opportunità di ascolto del nostro inno nazionale in versione completa. È stata una bella scoperta, stimola sogni di riscossa per il recupero di quell’ amor patrio che oggi servirebbe.

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  2. Rule Britannia, tsé.
    Vedrò di rilassarmi allora.
    Il canto degli Italiani è il toccasana anche se, è l’inno de facto dal 2012, con un decretino.
    Quindi sarebbe interessante potere ascoltare gli “Inni d’Italia”, ma tutti…
    Io sono imperiese…
    Chissà …

    Ciaooo …

    Francesco

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  3. Buon intervallo rilassante, dottore.
    Quante volte “non” ci siamo soffermati sugli Inni nazionali?
    Sì, l’Italia è una e indivisibile, ma … fatta da tante piccole realtà.
    Mi è sembrato di capire come mai ha inserito “Rule Britannia” nella collezione di Inni nazionali.
    Ha, forse, a che vedere con Oratio Nelson?

    Buon intervallo anche a lei e ai suoi notevoli lettori.

    B.

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  4. Ne vedremo delle belle con questo articolo Ninni.
    Interessante come iniziativa “leggera”. Con questo caldo poi…
    Penso anch’io che, con l’Inno dell’Impewro britannico, aggiunta apparentemente alla nostra realtà, c’entri in qualche modo l’ammiraglio Nelson.
    Ciao e buona giornata

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  5. Nessuna meraviglia se lei, caro dottor Raimondi, riesce a creare un “Intervallo” con classe ed educazione.
    Le auguro un sereno relax.
    (Provo a telefonarle oggi …)

    Oratio Nelson c’entra, con tutto il suo Impero britannico, eccome.
    Grazie e buona giornata

    VF

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  6. Arguto e spirotiso come articolo estivo.
    Il classico intervalli “italiano”…con seguito di pecore.
    Bellissima l’iniziativa dell’inclusione degli Inni nazionali che hanno formato la penisola italiana.
    Abbia un sereno relax anche lei.

    Amedeo

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  7. Ecco che la mia giornata inizia bene.
    Tutti dormono (le mie due ragazze) e al suono del mare leggo di questo post leggero, ameno, estivo.
    Grazie.
    Come ben sai non sono molto addentro culturalmente (ma ci provo a tenermi aggiornata, alcune volte arrancando).
    Non avevo mai sentito l’Inno italiano al completo e di questo ti ringrazio.
    Per il resto, anche se non mi ero chiesta il perché, non so come mai hai inserito l’inno imperiale britannico …
    Lascio un caro saluto ai tuoi lettori.
    Ciao Maria Silvia

    Annelise

    St,Martin

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  8. Un accenno alla storia patria piena di tante realtà locali.
    Realtà che non sono inconciliabili con la realtà locale e regionale. Anzi, sono proprio le differenze che qualificano una nazione.
    Non ho capito l’attinenza di Orazio Nelson con l’Italia. Perdonate la mia. Ignoranza.
    Un post Bell spiritoso.
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    Buona serata
    Federica

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  9. Popoli pecoroni e inni patriottici…bell’ accostamento, o meglio…contrasto.
    Popoli mortificati, avviliti sul ‘tanto sono tutti uguali’ (riferito ai politici) o ‘è tutto inutile’ (proteste da divano o da bar) hanno smesso di ‘farsi sentire’ (riferito anche all’ astensione elettorale).
    Accanto ad una coscienza intima dovrebbe esserci una coscienza sociale che deve emergere ogni volta che vengono oltraggiati diritti sociali e giustizia.
    Ascoltando il proprio inno nazionale, non si presta orecchio solo ad una musica più o meno fischiettabile, ma si dovrebbe ascoltare l’ incitamento a conservare o ripristinare la Dignità della propria Patria, la sacrosanta sovranità popolare.
    Mi fermo qui.

    Ti Stimo Immensamente, Antonmaria, per i Tuoi valori, il Tuo coraggio sempre direzionati verso ciò che è onesto e giusto.
    Con profondo Affetto,

    Tua Sil

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